E' arrivato il sabato. Quel famoso sabato con quella famosa festa organizzata da Mario e compagnia bella.
Non volevo venire, lo ammetto, ma così confermavo solo la teoria che ci sto fin troppo male per ciò che è successo con Sara. Ho parlato con Mario, mi sono scusato per il modo con il quale gli ho parlato l'altro giorno. Sono stato un maleducato, ma avevo i nervi a fior di pelle.
Con oggi, un'altra settimana si conclude...e sul calendario segna meno due al ritorno a casa, prima dell'esame finale.La festa è in una specie di discoteca poco lontana dal college.
Giù ci sono i divanetti, il bigliardo, le macchinette per bevande e snack. Sopra c'è il bar, la discoteca e il casino più totale.
Io sono seduto su una poltrona a fissare senza interesse dei ragazzi che fanno il karaoke. Il mio umore nero sarebbe adatto a un funerale.
Mentre sovrappensiero fisso un punto imprecisato della sala, sento delle voci femminili ridacchiare poco lontano. Alzo lo sguardo e vedo Alice, con Alessandra e delle altre che scendono le scale per raggiungere il piano terra. Sono molto accaldate e rosse in viso. Di certo erano su a ballare.
"...Mattia.." mi dicono per salutarmi.
Ricambio con un cenno mentre loro corrono a prendere dell'acqua.
"...Quella è impazzita oggi...ma l'avete vista.." dice Ale ridendo
"...Si...avrà bevuto un po troppo...è andata di testa..." continua Daniela
"...Non pensavo che Sara si spingesse così! Secondo me oggi uno di quelli la se li porta in camera..." dice Alice ridendo.
Sentendo quelle parole o una fitta allo stomaco. Sara esagera? Uno di quelli? In camera?
Mi alzo e vado verso il gruppo.
"...Cosa c'è di sopra?!..." dico non curante.
"...Un macello, un sacco di gente, musica sparata...e anche Sara che da spettacolo..."
Alessandra fa una risata, poi continua "...Giuro non l'ho mai vista così!..."
",,,In che senso spettacolo?!..." chiedo curioso e un po preoccupato.
"...Ha bevuto un po...è li che balla prima con uno, poi con l'altro..." dice Alice scrollando le spalle.
La fisso senza rispondere. Vorrei urlare "...ma che siete sceme a farle fare sto casino?!..." però sto zitto e mi allontano.
Mi risiedo sulla poltrona, ma un nervosismo improvviso mi porta a rialzarmi e andare su, correndo per le scale.
La devo fermare, non può rovinarsi così...e lo faccio solo perchè, nonostante tutto, le voglio bene.
Una voce dentro di me mi martella dicendo "...è colpa tua...solo colpa tua..."
Ma che diavolo centro io?! Se abbiamo litigato questo non significa che deve andare a sballarsi alla prima occasione che le capita sotto mano.
Entro nella discoteca affollata, la musica assordante, l'aria pensate, le luci che s'abbassano di colpo e poi ti colpiscono con mille diversi colori.
Cerco nella folla. Ma è impossibile trovarla. Come posso farcela?
Cammino intorno per un po. Cerco di avvicinarmi a diversi gruppi per capire dove possa essere.
Poi vedo un gruppo di ragazzi che ballano vicini. Li raggiungo.
La trovo li in mezzo. Resto stupito nel guardarla. Indossa un vestitino bianco corto, scarpe nere con un tacco altissimo, i capelli sciolti e scompigliati, il viso sudato.
Ride di gusto appoggiata a un tipo che non ho mai visto, ogni tanto si muove sentendo la musica.
"...Che diavolo fai?!..." dico fissandola, ma la mia voce viene sopraffatta dalla musica.
Mi avvicino facendomi largo nel gruppo e la prendo per un braccio. Le si spaventa un po, mi fissa.
"...Che stai combinando?!..." ripeto.
"...Cosa vuoi..."
Mi strattona il braccio per liberarsi dalla mia presa.
"...Sei ubriaca..."
"...Ma cosa dici...."
"...Sei ubriaca...esaltata..."
"....Ma che vuoi? Vattene! Non ha detto che di me non ti importa niente?!..."
"...Non dire cretinate! Ti stai rovinando!.."
"...E a te che importa, non sono ne la tua ragazza, ne una tua amica..."
Si allontana tornando verso quei ragazzi. La blocco di nuovo
"...Sara la vuoi smettere?!..."
Mi guarda nera di rabbia. stringo il suo polso, la tiro verso il fondo della sala, dove la confusione non c'è e ci sono solo gruppetti di ragazzi che parlano con calma.
"...Mattia lasciami! Mattia mi fai male!..."
Continuo a tirarla ma lei si impunta.
"...Mattia se non mi lasci inizio a gridare e arriva la sicurezza..."
Mi guarda con rabbia, disprezzo. Mollo subito la presa e la fisso stupito.
"...Sparisci! Non voglio vederti...."
Si gira per ritornare nella folla, ma la blocco di nuovo.
Il suo sguardo spazientito incontra il mio.
Vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime.
"...Cosa diavolo vuoi?..."
Ha una voce flebile mentre reprime un pianto improvviso.
Non rispondo, perso nel guardare i suoi occhi stanchi e tristi.
"...Ti prego Mattia non peggiorare le cose...vai via da qui..."
Mi guarda quasi implorante, sento una pugnalata dentro.
La sua sembra essere una supplica. Una richiesta d'aiuto per non soffrire, per non stare male.
Lascio di nuovo la presa mentre lei resta immobile li, di fronte a me.
E intanto, mentre la guardo, immagini di lei che balla, circondata da altri ragazzi...immagini delle sue labbra che incontrano quelle di un altro..di uno sconosciuto che neppure la merita mi fanno salire la rabbia, mi fanno tornare l'indignazione, la frustrazione.
Stringo i pugni lungo i fianchi.
"...Come ti sei ridotta....come..."
Lei spalanca gli occhi, poi li riduce in due fessure.Questa sarà un altra resa di conti....
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Cosa succederà? :D
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AMICI MAI || Mattia Briga ☆
FanfictionQuesta sera non chiamarmi no stasera devo uscire con lui lo sai non e' possibile io lo vorrei, ma poi mi viene voglia di piangere Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano amori indivisibili, indissolubili, inseparabili Ma ami...