Parte 58

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La macchina si ferma, il sole tramonta e la invade con un raggio tiepido.
"...Grazie mille..." dice lei aprendo lo sportello.
"...Ci vediamo tra una settimana..." dice lui poco convinto.
"...Non c'è nessuna speranza che ti convinca a uscire una di queste sere?!..."
"...Se devo essere sincero...no!..."
Lei sbuffa e scrolla le spalle.
"...Come preferisci Mattia!..."
Apre lo sportello però non esce. Lo guarda un po e poi si china per baciarlo su una guancia.
"...Non stare male per chi non ti merita..." gli dice in un sussurro.
Lui la fulmina con lo sguardo e si gira dall'altro lato.
"...Buona serata...salutami tua madre..."
Lui annuisce appena, lei esce dalla macchina. Apre il portabagagli, tira giù la valigia.
"...Non preoccuparti..." dice poi affacciandosi al finestrino "...non c'è bisogno che mi chiedi se voglio una mano...ce la faccio da sola..."
Quella frecciatina va a vuoto. A lui non interessa davvero nulla di lei in quel momento.
La guarda dallo specchietto mentre entra nel portone tirandosi dietro i suoi 30kg di bagagli poi mette in moto e accelera dopo l'incrocio.

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"...Grazie mille...non solo per il cappuccino...ma anche per le chiacchiere"
"...E' stato un piacere..tu e Emma siete davvero simpatiche...poi non mi sarei mai aspettato che fossi di Pescara..."
"...Già..questo vuol dire che ci vedremo spesso..."
"...Infatti...e anche tra una settimana saprò con chi sfogare la tensione per l'esame una volta al college..."
"...Non farmici pensare...so già che questi sette giorni a casa saranno un incubo..."
"...Ma tu sei brava Saretta..."
Sorride sperando che quel complimento l'addolcisca un po.
"...Beh...fammi andare....ci sentiamo. Ciao Francesco!..."
"...Ovvio..."
Un abbraccio, un piccolo bacio sulla guancia mentre lei imbarazzata si scosta. Lui ci resta un po male, ma sa che lei è schiva perchè soffre.
Magari potrà farle cambiare idea, ma ora è ancora troppo presto.
Lui resta li a guardare. Lei raggiunge la sua amica e la prende sotto braccio per raggiungere l'uscita.

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"...Buona sera!!!!..." dico cercando di sembrare il più allegro possibile.
Subito un mormorio si alza e l'ingresso viene invaso da un sacco di gente.
"...Amore!..."
Mamma mi viene incontro, mi stringe forte.
"...Ciao Mà..." dico io dandole un bacio sulla fronte e poi uno sulla guancia.
"...Come stai?!..."
"..Benissimo...non si vede?!..."
"...Sei riuscito a dimagrire eh..." dice lei scherzando. Io rido e la stringo forte.
Finalmente sento l'odore di casa, le voci familiare, un po di calore....amore.
"...Fratellino!..."
Rebecca si avvicina e mi abbraccia. Poi arriva Ginevra e anche il mio gattino Gino.
"...Mamma mia non sono abituato a tutto sto casino..." dico passandomi una mano fra i capelli.
"...Ma cosa è questo macello!..." rido vedendo nonna che aspetta un po arrabbiata che mi avvicini per salutarla e poi piano piano rassicuro tutti dicendo che sto bene e che mi sono divertito.
"...Avrò un po da studiare ma posso farcela..."
"...Bravo tesoro..." dice mamma.
Mi siedo al divano e mi tocco lo stomaco con la mano.
"...Che fame che ho!..."
"...Indovina cosa ti ho preparato?!..." dice mamma sorridendo.
Io ci penso un po su.
"...Pasta e funghi!..." dice Rebbi ridendo. Faccio una smorfia schifata.
"...Ma che schifo!..."
Guardo mamma temendo che sia la verità. Le scoppia a ridere.
"...Un bel tegame di cannelloni..."
Mi lecco le labbra gustandomi già il sapore di quella delizia poi mi alzo e mi stiracchio.
"...Vado a fare una doccia veloce e torno...tu intanto riscalda la cena..."
Faccio un occhiolino e mamma ricambia.
Salgo velocemente in camera spogliandomi velocemente. Mentre tolgo i pantaloni mi accorgo di avere il cellulare in tasca. Lo prendo e istintivamente lo apro.
Avevo quasi dimenticato che foto ho per sfondo.
Resto in silenzio per un po a fissarla.
C'è lei che mi bacia una guancia fissando l'obiettivo con i suoi occhi furbetti e io con le labbra arricciate che la guardo di traverso.
Accarezzo lo schermo come se potesse portarmi da lei.
Sono poche ore che ci siamo separati...
....cerco di non pensarci...
....ma più la tengo lontana...più mi manca....

Cosa c'entra quel tramonto inutile
Non ha l'aria di finire più
E ci tiene a dare il suo spettacolo
Mentre qui manchi tu
Così solo da provare panico
E c'è qualcun'altra qui con me
Devo avere proprio un aria stupida
Sai come è manchi te

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"...Permesso?!..." dico non riuscendo a trattenere il sorriso.
Sento Dante abbaiare, poi dei passi correre verso di me.
"...Eccola!..." urla Mary saltandomi addosso.
"..Mary!.." la stringo forte. La mia sorellina.
Vedo mamma e papà raggiungerci, abbraccio anche loro.
"...Come stai tesoro?!..." mi chiedono a turno.
"...Benissimo...adesso che vi ho rivisto benissimo..."
Loro sorridono contenti.
"...Ti vedo strana..." dice mamma preoccupata. Scuoto la testa.
"...E' la stanchezza...ho tanto bisogno di una bella doccia...."
"...Immagino...allora vai su...che dopo ceniamo e ci racconti tutto..."
Annuisco e prendo la valigia ma papà mi blocca.
"...Porto tutto io sopra...ora riposati..."
"...Grazie papi..." gli dico baciandolo su una guancia.

Salgo per le scale e corro in bagno ancora col giacchino addosso. La prima cosa che faccio è fissarmi allo specchio.
Ho una faccia sconvolta...e so ce non è solo stanchezza.
Mentre mi spoglio sento vibrare il telefono. Ho dimenticato di toglierlo dal taschino, lo prendo e noto un sms da parte di Emma. Lo leggo. Mi avvisa che è arrivata a casa. Le mando una risposta veloce, poi ritorno alla schermata principale.
La foto che c'è come sfondo mi riporta per un momento alla realtà.
Io e Mattia in uno di quei momenti in cui pareva non ci saremo mai separati. Accarezzo lo schermo con un dito e all'improvviso sento un incredibile voglia di averlo vicino, sentire il suo profumo, poterlo stringere forte.
Bacio lo schermo del telefono e mi sento una stupida bambina, ma è come se quel gesto mi avesse avvicinato per un attimo a lui. Poso il telefono assieme a tutti i vestiti e corro sotto la doccia. L'acqua scende bollente e sembra quasi accogliere al meglio le mie lacrime silenziose.
Mi manca da morire.
Sarebbe semplice chiamarlo e dirglielo, ma al sol pensiero mi sento morire.
Appoggio la testa alla mattonella fredda mentre l'acqua continua a scendere.

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridamelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare

AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora