Parte 48

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"...Come ti sei ridotta! Come..."
Lei spalanca gli occhi, poi li riduce in due fessure.

"...Ma ti sei vista?! Quel vestito, quelle scarpe..."
"...Non hanno nulla che non va..."
"...Il vestito è troppo corto e la scarpe appariscenti..."
"...Si da il caso che io non sia una suora!..."
"...Beh di certo se fossi stata la mia ragazza non li avresti mai messi certi vestiti!..."
"...Se fossi stata la tua ragazza ora non ero qui a cercare di riempire la mente per non impazzire!..."
Nel dire quelle parole il viso le diventa ancor più rosso.
Trema di rabbia mentre cerca di mantenere la calma.
"...Sara, tesoro ma che fine hai fatto? Avevi promesso di stare un po con me...."
Un tipo che non conosco le si avvicina, le mette le mani sui fianchi. Lei si gira appena a guardarlo ma io la tiro verso di me.
"...Sparisci..."
Dico allontanandolo con una spinta.
"...Non vedi che sta parlando con me?!..."
Il tipo fa una risatina.
"...Tesoro davvero vuoi chiacchierare con questo qui?!..."
Sara non risponde. Il ragazzo scrolla le spalle.
"...Va beh, se cambi idea sono dove mi hai lasciato..."
Le fa un occhiolino e si perde tra la folla.
"...Complimenti, non perdi tempo..."
"..Non perdi tempo a fare cosa?!..." dice lei guardandomi indignata "...ma cosa dici Mattia?! Cosa?! Mi hai tormentato per un mese e ti ostini a continuare! Sparisci!..."
Si gira di nuovo inizia a camminare veloce.
"...Se tu continui a comportarti da persona immatura io non sparisco!"
Lei fa finta di nulla. No, non glielo permetterò.
La tiro nuovamente per un braccio, la giro verso di me.
"...Ti metterai nei casini se continui così!..."

"...E a te che ti frega?! Non hai detto che sono una delusione? Beh, visto che fino ad ora non ho fatto niente..almeno se mi devo prendere la colpa me la prendo per un qualcosa che ho relamente commesso..."
"..Puoi finire in un macello più grande di te...quelli la..."
"...Quelli la sono meglio di te..."
"...Ma come? Come puoi dire una cosa simile...."
"...Oh si, si! Io lo dico come tu hai detto che sono come la tua cara e dolce Eleonora!..."
"...Cosa c'entra ora questo..."
"...Cosa c'entra?! Oh a proposito..dove l'hai lasciata?! Pensavo di trovarvi ad amoreggiare su qualche poltrona!.."
La fisso esterrefatto nel sentire tanta cattiveria.
La faccia di Sara è contratta, rossa, accaldata, infuriata. Dentro di lei c'è una tempesta. Un lottare tra l'essere forte e lo scappare via piangendo.
Sono i suoi occhi che mi parlano, anche se lei non vorrebbe.
"....Sara torna in te..." dico a bassa voce, cercando di calmarmi.
"..Fino a che non sparirai dalla mia vista potrò stare solo peggio..."

"...Ma perchè siamo arrivati a questo punto? Mi dici perchè?!..."

"..Perchè tu sei troppo presuntuoso per capire la gente che ti circonda!..."

"...Questa è una bugia..."

"...E invece no Mattia. Sei presuntuoso! Credi che tutto ti sia dovuto..."

"...Io ci stavo bene con te, eri un amica perfetta"

"..Io non volevo essere un'amica Mattia!..."
"...Certo..tu volevi altro vero?! Tu volevi questo!..."
Preso dalla rabbia, dalla foga, dall'impulso le prendo il viso fra le mani.
In un lampo il suo sguardo smarrito, poi le nostre labbra che si incontrano.
Prepotentemente premo sulle sue, la stringo forte a me, le dischiudo per approfondire il bacio.
È questo che volevi Sara?! Solo questo?!
Le dita strette nei suoi capelli, il suo corpo immobile, passivo, sottomesso dal mio più forte e deciso, la mia lingua che cerca la sua come a volersi vendicare, come a voler dimostrare un qualcosa che non c'è..che non capisco neppure io.
E poi un dolore improvviso, un bruciore fortissimo.
Lascio di scatto la presa e allontano le nostre labbra.
Istintivamente mi porto una mano sulla guancia sinistra. Mi ha dato uno schiaffo.
Uno schiaffo forte, rumoroso, sentito, cattivo.
Esterrefatto la fisso mentre, con la mano ancora sollevata mi guarda smarrita, come se non lo avesse fatto lei quel gesto.
Si morde il labbro inferiore, poi si gira e scappa via fra la folla.
Resto li, imbambolato, con una strana sensazione di vuoto dentro.
Sento un dolore fisico, ma non è lo schiaffo a bruciare.. è il cuore, la testa, lo stomaco.
Sara Freddi mi ha dato uno schiaffo.
Sara Freddi ha rifiutato un mio bacio.
Sara Freddi mi ha sorpreso, ancora una volta.
Schiocco le dita per scaricare il nervosismo, corro fuori e accendo una sigaretta.
Torno al college, subito. Non ho intenzione di restare qui un attimo di più.
Mi sento bruciare dentro.

Per la prima volta sono stato rifiutato, da colei che aveva detto di amarmi.
Credo che impazzirò prima che queste due settimane finiscano.

A passo svelto raggiungo il college.
Nello svoltare noto un cappottino nero salire i gradini e aprire la porta con il pass.
Riconosco quel corpo minuto, quei capelli biondi.
Anche lei è tornata in camera.
Anche lei ha rinunciato alle festa.
Anche lei ci sta di nuovo male.
Sorrido.
Almeno sono tranquillo...
...passerà la notte da sola.

AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora