"...Ciao..."
Guardo Mattia un po' imbarazzata. È passata solo un' ora da quando ci siamo separati, dopo aver trascorso la notte assieme.
Lui alza la testa e mi sorride.
"...Da quanto tempo..." dico ironicamente sedendomi accanto a lui.
"...Già...quasi non ricordavo che faccia avevi..." ride guardandomi "...fatto colazione?.."
Annuisco.
"...Tu?.."
"...Anche..."
Restiamo un attimo in silenzio. noto il posto accanto a me vuoto.
"..Mario?.." chiedo ritornando a guardare Mattia.
"...Stava arrivando. Stamattina l'ha chiamato il fratello da Bari..non so come abbia trovato il numero del college...ha perso un sacco di tempo e non è riuscito a prepararsi per la colazione.."
"..Poverino.." dico ridacchiando.
Mi schiarisco la voce.
"...Matti..."
"...Dimmi.."
"...Volevo ringraziarti per prima..."
Lo guardo timidamente. Lui sembra tranquillo. Scrolla le spalle.
"...E di che..."
"...Mi sono intrufolata...avrò dato sicuro fastidio...stanotte intendo, non ti ho fatto riposare bene..."
"...Ma scherzi?! Me n'ero anche scordato che c'eri...e poi non è dipeso da te..ti sei addormentata...mi dispiaceva svegliarti..."
"..Ero molto stanca..."
"...È normale esserlo..è più di un mese che siamo qua...i ritmi ti distruggono...poi ammettilo, il mio letto è comodo.."
Lo guardo non capendo. Lui ride e mi fa l'occhiolino.
"...Sto scherzando scemina...e che oggi appena sveglio ti ho trovata attaccata a me come una cozza.."
Mi sento avvampare dall'imbarazzo. Lui ride ancora.
"...Scusami...non volevo..." dico cercando di giustificarmi, mentre il cuore batte a mille.
"...Ma dai...sto scherzando eh...ti pare che se mi aveva dato fastidio ora ero qui a parlarti? Dopo tutto sono io che ti ho lasciata stare...potevo anche cacciarti..."
Mi tira un pizzicotto sulla guancia.
"...È normale per una donna cercare riparo in un uomo...però mi hai ricordato Eleonora...anche lei si aggrappa così"
Fa una smorfia strana per imitare la cozza poi ride di se stesso.
"...Ah.." dico io senza rifletterci su "..ti è capitato di dormire con Eleonora..."
Lui mi guarda per un attimo allarmato, come se si fosse tradito da solo con quell'affermazione, poi la sua faccia torna nella sua impassibile, solita espressione.
"...Si..è capitato qualche volta...a Roma...tempo fa..."
Non rispondo. E non annuisco neppure. Gli direrei uno schiaffo ora per ciò che ha detto. Se per lui è normale dormire con delle ragazze come ha fatto con me, forse Emma ha ragione.
"...Ehi..." mi dice come leggendomi nella testa "..ora non pensare che dormo con la prima che capita...apparte te...mi è successo solo con la mia ex...e con Eleonora...ma per lei la storia è diversa..."
Lo fisso in silenzio.
"..Non voglio che pensi che sono un approfittatore...non sono quel tipo di ragazzo pronto a sfruttare la situazione appena una ragazza e a suo tiro....io sono l'opposto..direi...."
"...Non..non devi giustificarti con me..." dico io e poi...non l'ho pensato..."
Tengo lo sguardo basso, sia perchè lui ha affermato il contrario di ciò che avevo appena pensato, sia perchè gli ho mentito spudoratamente.
"...Bene..." mi dice "...non voglio che ti fai un'idea sbagliata...non ora che ci stiamo conoscendo..."
Alzo lo sguardo. I miei occhi incontrano i suoi e per un istante si scrutano, si parlano, si esplorano.
Non ora che ci stiamo conoscendo.
Cosa significa per te questa cosa?
"...Salve!.." la voce di Mario ci fa perdere il contatto. Ci giriamo verso di lui che ci guarda con aria strana.
"...È successo qualcosa?!..."
"...No..." diciamo io e Mattia in coro
"...Tutto bene..." aggiunge lui poi.
Io abbasso lo sguardo e sorrido.
"...Ah...meglio così..sembrate...strani..."
"...Credo sia la stanchezza..." dico
"...Già..."
"...Se lo dite voi...mi fido..."
Mario ci sorride e si siede. Io mi chino sul libro, ma poco dopo mi giro verso Mattia. Sta fissando il cielo fuori dalla finestra.
Il prof entra in classe e lui si gira in avanti. Mi faccio più in la, con lo stomaco che inizia a fare le capriole.
"...Mats..."
Si gira appena, sorridendo nel sentirsi chiamato così.
Si avvicina per poter sentire
"...Per oggi...confermato come ieri?.."
Mi guarda per un po, poi annuisce.
"...Se ti fa piacere venire...sai dove trovarmi..."
"...Se..se tu vuoi io ti raggiungo..."
"...Allora solita ora..."
"...Va bene..."
Gli sorrido, lui ricambia.
"...Ma cos'hai alla mano?!.." mi chiede fissandola. La guardo anche io. È rossa, per via del freddo.
"...Niente, il freddo..." dico tirandola giù dal banco.
Lui me la prende di scatto, poggiandola sulla sua gamba.
"...È gelata...." mi guarda "..un paio di guanti no eh?.."
"...Non li ho portati...."
Scuote la testa e sorride.
"...Pazza...."
Stringe la mano tra le sue e con le dita mi accarezza il palmo.
"..Fino a che non si riscalda, non te la lascio...poi passiamo all'altra..."
Sorrido imbarazzata guardando la mia mano fra le sue.
Lui continua a tenerla stretta, mentre segue la lettura del proff sul libro.
Il mio sguardo va da lui, alle nostre mani ogni secondo. Non riesco a fare altro.
"...Voi siete strani..." mi dice Mario dall'altra parte. Mi giro e lo vedo che ci fissa con aria confusa.
"...Come sarebbe a dire strani?!.."
"..Qui gatta ci cova..."
"..Ma no..." dico buttandola li, senza troppa convinzione.
"...Certo...dicono tutti così..."
Mi fa un occhiolino poi torna a guardare il suo libro.
Perfetto.
Sono arrivata al punto che anche gli altri capiscono i miei sentimenti..Gli altri, ma lui?
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AMICI MAI || Mattia Briga ☆
FanfictionQuesta sera non chiamarmi no stasera devo uscire con lui lo sai non e' possibile io lo vorrei, ma poi mi viene voglia di piangere Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano amori indivisibili, indissolubili, inseparabili Ma ami...