AMICI MAI || Mattia Briga ☆

Parte 60

Ed eccoli di nuovo li.
La settimana per certi è volata, quasi per tutti si direbbe. Troppo pochi sette giorni per chi deve affrontare un esame!
Per altri invece è stata una settimana interminabile. Sette giorni pensati e infiniti che sembravano non voler passare.
Adesso si è tutti al punto di partenza.
Sara è arrivata al college da qualche ora, ha salutato Francesco e altri conoscenti, poi con Emma è tornata nella sua vecchia camera. Con il cuore che batteva forte ha percorso tutti i corridoi, ha fissato quella porta accanto alla sua temendo che si aprisse rivelando brutte sorprese.
Ma tutto sembrava tranquillo, al di la della parola 'esame' .
"...Oggi è davvero una bella giornata..." dice Emma aprendo la finestra.
"...Si infatti...non c'è mai stato questo bel tempo in due mesi..."
Sara si affaccia, si guarda intorno e poi guarda su, quella finestra ancora chiusa.
Chissà se lui c'è...
Ovvio che deve esserci, dovreste essere arrivati tutti insieme.
"...Ti va di fare un giro in cortile o per paura di incontrarlo passerai la settimana chiusa in camera?!..." dice Emma fissando l'amica. Sara scrolla il capo.
"...No andiamo....quest'aria mi farà bene..."
Una di fianco all'altra raggiungono il cortile gremito di ragazzi.
Sara si guarda intorno sperando e, allo stesso modo, temendo, di incontrare il suo sguardo.
"...Seguimi..." dice a Emma tirandola appena per un braccio.
"...Dove andiamo?!..."
"...In un posto...."
Sara corre avanti, in direzione della mensa.
"...Sà qui di certo è tutto chiuso..siamo appena arrivati..."
Non da retta all'amica, continua per la sua strada, imboccando una via laterale dell'edificio.
"...Ecco qui!" dice soddisfatta notando un cancello costeggiato da alberi.
Emma fa una smorfia, poi il viso le si illumina.
"...Oh!..." esclama entrando nel piccolo parco.
"...Il giardino alle spalle della mensa!..." dice Sara soddisfatta guardandosi intorno
"...Me l'ero scordato sai?! Ci sono passata solo una volta...quando..."
Emma si blocca, ricordando che c'era anche Mattia quella volta.

Sara sorride tristemente.
"...Quando hai parlato con Mattia..."
Annuisce tra se e cammina lentamente, cercando nella sua testa piacevoli ricordi.

"...Perchè sei voluta venire qui?!..."
"...Perchè è tranquillo..."
"...Solo per questo?!..."
Sara abbassa lo sguardo.
"...Volevi avere un pretesto per pensare a lui senza sentirti in colpa...."
Sara mugugna, poi fa una smorfia.

"...Mi hai capita troppo bene...non ci possono essere segreti con te..."
Emma alza il pollice e sorride.
"...Bionda mia..."
La prende sotto braccio mentre continuano a camminare.
"...Più o meno è quello il punto dove venivamo sempre..." dice Sara indicando un albero più infondo.
"...Andiamoci allora..." dice l'amica sapendo che in quel momento, immergersi nei ricordi piacevoli è la cosa migliore per risollevare l'umore della compagna.

"...Hai visto che carino qui? È un posto rilassante.."
"...Davvero bello...non l'avrei mai detto che qui dietro ci potesse essere un parco..."
"...Non è molto sponsorizzato...però poi la voce gira...ed ecco che si affolla..."
Sento il telefono vibrare.
È un sms di Emma.
"...Scommetto che hai passato una bella giornata. Mano nella mano. Facciamo progressi. Ciao bionda."

I ricordi nella testa di Sara si susseguono e all'improvviso sente una strana voglia dentro. Voglia di correre da lui, voglia di buttare all'aria tutto e dire che ha sbagliato..che vuole stare davvero al suo fianco.
"...Ops..." l'esclamazione di Emma la fa tornare in se.
Sara fissa quella panchina e vede Mattia materialzzadosi quasi dal nulla, che fuma con lo sguardo perso fra i fili d'erba umida.
È seduto sulla loro panchina, quasi come avesse avuto la sua stessa idea.
"...Vuoi salutarlo?!..."
"...Io...no, no...andiamo.."
Emma la guarda preoccupata.
"...Sara..."
"...Em, lo so....ma in questo momento non ce la faccio...ci vedremo domani...a scuola..."
Emma si morde un labbro, scrolla le spalle.

"...Come preferisci..."
Stringe il braccio dell'amica e insieme s'incamminano nuovamente verso l'uscita.

Questa è l'ultima occasione per scappare,
domani sarete costretti a parlare...