Parte 50

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Mi avvicino piano, appoggiando la mia fronte alla sua.
Sento il suo respiro contro il viso, il suo naso che sfiora leggermente il mio.
Passo la mano dalla guancia al mento, poi in un attimo poso le mie labbra sulle sue..
Le sue labbra sono calde, morbide, delicate. La bacio appena la prima volta, poi mi distanzio, poi torno di nuovo, altrettanto delicato. Mi distacco appena, senza però allontanare le nostre fronti. Bacio il suo labbro inferiore poi mi fermo.
Sento il suo naso sfregare contro il mio, con l'altra mano le accarezzo l'altra metà del viso.
La bacio di nuovo, con più durezza, più foga.
Dischiude le labbra senza opporre resistenza.
Sento le sue labbra più esigenti, più libere.
La mia lingua cerca la sua, la trova, non capisco più nulla, come se all'improvviso fossi svuotato.
Le passo le braccia intorno al corpo, lei mi stringe la vita con le gambe. La tengo contro di me, mentre continuo a baciarla, senza neppure respirare..

Sono giorni che penso e ripenso al nostro bacio qui in camera...isolato da tutto e tutti.
Privato del suo saluto, della sua presenza.
Penso a quello che ha potuto provare quel giorno, quel bacio.
Penso a cosa può provare ora, dopo una settimana che abbiamo rotto.
Penso a cosa pensa dopo quello schiaffo.
Domani è lunedi, l'inizio dell ultima settimana qui al college, prima dell'esame finale.
Non ho studiato, non ho imparato nulla.
Tutte le mie conoscenze si limitano ai suoi insegnamenti, per il resto la mia testa e piena di pensieri rumorosi....di dubbi e ripensamenti.

Anche stanotte sono qui, perso nel buio della camera silenziosa.
Un chiodo fisso mi perseguita. Sara. Sara. Sara.
Pensavo di migliorare col passare dei giorni...e invece più passano i minuti più aumenta il mio tormento...più la sua presenza nei miei pensieri si fa imponente.

Un brivido di freddo.
...E se magari c'era lei..
Il suo corpo accanto al mio...
Cosa darei per riprovare, per ritrovarla...per capire se poteva essere diverso.
Il suo abbraccio innocente dopo una notte vicini...
Magari avrei stretto più forte..
Il suo bacio in camera...
Potevo concentrarmi di meno e sognare di più..
Magari ora è diverso.
Mi sfioro il viso.
Una carezza. Una sua carezza.
Chiudo gli occhi.
Le sue mani...sempre fredde da riscaldare.
Sorrido.
Il suo viso imbarazzato, il suo sorriso.
Sospiro.
La voglio qui, al mio fianco.
È brutto il letto se si è soli...
Le serate di studio e confessioni.
Magari devo solo ammettere che la parte della chiacchierata era quella più piacevole.

Perchè penso sempre a lei...
Perchè mi tortura con la sua presenza...
Perchè io sono devastato fuori e dentro e lei sembra così serena..
Perchè non torna per parlare...per chiarire...
Perchè non capita una dannata occasione pr incrociare il suo sguardo...
Perchè non riesco a capire cosa prova ancora per me...
Perchè mi manca così la sua presenza nonostante io voglia cancellarla...
Perchè sono così confuso...
Perchè mi sembra che adesso io stia soffrendo più di un anno fa...
Perchè Sara è un incubo, un rimpianto, un flagello...più di una storia importante...
Perchè se penso a lei tutto il resto si annulla...
Perchè...
Perchè...

Bussano alla porta.
Incuriosito, corro ad aprire.
"...Tu cosa ci fai qui?!..." fisso Sara sorpreso dalla sua presenza.
Lei mi sorride dolcemente.
"...Posso entrare?!..."
"...Certo..."
Mi faccio di lato per farla passare. Richiudo la porta alle nostra spalle.
Mi giro e la vedo li, davanti alla finestra, le mani strette l'una con l'altra e uno sguardo imbarazzato.
"...Volevo parlarti..." mi dice abbassando lo sguardo.
"...Anch'io..."
Mi avvicino, le sfioro il viso con una mano. Lei alza la testa verso di me. I suoi occhi dentro i miei.
"...Forse abbiamo esagerato..."
"...Si...lo credo anche io..."
Sorride ancora, non resisto e con le mani le accarezzo le braccia, poi la schiena.
Un piccolo passo in avanti per rafforzare la presa e tirarla su.
Un abbraccio. Mi mancava da morire.
"...Mats..."
La sua voce dolce che sussurra nel mio orecchio.
Rido. La sollevo un altro po, lei si regge a me tenendosi con braccia e gambe.
"...Mi sei mancata..." le dico.
"...Anche tu..."
Un'altra risatina, poi faccio qualche passo indietro perdendo l'equilibri a causa del suo peso.
"...Forza Mats...che fai non riesci a tenermi su?!..."
Alzo un sopraciglio, la lascio cadere di colpo.
Lei grida divertita, resta appoggiata a me per non finire a terra.
"...Vieni..." mi dice tirandomi per un braccio e sedendosi a letto.
La raggiungo mettendomi al suo fianco. La guardo in silenzio mentre si stende divertita.
"...Voglio stringerti Matti..."
Sorrido e mi stendo accanto a lei, indeciso su come comportarmi.
Lei allunga le braccia per invitarmi.
Mi chino sul suo petto per permetterle di abbracciarmi.
Mi stringe forte mentre affondo il viso fra il suo collo e i suoi capelli.
La sento sospirare mentre con le dita sottili mi accarezza la nuca.
Le do un piccolo bacio.
Ridacchia mentre un brivido la scuote.
"...Mattia..." mi chiama.
Sollevo il viso dal suo collo, sfioro il suo naso, la guardo negli occhi.
Alza la testa, sfiora la mia fronte con la sua.
"...Voglio sentirti...vicino..." mi sussurra timidamente.
La fisso sorpreso e felice di quella richiesta.
Mi poggio piano su di lei, senza smettere di fissarla, cercando di capire cosa prova.
Lei mi sorride dolcemente.
"...Sono pensante..." dico io.
Lei nega con il capo, torna a stringermi con le braccia, cinge la mia vita con le ginocchia.
Sfrega il suo naso con il mio, poi abbassa lo sguardo.
Sollevo un braccio, con una mano le sfioro il viso, le accarezzo le labbra.
Mi avvicino lentamente per sfiorarle con le mie.
Non incontro opposizione, solo volontà e piacere. Accondiscendenza.
La bacio dolcemente, lentamente, senza voler esagerare o rovinare questo momento di serenità. Separo le nostre labbra.
Uno sguardo.
Un sorriso.
"...Ti amo...."

Apro gli occhi di colpo. Il cuore a mille, il viso sudato, il respiro accelerato.
Mi passo una mano fra i capelli nel momento in cui capisco che è stato solo un sogno.
Tutto un sogno.
Cerco di riprendermi dalla forte emozione. Dall'improvvisa serenità ma anche dalla delusione.
I muscoli fanno male, come avessi corso per ore. I nervi tesi si rilassano lasciandomi una stanchezza assurda.
Guardo l'ora. Sono le sei di mattina.
Mattia adesso la sogni anche. Sei davvero diventato pazzo.
Mi alzo e spontaneamente guardo giù dalla finestra.
Tutto tace, appena illuminato da piccoli raggi del sole.
Ritorno a letto cercando di ritrovare la consapevolezza che...
...era solo un sogno....

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Sto amando da morire scrivere il punto di vista di Mattia...vi giuro che è più forte di me.!
Spero che però tutto vi piaccia...per i prossimi due capitoli la storia sarà sempre raccontata da Mattia. Poi ne succederanno delle belle.

Intanto posso dirvi che siamo arrivati in cima alla montagna...siamo saliti insieme, abbiamo fatto metà strada...ora continueremo con la discesa! Cercherò di essere sempre più presente perchè ho tante idee da sviluppare, ma purtroppo vi avviso che domani non potrò postare. Ci rileggiamo domenica ^_^

AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora