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Josef se ne stava un sorrisetto compiaciuto sul viso mentre fissava Adrian e poi me.
Mi sentivo come se mi avessero appena puntato addosso un riflettore come facevano nei reality in televisione e mi sentii a disagio, oltre che ad essere nervosa. Lola, mi guardò confusa e teneva un sopracciglio inarcato mentre mimò la frase "dobbiamo parlare". Sospirai e guardai Adrian con la coda dell'occhio prima di fare alla mia amica un cenno di consenso con la testa.

«Be', allora ci vediamo stasera» tagliò corto Adrian prima di voltare le spalle a tutti e dirigersi verso il parcheggio.

Non mi aveva nemmeno salutata. Non avrei voluto che fosse così, che avesse quell'effetto su di me, ma ci ero rimasta male. Sembrava che fossimo così complici fino a poco prima... aveva persino detto "noi ci siamo".
Ed ora ecco che sembrava essere tornato quell'Adrian presuntuoso e scostante che era quando lo avevo conosciuto all'inizio.
Gli occhi degli altri erano fissi su di me ed ero certa che stessero aspettando una qualsiasi reazione da parte mia. Mi guardavano attentamente come se volessero captare qualcosa tramite il linguaggio del mio corpo, quindi mi affrettai a scrollare le spalle e a sorridere.

«A che ora stasera?» domandai agli altri.
«Verso le 7 può andare?» propose Josef guardando tutti.
«Io arrivo più tardi, ho una cosa da fare» ci avvisò Kyle dispiaciuto.
«Per me è uguale, basta che si mangi» controbatté Drake strofinandosi le mani, facendoci ridere.
«Ti pareva...» sbuffò Josef scuotendo la testa. «Drake, sei capace ad avere una semplice conversazione da persona normale senza dire cazzate in continuazione?»

Drake sembrò pensarci su e poi alzò le spalle annuendo. «Certo, oggi ho avuto un pensiero molto profondo, sono rimasto stupito di me stesso! È tutta la mattina che ci penso, ve lo giuro!» esclamò alzando le mani.
«Ma davvero?» replicò ironicamente Kyle.
«Sentiamo» aggiunse Lola con una risatina.
«Non potete capire, lasciate perdere» controbatté Drake sorridendo.
«Tu hai dei seri problemi, devo ricordarmi di chiedere a tua madre dove hai sbattuto la testa da piccolo» gli disse Kyle.
«E io allora devo ricordarmi di dire alla tua di metterti a dieta. Non volevo dirtelo, amico, ma stai ingrassando. Guarda un po' questa pancetta...» gli disse toccandogli la pancia con un dito. «Morbida come un budino» aggiunse sghignazzando.
«Mio Dio...» socchiuse gli occhi Kyle.
«Gli amici devono essere sinceri l'uno con l'altro» mormorò solennemente Drake ed ebbi un sussulto per la frase che aveva appena detto.

Era la verità, gli amici avrebbero dovuto essere sinceri l'uno con l'altro... guardai Lola con la coda dell'occhio e mi sentii in colpa. Non ero stata completamente una vera amica nei suoi confronti e la cosa mi dispiaceva. Avrei dovuto rimediare al più presto o avrei potuto seriamente perdere la sua amicizia se fosse venuta a scoprire... qualsiasi cosa ci fosse fra me e Adrian da qualcuno che non fossi io. Lei si era aperta con me quando eravamo andate in campeggio con i ragazzi, mi aveva confessato che le piaceva Josef ed io invece ero rimasta zitta e avevo continuato a negare per tutto quel tempo che fra me e Adrian ci fosse qualcosa, anche se non sapevo ancora di preciso che cosa ci fosse.

«...sì, ci vediamo stasera allora!» sentii dire da Kyle mentre vidi lui e Drake allontanarsi.
«Ci sei?» mi chiese Josef sventolandomi una mano davanti al viso. Eravamo rimasti solamente io, lui e Lola.
«Sì, scusate» mormorai imbarazzata. Ultimamente ero un po' troppo sovrappensiero e la maggior parte delle volte in cui mi succedeva ero in compagnia di altre persone.
«Se vuoi passo a prenderti io» si offrì gentilmente Josef.
«No, viene con me» replicò immediatamente Lola al posto mio. Sospirai e annuii con un sorriso forzato.

«Perfetto. A stasera allora, alle 7 puntuali!» ci raccomandò prima di lasciare un bacio a stampo a Lola per poi darci le spalle.

La mia amica rimase incantata a guardarlo ed io non potei fare a meno di essere felice per lei. Mi chiesi se un giorno anche io e Adrian saremmo riusciti ad essere così, senza più nasconderci.

«Andiamo» mi ordinò avviandosi verso la sua auto senza degnarmi di uno sguardo.
Era delusa, i suoi gesti, il suo tono di voce e la sua espressione me lo fecero capire fin troppo bene, ed era una cosa che non avevo mai provato. Era come se mi avessero appena puntato una pistola alla testa e sperai davvero di potermi chiarire con lei ora che le cose stavano diventando fin troppo evidenti per tutti. Lola aprì la macchina e ci si infilò dentro, si sporse leggermente per togliere la sicura alla mia portiera in modo che io potessi salire.

«Perchè hai la sicura?» le domandai cercando di tastare il terreno.
«Mio padre» tagliò corto prima di sbuffare e mettere in moto l'auto.
«Okay, ascolta Lola non c'è bisogno-»
«No, ascoltami tu. Per quanto ancora me lo avresti tenuto nascosto?» mi interruppe guardando dritto davanti a sè. Eravamo ferme ad un incrocio e il semaforo era rosso. «E non provare a dire che non sai di cosa sto parlando» aggiunse bruscamente.

Mi persi a guardare i numeri sempre più decrescenti del semaforo.
«Volevo parlartene» replicai con calma, sospirando.
«Sì, certo. È ovvio» ribatté ironica alzando gli occhi al cielo prima di dare gas.
«Te lo assicuro, Lola»
«Da quanto state insieme? Dal campeggio?» continuò a guidare tenendo gli occhi fissi sulla strada, il suo sguardo non incontrò il mio viso nemmeno per sbaglio.
«Cosa?!» esclamai stupita. «Noi non stiamo insieme!»
«Valla a raccontare a qualcun'altro. Ho visto il modo in cui si comporta con te, quindi ti prego, non prendermi in giro» mi ammonì stizzita.
«Te lo giuro. Adrian ed io non stiamo insieme» ribadii per la seconda volta.
«Se non state insieme allora perché vi comportate entrambi come se nascondeste qualcosa?» Il suo tono era sarcastico e iniziai a stufarmi di tutta quella messa in scena.
«Perchè se vuoi delle risposte non mi lasci parlare, invece che tirare le tue conclusioni?» le domandai infastidita.
Va bene, avevo sbagliato a mentirle per tutto quel tempo, ma non aveva comunque nessun diritto di comportarsi in quel modo.
«Ma prego, ti ascolto» sputò ironicamente facendomi sospirare.
«La cosa è abbastanza complicata, okay? Volevo parlartene, ma non sapevo nemmeno io cosa dire. È palese ormai che ci sia qualcosa fra noi, ma non saprei proprio come descrivertelo. Non riesco a dare una risposta a me stessa, e se non riesco a darmela da sola non penso di poterla dare nemmeno a te. Ecco perché non ti ho detto nulla. Volevo esserne sicura prima di parlarne con qualcuno» ammisi guardandola con la coda dell'occhio.
Ci fu silenzio per qualche minuto e pensai che Lola non avrebbe più parlato.

«Va bene, ti credo Shannon. Forse lo avrei fatto anch'io se avessi avuto questa situazione...» sospirò poi.
«Ma?» la incitai a parlare.
«Ma mi sento ferita ugualmente. Cioè, sei la mia migliore amica, dovremmo dirci tutto, no? Ti avrei ascoltata se me lo avessi detto prima» mormorò guardandomi per qualche secondo prima di imboccare la sua via.
«Non sapevo come avresti reagito. Avevo paura che mi avresti giudicata o che avresti pensato male di me» le ammisi guardandomi le mani che tenevo in grembo.
«Le amiche non giudicano. O almeno, io non lo faccio» ribatté prima di mettere la freccia a destra per parcheggiare.
«Senti, mi dispiace... davvero. Avrei dovuto parlartene» sospirai. «Mi perdoni?» le dissi mettendo su il broncio come fanno i bambini.
«Uhm... solo se mi racconti tutto» replicò facendomi l'occhiolino prima di scendere dalla sua auto. Io feci lo stesso e la seguii dentro casa, pronta a raccontarle tutto.

Che ne pensate della reazione di Lola?
Ha ragione o è troppo esagerata?
Secondo voi ci dovrebbero essere segreti tra amiche o bisogna raccontarsi proprio tutto?

Mi piacerebbe sapere il vostro parere, in modo che poi io possa mandarvi una bella torta a casa come regalo! 😂

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