Parte 75

320 27 8
                                    

"...Il treno da Roma Termini è in arrivo sul binario 3..."

"...Sta arrivando..."
Guardando Emma seduta di fronte a me in questo piccolo bar della stazione.
È come se solo ora, sentendo quella voce fredda e meccanica che annuncia l'arrivo di quel treno, il suo treno, io mi renda conto di ciò che sto per vivere.
"...Andiamo?!..." mi chiede lei afferrando la borsa.
Annuisco spingendo verso il centro del tavolino il mio bicchiere di succo pieno ancora per metà.
"....Peccato che Francesco non ci abbia voluto accompagnare..." dico cercando un diversivo che mi occupi la mente nell'attesa.
"...Cosa ti aspettavi?! Non nutre tutta questa simpatia per Mattia..."
"...Anche tu non lo potevi vedere..."
"...S'è per questo non è che ora mi stia simpatico...anzi...però è il ragazzo di cui sei innamorata tu..e se penso al fatto che tu sei la mia migliore amica...mi sembra il minimo doverlo accettare..."
Sorrido dolcemente sentendo le parole di Emma.
"...Il treno è quello laggiù..."
La vedo indicare al di là di una fitta folla di gente che si trascina valige più o meno grandi.
"...Ci conviene aspettare qui..."
Sento un'improvvisa voglia di scappare.
"...E se non ci vedono? Sarebbe giusto andargli incontro..." dice Emma scrutando fra la folla.
"...Hai ragione..." sospiro "...andiamo..."
Lentamente, camminando una di fianco all'altra, ci mischiamo tra la gente che parte e che arriva.
Ci sono facce allegre, altre tristi, altre stremate, altre confuse.
"...E' Mario quello là, vero?..." dice Emma indicando un punto un po più lontano.
"...Si!..." dico sentendo una grande gioia nel rivederlo.
Sventolo la mano all'aria per farmi notare.
Lui ci vede e saluta, poi accelera il passo per raggiungerci, trascinandosi dietro la valigia.
"...Saretta!..." mi dice, mentre lo stringo forte.
"...Mariù! Che piacere!..."
Gli lascio un piccolo bacio sulla guancia, poi lui saluta Emma.
"...Come sono felice..." ci dice tutto allegro.
Lo abbraccio di nuovo velocemente, mi sembra come di tornare in dietro nel tempo.
"...Ciao...."
Quella voce che riconoscerei fra mille cattura la mia attenzione.
Alzo lo sguardo, vedo Mattia accanto a me, uno zaino gigante sulle spalle, gli occhiali da sole scuri poggiati sulla testa, la sciarpa che copre una parte del mento.
Lo guardo per un po' in silenzio.
Sento un brivido lungo la schiena, una forza assurda che mi costringe a restare così, guardarlo, senza riuscire a staccarmi.
Lui mi fissa serio, muovendo gli occhi nervosamente, scrutando il mio viso, la mia espressione.
"...Bellegrandi..c'era molto sole in treno?!..." dice Emma alle mie spalle.
Mattia si porta una mano sulla testa, poi sorride.
Il suo sorriso...dolce. Io mi fisso le scarpe, imbarazzata.
"...Che ne dite di spostarci? Siamo di intralcio..." dice Emma.
Mattia e Mario le danno ragione e si affrettano ad entrare nel piccolo bar, per poi uscire dall'altra parte, sulla grande strada dove sostano auto e taxi.
"...Avete la macchina per tornare a casa?!..." chiede Mario mentre ci mettiamo al bordo del marciapiede.
"...No..dovremmo prendere un taxi..."
Sento un calore strano dietro di me, un profumo che riconoscerei ovunque.
La voce di Mattia mi fa sussultare, mentre alzando una mano reclama l'attenzione di un tassista poco lontano.
"...Bravo Mattì..." dice Mario guardandolo e spostando poi i suoi occhi su di me. "...Tutto bene?!..."
Annuisco volendo risultare convincente. Mario ride.
"...Sei tutta rossa...."
Lo fulmino con lo sguardo, mentre mi copro il viso con una mano.
Dietro di me, sento Luca allontanarsi.
Quel leggero contatto che c'è stato prima, mentre involontariamente, per chiamare il taxi, mi ha sfiorato, mi ha letteralmente stordito.
Lo vedo sistemare gli occhiali da sole nella custodia e poi riporli nello zaino.
Alza lo sguardo improvvisamente, sorprendendomi nel fissarlo.
Distolgo i miei occhi dai suoi quasi subito, per l'imbarazzo. Lo vedo rialzarsi con la coda dell'occhio, poi avvicinarsi a me.
"...Questo è tuo..." mi dice porgendomi un elastico rosa per capelli. Lo fisso stupida.

"...Questo tienilo tu...così ti ricorderai di me ogni volta che lo ritroverai..."
"...Che pensiero carino polpettina. Peccato sia rosa...dovrò nasconderlo da qualche parte per non essere frainteso dagli altri uomini!..."
"...Che scemo che sei! Se non lo vuoi ridamelo!..."
"...Certo che lo voglio, anzi...mi fa piacere poter avere qualcosa di tuo..."

Avevo quasi dimenticato quel momento, quel dialogo.
Regalai l'elastico a Mattia dopo la prima notte passata insieme, quella volta che ci addormentammo l'uno di fianco all'altra come due bimbi.
Lo guardo senza dire nulla.
Perchè me lo ridà?! Se ci teneva a me, lo avrebbe conservato. Stringo l'elastico in un pugno.
"...Non mi serve più..." dice lui guardando il taxi che si avvicina "...Spero che da ora in poi possa trovarne in giro quanti ne voglio di elastici come questo...a casa magari...."
Mi manda un ultima occhiata carica di significato, poi raggiunge Mario qualche passo più avanti.

"...Spero che da ora in poi possa trovarne in giro quanti ne voglio di elastici come questo...a casa magari...."

Cosa significa Mattia? Cosa vorresti dirmi?
Guardo quell'elastico sconsolata. Sono ancora più confusa di prima...

AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora