Best Mistake «

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Leggete lo spazio autrice in fondo perché è molto importante per capire come proseguirà la storia!❤

«Adrian ha detto a Josef che è innamorato di te»

Era quella la frase che continuava a frullarmi in testa da quando Adrian ed io avevamo lasciato casa di Josef.
Faticai a crederci, sapevo che Adrian tenesse a me, me lo aveva dimostrato più volte a modo suo... ma che fosse davvero arrivato al punto di confidarsi con il suo migliore amico dicendogli che era innamorato di me?
Lo trovai incredibile sotto ad ogni punto di vista, eppure non riuscivo ad ignorare la piacevole sensazione che sentivo alla bocca dello stomaco e che mi fece venire la pelle d'oca.

«Tutto okay?» mi domandò Adrian dall'altra parte della console.
«Sì, perché?»
«Non so... sei silenziosa stasera» mi fece notare.
«Se vuoi potrei prendere il posto di Drake...» ammiccai maliziosamente.
«Santa merda, no!» ridacchiò sbattendo le mani sul volante.
«Tempo fa, se la memoria non mi inganna, mi avevi detto che parlavo troppo» mormorai con un sorriso amaro, ricordando la nostra "prima uscita" a Seattle.
«È passato del tempo. Non ti conoscevo ancora, Shannon» si giustificò dolcemente. I suoi occhi giocavano a ping-pong fra me e la strada che aveva davanti a sè.
«Eri davvero maleducato, però» gli feci notare prontamente. Mi sentii un po' offesa per come mi aveva trattata e lui se ne accorse perché accostò. Si passò una mano fra i capelli per spostarsi il ciuffo ormai lungo che gli ricadeva sulla fronte.
«È ora di tagliarlo» gli dissi dolcemente senza neanche accorgermene e lui, in tutta risposta, mi regalò un bellissimo sorriso.
«So che mi sono comportato male con te in passato... ma ora è tutto diverso» mormorò serio prendendomi il viso fra le mani.
«Che cosa è cambiato?» sussurrai prima di deglutire. I suoi occhi erano così vivi che li vidi brillare.
«È cambiato tutto, Shannon. Ma davvero ancora non lo hai capito?» scosse la testa con un sorrisetto.
«Cosa c'è che dovrei capire?»
«Prima non sapevo chi fossi realmente, mi divertiva un mondo prenderti in giro e starti sempre intorno. Ma poi, quando ti ho conosciuta è cambiato tutto. Ci tengo davvero a te e voglio che questo tu lo sappia. Anche se non è la prima volta che te lo dico» mi rassicurò prima di sorridere nuovamente.

Incantata da lui e dalle sue parole, non riuscii a trattenermi un minuto di più e lo baciai. Lo baciai con tutto quello che avevo da dargli. Lo baciai con tutto quello che non gli avevo ancora dato. Adrian gemette contro alle mie labbra mentre scavalcai la console per mettermi a cavalcioni su di lui. Il suo corpo era caldo ed era così bello essere vicini in quel modo, come se avessimo potuto diventare una cosa sola da un momento all'altro. Lo sentii indurirsi sotto di me e mi spinsi un po' avanti e indietro con i fianchi.

«Shannon, stai giocando con il fuoco...» mormorò a fatica sulle mie labbra. Le sue parole accesero qualcosa dentro di me, era come se mi avesse appena lanciato una sfida e volesse vedere fino a che punto sarei riuscita a spingermi. Quella cosa non sarebbe mai cambiata fra noi due: la sfida, il nostro modo di giocare...
Spinsi più forte i fianchi facendolo gemere ancora e faticai a trattenere un sorrisetto. Quella volta, ero io quella che teneva la situazione in pugno.

Adrian afferrò la mia coda di cavallo e la tirò indietro facendomi alzare il viso. «Non dimenticare che sarò sempre un passo avanti a te, bambina» sussurrò contro al mio collo prima di fiondarcisi sopra. Leccò, morse e succhiò la pelle della mia gola e si interruppe solamente per dirmi quanto gli piaceva il mio odore.

«Adrian ti prego...» ansimai strusciandomi su di lui.
«Cosa vuoi, Shannon? Vuoi che ti scopi sulla mia macchina?» sorrise maliziosamente strattonando ancora più ferocemente la mia coda di cavallo.
«Sì» ribattei senza nemmeno pensarci.

Quando ero con lui il mio corpo non rispondeva più ai miei comandi, faceva tutto da solo. Faceva da solo ciò che ormai era abituato a fare quando Adrian si trovava nelle vicinanze. Ero irrimediabilmente attratta da lui.

«Era ora che lo dicessi» sorrise maliziosamente prima di aprire la portiera.
«Ma aspetta! Dove vai?»
«Ti scoperò sui sedili posteriori, ovviamente.»

«Cosa farai a Natale?» mi domandò tenendomi stretta fra le sue braccia. Eravamo entrambi in intimo, sdraiati e stretti sui sedili posteriori della sua auto. Le sue braccia e il tepore del riscaldamento mi fecero dimenticare per un attimo del freddo che c'era al di fuori della nostra piccola bolla.

«Non ne ho idea.» Ammisi alzando le spalle. «Probabilmente starò con mia madre e Rob... è il primo Natale che passeremo noi tre insieme sai?» gli sorrisi. «E... tu cosa farai?»
«Niente» replicò secco.
«Il Natale è una cosa bella se passato con le persone che ami» gli dissi. «Chissà la piccola Asia come sarà contenta!»
«No, penso che tu non abbia capito, Shannon. I miei genitori lavorano e non torneranno a casa per le vacanze. Asia starà dai miei nonni» mi spiegò calmo.
«Nessuno può stare da solo il giorno di Natale! Vieni a casa mia» gli proposi entusiasta. «Mia madre sarà contenta!»
«Non lo so... non voglio essere di troppo, mi sentirei ridicolo. E poi non voglio fare pena a nessuno! Non voglio passare per un povero ragazzo che passa il giorno di Natale tutto solo» borbottò serio.
«Non succederà nulla di tutto questo» gli promisi.

Ed era la verità, perché sapevo già come avremmo potuto passare il Natale... e non sarebbe stato a casa mia.

Spazio autrice:

Hellooooooooo!
Ora vi spiegherò due cosiiiiine...
Dal prossimo capitolo la storia sarà ambientata ormai alla fine dell'anno scolastico, perché è proprio lì che ci saranno dei colpi di scena non indifferenti. Non volevo annoiarvi con 382728 capitoli di passaggio in cui tutti i ragazzi fanno quasi sempre la stessa cosa. Quindi... continuate a seguirmi per sapere come andrà a finire! 😉

Il libro si dividerà in 2 parti perché... perché sì. (Non voglio spoilerare niente😎😎)