Un altro giorno è iniziato, dopo una notte difficile, di estremo caos. Di dolore per lei e confusione per lui.
L'indomani fra i banchi del college c'è un'aria strana, come se il freddo esterno fosse entrato e avesse invaso le aule, i corridoi, i cuori della gente che vi trascorre parte del suo tempo.
Sara è decisa a fare l'indifferente.
Non vuole fargli credere di stare male per ciò che è successo la notte precedente.
Non vuol far dubitare del fatto che quel bacio possa aver rappresentato qualcosa.
Non vuole sembrare debole.
Non vuole dimostrarsi innamorata.
Arriva in classe, si siede al suo solito posto.
Mattia e Mario sono già li. La salutano.
Lei sorride a Mario, fa un cenno a Mattia che la fissa in cerca di quello sguardo solare che adesso manca.
La guarda di sottecchi mentre lei lo ignora, resta zitto.
Lei non gli parla, non si avvicina nemmeno quando può.
Neppure quando ne ha l'occasione.
Neppure nelle situazioni durante le quali in passato non perdeva tempo a stargli accanto, forse più di come una semplice amica può permettersi di fare.
Lui non parla, la guarda, la studia, non sa come comportarsi, cosa dirle.
Suona la prima campana. C'è la pausa.
Mario corre fuori come al solito.
Restano loro, accompagnati dal costante silenzio.
"...Ieri sono passato....non so se Emma..."
Mattia prova a rompere il ghiaccio.
"...Si me lo ha detto...."
Lei risponde secca alzandosi.
"...Dove vai?!..."
"..Da Emma..." risponde nuovamente lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Lui apre la bocca per ribattere. Vorrebbe dire ti accompagno, ma quello sguardo tagliente, quella voce seccata lo bloccano.
Si sente per un attimo offeso, poi deluso, poi confuso.
Ripensa alla sera precedente, alla dolcezza di Sara, alla sua comprensione.
Poi a quel bacio e al suo cambiamento d'umore.
Dentro di lui ha subito pensato centrasse qualcosa quel momento, quel contatto...ma continua a ripetere che non può essere così.
Non vuole che Sara provi qualcosa per lui, non anche lei.
Non vuole credere che quel bacio abbia significato di più, ne che l'abbia offesa o illusa.
Non vuole credere che Sara gli abbia mentito.
Non vuole credere che anche lei lo abbia avvicinato solo perchè gli interessava.
Non vuole credere che Sara non mantenga la sua promessa. La sua parola.
Sara è sua amica. La sua migliore amica. Forse l'unica vera, sincera. L'unica della quale potersi fidare. L'unica donna con la quale si era sentito sicuro, se stesso, al 100%.
Non vuole credere di aver perso anche lei. Per cosa poi?! È assurdo.
Nervoso, tira fuori una sigaretta e corre all'entrata. Ha bisogno di scaricare la tensione, i pensieri, quel caos che dalla notte appena trascorsa gli invade la testa.
La campana suona.
Butta la cicca, lentamente ritorna in classe. Arriva davanti alla porta.
Lei è già seduta al suo posto, china sui libri a fare disegnini a bordo pagina con la matita. In silenzio va a sedersi, continua a guardarla spudoratamente, senza temere di essere notato da tutti.
Vuole la sua attenzione.
Vuole il suo sguardo nel suo.
Vuole capire cosa le passa fra testa e cuore.Sara si sente osservata. Combatte dentro di se per non cedere. Non vuole guardarlo, non vuole sentirlo...
Non ci riesce, sente delle fitte ogni volta che la sua mente torna al bacio della sera prima. Al suo sapore, al suo calore, alla sua stretta, alle sue carezza, alle sue labbra.
Com'è possibile che non ha provato nulla? Cos'ha lei in meno di quella Eleonora? Perchè non l'ha rifiutata e non l'ha neppure apprezzata?!
Non avrebbe mai smesso di tormentarsi. Lo sa bene che i problemi non si risolvono soffocandoli, o nascondendoli, ma in questo momento non ha forza per reagire, per prendere una seria decisione, per avere spirito di iniziativa.
Alza lo sguardo, tormentata dalla sua presenza.
Incrocia i suoi occhi severi. Torna subito sul libro come folgorata.
"...Sabato c'è la festa organizzata da Mario e gli altri...." dice lui volendo attacare discorso.
"...Lo so.." risponde lei secca facendo capire di non volerlo continuare.
"..Ci andrai?.."
"...Ovvio, perchè non dovrei?!..."
Alza lo sguardo, incrocia quello di Mattia che scrolla le spalle.
Lui sbuffa e si lascia andare sulla sedia.
Rinuncia ad ogni tipo di discorso.
È tutto inutile e poi è tornato Mario. Non vuole parlare, non vuole dare spiegazioni, quando avrà capito qualcosa in più forse lui stesso andrà dall'amico a confidarsi.
Ma ora è solo arrabbiato, curioso e infastidito dall'atteggiamento di lei. Deve scoprire cosa le prende.
E se non vuole dirglielo ora...troverà il modo di farselo confessare...
Al più presto.
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AMICI MAI || Mattia Briga ☆
FanfictionQuesta sera non chiamarmi no stasera devo uscire con lui lo sai non e' possibile io lo vorrei, ma poi mi viene voglia di piangere Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano amori indivisibili, indissolubili, inseparabili Ma ami...