Parte 79

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Nella piccola casa di Milano la sveglia suona puntuale in tre stanze. In una invece resta spenta....poiché la sera precedente c'è chi si è scordato di impostarla.
Mario arriva in cucina strisciando i piedi sul pavimento, facendo enomi sbadigli e cercando di focalizzare ciò che lo circonda.
"...Buongiorno!..." dice fissando il tavolo al quale è seduto Francesco, mezzo addormentato anche lui.
Il ragazzo solleva lo sguardo, fa un sorrisino poco convinto.
"...Ciao Mario..."
"...Oh! Buongiorno!..."
La voce di Emma raggiunge i due. È già vivace, come fosse sveglia da ore.
"...Mario..anzi Mariù! Che ne dici di aiutarmi con i cappuccini?!..."
"...Volentieri....ma Mattia?! Alice?!..."
Emma si guarda intorno e scrolla le spalle.
"...Mattia?! Perchè c'è anche lui?!..." Francesco fa un espressione strana, stupita.
"...Ovvio..." dice Mario trattenendo una risata
"...Ma io non l'ho visto. Stanotte quando sono tornato ho preso le mie ciabatte dalla stanza degli ospiti...ma c'eri solo tu che dormivi..pensavo non fosse più venuto!..."
Emma e Mario si guardano. La ragazza spalanca la bocca, poi fa una risatina.
"...Mattia non ha dormito con me..." dice Mario come se fosse scontato. Emma annuisce vistosamente.
"..Naturalmente..." dice e incontra lo sguardo esterrefatto di Francesco "...ma non hanno sentito la sveglia?!..." continua poi cercando di tornare seria vista la situazione.
"...Credi che ieri sera abbiano avuto il modo per metterla?!..."
Emma scoppia a ridere sentendo le parole di Mario.
"...Sei incredibile sai?! Ahahah ma tanto ora vai tu a chiamarli..."
"...Io?! Ma anche no! Non vorrei vedere cose sconce!..."
I due scoppiano di nuovo a ridere.
"...Scemo!..." dice lei "...basta bussare alla porta..."
Corre verso la camera, poi la mano destra batte più volte contro il legno.
"...Alzatevi forza!!! Se no faremo tardi!!..." Lascia qualche altro colpetto, ma dall'altra parte assoluto silenzio.
Emma si gira verso Mario che lentamente si avvicina.
"...Tu dici che hanno sentito?..." gli chiede.
"...Non saprei....sveglia!!!..." grida lui, battendo più forte e a ripetizione.
All'improvviso un colpo contro la porta.
"...Ops..." dice Emma "...mi sa che sono svegli..."
Mario se la ride
"...Vi aspettiamo per fare colazione..."

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Due corpi stretti l'uno contro l'altro, riparati da una grossa coperta. Le fessure della tapparella inondate dalla luce del mite sole di Milano. Il rumore continuo e monotono della città sveglia ormai da ore...delle macchine che percorrono le strade e della gente che si sposta per lavoro.
Dei colpi continui contro la porta.
Con un sussulto, Sara apre gli occhi, stringendo istintivamente quel corpo caldo accanto a se.
Alza la testa, vede il viso di Mattia rilassato, ancora beatamente addormentato. Sorride. Non è stato un sogno. È stato molto meglio di un sogno. Anche se infondo non è successo nulla. Anche se infondo ha passato la notte stretta a lui come altre volte...questa è stata diversa....forse perchè consapevole del forte sentimento che li lega.
"...Alzatevi forza!!! Se no faremo tardi!!..." La voce di Emma le fa capire che la sveglia non ha funzionato...e che quel momento è destinato a terminare. Mattia non sembra sentire le grida e i colpi alla porta. Sara ridacchia, pensando a ciò che sta per fare.
Passa la sua mano leggermente fredda sotto la felpa di lui. La sua pelle calda a contatto con il freddo rabbrividisce. Mattia si muove infastidito, poi apre gli occhi, portando una mano proprio dove è poggiata quella di Sara.
"...Buon giorno!..." dice lei sorridendo.
Lui alza un sopracciglio, poi le copre il viso con una mano.
"...Oddio tesò! Per le prossime volte cerca un metodo migliore per farmi svegliare..."
Lei se la ride, mentre lui mette il broncio. I tocchi contro la porta cessano.
"...Comunque..buongiorno...."
Mattia le sorride dolcemente, le passa le mani attorno alla vita, la stringe a se.
Lei si lascia coccolare, poi si allunga su di lui per lasciargli tanti piccoli baci sul collo, sulla guancia. I loro occhi si incrociano, i nasi si sfiorano.
"...Dimmi che è tutto vero...." sussurra lui tenendole il viso fra le mani.
Lei si fa seria, non risponde. Fissa le labbra di lui, poi le bacia dolcemente.
"...Da questo devo dedurre che sono sveglio..."
Sara ride, senza staccarsi dalle sue labbra.
"...Sveglia!!!..."
La voce di Mario, sostituita a quella di Emma, ricorda nuovamente che si devono muovere.
Mattia stringe Sara più forte, tirandola su di se. Poi allunga un braccio giù dal letto, recupera una scarpa. La lancia forte, contro la porta. Un tonfo.
"...Mats!!..." dice lei sorpresa da quel gesto.
Lui fa una faccia scocciata, poi si gira di lato, invertendo le posizioni. Sara fissa quel corpo su di lei, incredula di ciò che sta accadendo. Mattia le accarezza una guancia con il pollice, poi le solleva il mento e la bacia con passione, dischiudendo quelle labbra che ha bramato per giorni interi.
"...Vi aspettiamo per fare colazione..." ancora la voce di Mario li interrompe.
Mattia stacca la sua bocca da quella di Sara, sbuffa. Lei ride divertita. Si solleva piano, mettendosi a sedere a letto.
"..Andiamo..." dice lei.
Lui annuisce vedendola allungare una mano verso di lui. Mattia la prende delicatamente con la sua e si lascia trascinare fuori dalla camera.

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"...Buongiorno!..." dico allegramente entrando in cucina.
"...Alla buon'ora!..."
Emma mi manda un occhiatina maliziosa, io faccio finta di niente. Noto Francesco stravaccato sulla sua sedia, che fissa Mattia con evidente disprezzo. Faccio finta di non vederlo.
Lui sbadiglia alle mie spalle, poi saluta gli altri. Gli tengo forte la mano, stretta con la mia, per far notare a Francesco che forse i suoi stupidi giochetti non sono serviti a nulla.
"..Allegri stamattina eh?!..." dice Mario dopo che ci siamo seduti.
"..Per niente...." Mattia tira un morso alla sua crostata "...essere svegliati da voi è snervante..."
"...Non è colpa nostra se non avete messo la sveglia..."
"..Può succedere di dimenticarsene, no?!..."
"...Ovvio..specie se si è impegnati in altro..."
"...Mariù! Che dici! Ieri io e Matti ci siamo addormentati mentre parlavamo..."
Emma e Mario scoppiano a ridere di botto.
Io e Mattia ci guardiamo un po imbarazzati, poi il nostro sguardo cade su Francesco che si alza da tavola.
"...Vado a prepararmi..." dice lanciandomi un ultima occhiata.
Lo guardo con sincera indifferenza, mentre da sotto il tavolo la mano di Mattia stringe la mia.
Mi giro a guardarlo, ma lui è intento a ridere della conversazione tra Mario e Emma.
Sorrido.
Magari tra un po di tempo sarà proprio questa....la nostra realtà.

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Ma ciaooo 😊
Vi lascio questo a volo e scappo 😄
Ci rileggiamo domaniii!!❤

AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora