Parte 5

283 22 0
                                    

Siamo arrivati al college all'una e mezza di notte. Se penso all'aria umida e al vento che mi hanno travolta appena scesa dal pullman provo ancora freddo.
Recuperati i bagagli, dei tizi inglesi ci hanno portato in un grande auditorium e ci hanno fatto sedere su dei sedili freddi e scomodi. Siamo su per giù alla pari come numero, ma di certo non mi metto a contare. Siamo 140 ragazzi di tutta Italia, tutti qui per studiare per quel famoso concorso...e chissà qualcuno di noi alla fine ce la farà a trovare un lavoro decente.
Mi stringo più che posso nella mia felpa e nascondo il naso per riscaldarlo. Il mormorio diffuso si placa appena un tipo in giacca e cravatta prende il microfono e inizia a parlare....in inglese.

Spalanco gli occhi e guardo Emma preoccupata. Lei ha il viso contratto in una smorfia, le labbra appena dischiuse. Si gira verso di me e alza un sopracciglio.
"...Ma questo che vuole?!..."
Non riesco a trattenere una risata che soffoco con uno sbuffo.
Cerco di sforzarmi ma alla fine ho capito solo metà delle sue parole. Alzerei la mano per dire "va piano per favore!" ma non so neppure se saprei dirla in forma corretta quella frase.
"...Ci siamo incasinate la vita con questa storia!.." dice Emma sottovoce "...Io giuro che scappo ora stesso..."
"...Dai, è questione di abitudine...vedrai che con l'esercizio andrà meglio..."
Lei mi manda un'occhiata poco convinta, poi delle voci attirano la nostra attenzione. Ci giriamo tutti verso un gruppo di ragazzi. Ci sono alcuni che ridono guardando un paio che sono in piedi e gesticolano.
"...Noi. Non. Capiamo. Ok?.."  
Dice uno dei due e l'altro annuisce vistosamente. Tutti ridono di quella scenetta.
"...Do you speak italian?.."  
Continua il tipo mentre non riesce a stare serio. 

"...Deficienti...così li cacciano oggi stesso...."  
"...Ma dai è divertente...."  
Dico io continuando a guardare. Noto poi che alcuni dei capi gruppo si sono avvicinati. Ora parlottano con i due a bassa voce e li fanno sedere. Poi vanno vicino al tizio inglese e gli parlano. Alla fine vedo che uno degli italiani prende il microfono.

"...Ragazzi..."  
E mentre lo dice tutto l'auditorium esplode in un applauso soddisfatto per quella parola italiana
"...Lo so che siete provati dal viaggio, ma il direttore ci teneva a dire due parole. Credo però che la vostra impazienza non vi faccia capire molto..."  
Resta un po in silenzio, poi riprende  
"...Facciamola breve...adesso vi verranno assegnate le camere, dunque..."  
Prende un foglio che gli porge una donna che fa parte dello staff.
"...Gli uomini saranno tutti al terzo piano. Le ragazze invece dobbiamo dividerle..."
Resta un altro po in silenzio e io sbuffo. Ti pareva, mai nulla come si deve.
"...Allora metà delle donne saranno al secondo piano....l'altra metà al primo piano....e cinque devono andare a piano terra. Mi dispiace...."

Si alza un mormorio generale.
"...Insieme noi due ti prego...." dice Emma stringendomi la mano.
"...Certo tesoro...contaci...."
"...Allora....risolviamo prima le 5 che vanno al piano terra....volontarie?"
Due ragazze alzano la mano. Le guardo un po ma i loro visi sono sconosciuti.
"...Perfetto...allora voi due potete occupare la 150....e una camera doppia ...adesso resta un altra camera doppia e una singola....."
Mando un'occhiata a Emma, lei annuisce, insieme alziamo la mano.
"...Voi due...benissimo! 152.  Potete andare in reception qui difronte a prendere la chiave....manca l'ultima stanza ed è singola...chi va?"
Nessuno alza la mano....mi guardo intorno senza soffermarmi su nessuno in particolare.
Passa qualche minuto durante il quale nessuno accenna a muoversi. Poi un parlottare. Una vocina stridula, una mano di un ragazzo che si alza, una ragazza la tira giù, una risata.
"...Laggiù c'è un volontario?..."

"...Si, lei..."  
Dice un ragazzo. Mi scosto un po per vederlo in viso. È troppo lontano e riesco a vedere solo il suo profilo. La ragazza invece la vedo bene. Gli da uno schiaffo sul braccio e guarda intimorita verso il capo gruppo.
Mi sembra di averla già vista. La fisso intensamente per cercare di metterla a fuoco.
"...Lei signorina? Perfetto...camera 151, la singola. Allora sistemato, adesso togliamo i vostri nomi dall'elenco le dividiamo tra primo e secondo piano in ordine alfabetico...."

Vedo la ragazza sbuffare e mandare un occhiataccia all'amico che se la ride. Lui poi le passa un braccio intorno alle spalle e la bacia sulla fronte. Che tipo.
"...Le cinque che hanno scelto il piano terra qui da me per il nominativo per favore...."

Guardo Emma, lei si alza. Aspettiamo che prima vadano le altre due ragazze. Appena si allontanano verso l'uscita scendiamo i gradoni. L'altra ragazza ci segue e io la riconosco: è quella che fumava in aeroporto assieme agli altri ragazzi.
"...Nomi stanza doppia..." dice il capo gruppo
"...Sara Freddi..."
"...Emma Marrone..."
"...Perfetto...stanza singola...."
"...Eleonora Maiello....."

Mi giro e la fisso. È molto più alta di me, i capelli scuri scompigliati, un'aria esausta sul viso, gli occhi contornati da matita scura e le guance rosse.
"...Bene andate pure....ci vediamo domani....alle sette e mezza mi raccomando...."
Annuiamo tutte assieme poi ci allontaniamo dal gruppo. Mando un ultima occhiata furtiva all'auditorium e il mio sguardo segue quello di Eleonora. Manda un bacio a quel ragazzo lui fa un cenno con la testa, poi un occhiolino.
Mi guarda per un secondo e io corro avanti facendo finta di nulla.
È il ragazzo del pullman, quello che sistemava la valigia.
"...Saremo compagne di stanza per due mesi!..." dice Emma riportandomi alla realtà
"...Già..."
"...Russi?..."
"...Ma no! Certo che no! Tu?..."
Nega vigorosamente.
"...Ti avviso...niente uomini in camera, voglio godermi la libertà..."
"...Non temere...non sono una tipa del genere...."
"..Ah no?!..." lei mi guarda sorpresa "...per come sei bella, potresti averne uno al mese...."
Sorrido debolmente.
"...Non è una cosa che mi interessa...."
"...Brava, allora credo che non litigheremo mai...."

Ridacchio delle sue parole poi la prendo sottobraccio.
Ormai ci siamo. Ormai è iniziata.
Ci sono dentro con tutta me stessa. Corpo e testa.




AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora