Parte 66

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Il giorno è arrivato, ed è come se all'improvviso il tempo fosse volato, fosse passato troppo in fretta senza dare la possibilità di capire bene la situazione...di prepararsi a ciò che si deve fare.
Una notte prima degli esami diversa per ognuno dei ragazzi presenti in quella grande aula, immersa nel silenzio e nella tensione, frutto di uno studio e di una concentrazione che porteranno alla buona riuscita dell'esame.
Emma è al suo solito posto, il primo banco della prima fila.
Sara è in fondo, nella penultima fila, più presa dalla mancanza di Mattia che dalla paura dell'esame.
Lui è nell'ultimo posto, quello più lontano e nascosto, e pigia freneticamente la penna sul banco in attesa del foglio. Ci vorrebbe un miracolo per passarlo, quel test...ma anche un miracolo per far andare nella giusta direzione qualche cosa nella sua vita.
"...Chissà se ce la farà..." pensa Sara mordicchiando una pellicina sul pollice della mano, mentre la prof lascia i fogli del test su ogni banco. Pensa a Mattia, e a quell'ultima giornata insieme...quell'ultimo sguardo, quell'ultima frase...
"...Ormai è andata, domani ripartiremo...era meglio non iniziare proprio questa storia..." pensa Mattia leggendo la traccia della produzione scritta "...Quasi quasi consegno in bianco...."
"...Spero solo si concentri....deve farcela..." ripete lei, sperando bene per Mattia, ma cercando lei stessa concentrazione.
Ho lo stomaco aggrovigliato...potrei tranquillamente alzarmi e andarmene...ormai sembra che nulla ha più senso...
Tre ore a disposizione...passa la prima. Mattia alza dopo una decina di minuti dal suono della prima campana di avviso.
Lentamente scende i gradini e raggionge la cattedra.
Consegna.
Sara lo guarda e sente mancare l'aria.
"...Speriamo non abbia consegnato in bianco...."
Lo fissa mentre torna indietro, per uscire dall'aula.
Mattia incontra lo sguardo di lei. Gli occhi si riducono in due fessure. Sara sente come un duro colpo. È ancora arrabbiato. Abbassa di scatto lo sguardo, torna a guardare il foglio, ma quelle parole di colpo sono diventate incomprensibili.
Passa la seconda ora, suona nuovamente la campana.
Mario si alza, consegna.
Sara lo imita. Non avrebbe senso continuare. In silenzio, uno dietro l'altro, escono, raggiungendo l'auletta di ritrovo.
"...Com'è andata?!.." chiede Mario.
Sara scuote la testa, tenendo lo sguardo basso.
"...Non lo so..."
Sente la porta alle loro spalle aprirsi, ha un sussulto.
"...Non è Mattia..." dice Mario a bassa voce.
Sara sente all'improvviso una grande voglia di piangere.
"...Questa volta non ho fatto niente..." dice.
"...Tesoro..."
Mario si avvicina, l'abbraccia forte.
Ritorna il silenzio.

Mattia mette l'accendino nella tasca dei jeans, entra niovamente nell'auletta.
C'è diversa gente rispetto a prima.
Seduti su delle sedie in un angolo vede Mario e Sara. Incontra i loro sguardi, va a sedersi nell'angolo opposto.
Suona la terza ora, l'esame scritto è concluso. Si alza un mormorio generale, l'auletta si riempie.
Arriva Emma. Corre ad abbracciare la sua compagna, sembra soddisfatta.
Arriva Eleonora, va da Mattia imbronciata, si siede accanto a lui, poggiando la testa sulla sua spalla. Lui continua a fissa un punto indefinito della stanza sovrapensiero, non le da molta retta. Da quella porta entra anche Francesco.
Mattia lo squadra, lo fulmina con lo sguardo.
Lui non sembra capire del tutto la situazione, si unisce a Sara, Emma e Mario.
Sara sorride appena al suo amico, poi guarda verso Mattia e lo vede inento a parlare con Eleonora.
Non c'è storia...solo sofferenza.

L'esame orale inizia fra mezz'ora. Hanno fatto un sorteggio.
Ragazzi e ragazze in due aule separate.
Si farà presto.

Sara viene chiamata quasi subito dopo l'inizio. Una decina di minuti a testa, nulla di più.
Mattia vorre andare li, augurarle buona fortuna. Si sente male mentre la vede andare via senza il suo sostegno.
Cognomi si susseguono, così come si susseguono le ore. Dopo l'esame Sara ritorna nell'auletta, sembra più rilassata.
Non va via, vuole aspettare Emma. Più gente fa l'esame, più l'aula si svuota. Arriva anche il turno di Eleonora, sicura di se, tranquilla. In dieci minuti finisce tutto, decide di concedersi un break in un bar vicino.
Lascia Mattia solo, in attesa del suo turno. Viene chiamato, si alza in silenzio, lentamente raggiunge la porta.
Mentre passa incrocia lo sguardo di Sara che però torno a guardare al di la, imbarazzata e provata, tanto quanto lui, dalla voglia di dirgli almeno buona fortuna.
Vada come vada...

Mattia esce un quarto d'ora dopo, molto più leggero e sereno di prima...anche se con la stessa amarezza dentro.
Stringe la mano a Mario, adesso tocca a lui.
Si prende un'occhiataccia di Emma, nota che Sara non c'è.
Decide di andare fuori, ha bisogno di un po d'aria.
Spinge in giù il maniglione antipanico, esce sul terrazzino.
L'aria fredda lo invita a rientrare, ma non ne ha voglia.
Decide di mettersi al riparo, nell'angolo sotto il balconcino.
Fa per sedersi ma trova il posto occupato.
È lei.
Si guardano, sorpresi, imbarazzati.
Lei si alza di scatto, stringendo le braccia contro il petto.
Lui instintivamente fa per andarsene, ma poi resta li, con gli occhi inchiodati nei suoi.
"...Ciao..." dice Sara, rompendo quel silenzio.
Mattia serra le labbra, le scene di quella notte trascorsa assieme, di quel risveglio, di quel incontro si susseguono nella sua mente.

"...Ciao..."

AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora