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Spazio autrice:
Volete un capitolo extra in cui parlerò del viaggio a Londra di Shannon e...?
Fatemelo sapere nei commenti!🩷



Mi guardai allo specchio e sorrisi spontaneamente. Il vestito che indossavo era bianco e aderente, messo in risalto da uno strascico lungo fino ai piedi. Il corpetto era fatto interamente in pizzo e fasciava il mio corpo alla perfezione mettendo in risalto il mio seno. Mi ricordò molto il vestito nero di Lola, quello che avevo messo per andare alla festa a casa di Josef... la sera del mio primo bacio con Adrian...

Scossi la testa e scacciai quell'ultimo pensiero, concentrandomi piuttosto sulla mia immagine riflessa allo specchio. I miei capelli erano lucenti e ricadevano morbidi sulla schiena. Avevo indossato anche un paio di orecchini a cerchio in argento. Era tutto perfetto, ma feci una smorfia guardando i tacchi che ero stata obbligata ad indossare da Lola e mia madre in combutta. Sperai vivamente che durante la serata non mi avessero creato problemi e cadute di qualsiasi genere.

Zayn sarebbe arrivato a momenti, quindi mi sbrigai a prendere la borsetta e a indossare una giacca in pelle marrone.

Robert e mia madre mi avevano fatto un bellissimo regalo: un viaggio di una settimana a Londra per due persone. Avevano pensato che sicuramente mi avrebbe fatto piacere ritornare a casa mia, la mia vera casa. Londra era la città dove ero cresciuta e mi mancava davvero tantissimo.


«Sei sempre bellissima... ma stasera lo sei di più, Shannon» si complimentò compiaciuto Zayn, guardandomi dalla testa ai piedi con apprezzamento, facendomi un gran sorriso. Lo ringraziai timidamente e gli sorrisi prima di salire sulla sua auto. Mi aveva tenuto la portiera aperta e l'aveva richiusa come un vero gentiluomo.

Guardai fuori dal finestrino mentre Zayn guidava tranquillamente senza dire una parola. Ero abbastanza agitata per il fatto di non sapere assolutamente nulla sul posto in cui avremmo festeggiato il mio diciottesimo compleanno. Avevo provato più e più volte a convincere Lola per farmi dire qualcosa, ma lei era stata irremovibile, non aveva voluto darmi neanche uno straccio di indizio e la cosa mi mise ansia. Però quando voleva, lei ce l'aveva la bocca larga! La mia amica voleva che fosse una sorpresa e conoscendola sperai che non avesse esagerato, perché mi sarei sentita davvero, davvero, a disagio se lo avesse fatto.

«Sei pronta?» mi domandò Zayn felice.
«Sì, sono pronta» gli dissi sospirando.
«Hey! È la tua festa, non dovresti essere così... giù. Qualcosa non va?» mi chiese aggrottando la fronte.

Mi voltai verso di lui e mi presi qualche secondo per guardarlo negli occhi, ma appena i miei occhi si posarono su di lui vidi qualcosa di strano che prima non avevo notato:
aveva un livido sulla guancia destra.

«Zayn! Che ti è successo? Cosa hai fatto alla guancia?» gli domandai allarmata.

Lui fece una smorfia e sembrò abbastanza stupito per la mia domanda, mentre io rimasi irremovibile aspettandomi una risposta da parte sua.
«Sono caduto l'altro giorno, ma non è nulla di grave. Ci avevo messo subito del ghiaccio sopra, vedi?» mi fece guardare meglio, rassicurandomi con un sorriso.

Mi sentii una stupida per non averlo notato prima: stavamo insieme ogni giorno e io avevo visto quel livido solamente in quel momento. Forse non lo guardavo abbastanza, o forse non lo guardavo nel modo in cui meritava di essere guardato. Decisi di lasciar perdere, mi ripromisi che lo avrei trattato meglio e decisi anche di darci un taglio con la mia ansia costante. Dovevo pensare solo a quanto mi sarei divertita quella sera, perché quella era la mia festa e non volevo rovinarmela.

Zayn entrò in un parcheggio enorme dove c'erano tantissime macchine. Mi guardai attorno e notai una vecchia struttura che sembrava tutto fuorché un locale o un luogo adatto ad una festa. Lo sapevo: non dovevo lasciare questa cosa in mano a Lola! Anzi, io non le avevo lasciato niente in mano perché aveva fatto tutto lei.

«Uhm... Zayn? Dove siamo?» domandai al mio ragazzo con un sorriso tirato.
«Alla tua festa».
«Ah. Lì dentro?» gli domandai per esserne sicura.

Lui annuì semplicemente prima di scendere dall'auto. Feci un respiro profondo prima di scendere anche io, stando bene attenta a come appoggiavo i piedi. L'aria non era fredda e sarei stata bene anche senza la mia giacca in pelle, ma la tenni comunque sottomano.

Feci una smorfia man mano che ci avvicinavamo alla struttura davanti a noi. Zayn mi aprì la porta in vetro e aspettò di lasciarmi entrare, per poi seguirmi all'interno.

Non vedevo nulla, era praticamente tutto buio. Pensai che quello potesse essere uno scherzo e che la mia festa non si sarebbe tenuta veramente in quel posto, forse era solo un piano da parte di Zayn per far prendere del tempo in più a Lola.

Stavo per girare i tacchi e fare dietrofront, ma le luci si accesero e vidi tutti i miei amici intenti ad urlare Buon Compleanno!

Mi portai le mani alla bocca e sorrisi guardandomi intorno. La sala era stata allestita tutta sui toni del rosa, dalle luci alle tovaglie che stavano sui tavoli per il buffet. C'erano vasi di rose bianche e addirittura uno striscione con su scritto il mio nome. Due palloncini argento a forma di 1 e 8 fluttuavano liberi nell'aria, intrecciati. C'era una pista da ballo e perfino un bancone con un barista dietro!

Mi ero sbagliata su Lola: non avrei potuto immaginare di meglio per la mia festa.
Lei venne ad abbracciarmi ed era bellissima nel suo abito nero, i suoi capelli ramati erano intrecciati in una lunga treccia che teneva davanti.

«Ancora tanti auguri Shannon!» esclamò stritolandomi. «Ti prego... dimmi che ti piace» piagnucolò staccandosi da me per guardarmi in viso.

La guardai e sorrisi. «È... bellissima, davvero. Non avrei potuto desiderare di meglio e ti ringrazio per aver fatto tutto questo da sola...» mormorai indicando tutto.
«Sono felice che ti piaccia! Però non ero proprio da sola... i ragazzi mi hanno aiutata!» sorrise entusiasta battendo le mani.
I ragazzi? Forse si riferiva a Josef e Drake...
«I ragazzi?» aggrottai la fronte.
«Sì, Josef si è occupato del bar. Drake dei fiori e Adrian... be', lui ha fatto la maggior parte del lavoro grosso insieme a me. Vedi quelle luci?» disse indicandomi le varie luci sparse per la stanza di colore rosa. «Le ha montate tutte quante lui. Ci è voluto un po' di tempo, Adrian ci ha lavorato praticamente ogni giorno dopo la scuola. E non c'è nemmeno stato bisogno di pregarlo o di scendere a compromessi con lui!» mi spiegò sorridendo.

Rimasi stupita da quella rivelazione.
Perché Adrian avrebbe fatto tutto questo per me?
Da quando stavo con Zayn non mi aveva più rivolto la parola - fino a quella mattina - e quando uscivo con gli altri lui non veniva mai, e lo stesso facevo io. Oppure, quando eravamo fuori scuola e vedeva che io ero in compagnia di Lola e gli altri lui aspettava che io me ne andassi. Invece avevo scoperto che aveva contribuito per realizzare la mia festa di compleanno!

«Auguri Shannon!»
La voce di una ragazza mi distolse dai miei pensieri e mi voltai. Avevo già visto questa ragazza a scuola ma non ricordavo di averci mai parlato o me lo sarei ricordata di sicuro. I suoi capelli erano corti e biondi ed il suo viso era coperto da molto trucco. Indossava un vestitino color senape e i tacchi che indossava erano ancora più vertiginosi dei miei.
«Grazie» le sorrisi educatamente.
La ragazza ricambiò il mio sorriso e girò i tacchi sparendo dalla mia vista.
Lola mi guardò interrogativa ed io alzai le spalle in tutta risposta.

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