Ritrovarsi in quella mensa grande, affollata, rumorosa fa capire un po a tutti di sentirsi di nuovo a casa, come fosse diventata quella ormai la quotidianità. Sara e Emma vanno al loro solito tavolo. Hanno rivisto Martina, Marco, Alessandra e le altre. Hanno riso, raccontato le novità. Si sono riprese quel poco di familiarità che hanno trovato in un posto così lontano e così diverso.
"...Due muffin al cioccolato per Sara!..." dice Mario porgendo due pachettini all'amica.
Lei lo guarda curiosa. Sorride.
"...Come mai questa gentile offerta?..."
"...Hai una faccia da far pena a un malato..." risponde l'amico mangiando il suo.
"...Il cioccolato tira su..."
Martina annuisce alla sua stessa affermazione. Sara sorride.
"...Sto bene, sono solo un po stanca..."
Marco scuote la testa mentre mastica le sue patatine ricoperte di senape.
"...Secondo me è quell'insalata...che tristezza che ti mette solo a guardarla..."
Fa un occhiolino all'amica e poi torna sul suo piatto. Sara si schiarisce la voce, poi decide di concedersi il piacere di mangiare un po di cioccolata.
Mentre lei è li, circondata da quel gruppo rumoroso, Mattia si alza e solleva il vassoio del suo pranzo.
"...Dove vai?!..." gli chiede Eleonora posandogli una mano sul braccio.
"...A buttare sta roba...e poi vado a fumare..."
"...Se mi aspetti..."
"...Voglio andare da solo..."
Lei fa una faccia delusa, poi scrolla le spalle.
"...Come vuoi..."
Senza aggiungere altro Mattia si allontana dal tavolo. Butta ciò che è avanzato del suo pranzo e ripone il vassoio assieme a tutti gli altri. Va verso la porta che da al giardino, poi si ferma e scruta fra la folla.
Cerca quel tavolo, quei visi conosciuti, lei.
La vede poco dopo intenta a mangiare un muffin.Lui sorride.
Sembra una bimba con quella coda stretta in cima alla testa e la felpa rosa. Mattia sospira, mette da parte la sigaretta e va verso quel tavolo. Basta rimandare, basta paranoie, basta paure e speranze.
Dapprima cammina veloce, schivando persone, tavoli, sedie. Poi, man mano che si avvicina, rallenta, tenendo lo sguardo fisso su di lei, sperando e temendo, allo stesso tempo, di incrociare il suo sguardo.
"...Guardate chi c'è..."
L'esclamazione di Mario fa girare tutto il gruppo in direzione di Mattia. I due amici si guardano. Mattia sa che Mario lo ha fatto apposta. Vuole sistemare le cose tra lui e Sara e da una parte ha fatto bene ha rivelare la sua presenza...non avrebbe saputo come fare diversamente.
Il gruppo lo saluta caloroso, lui ricambia e sorride un po imbarazzato. Guarda Sara, che se ne sta zitta accanto ad Emma.
"...Possiamo parlare?..." le chiede mordendosi un labbro.
L'hai detto Mattia, ora non puoi più tornare indietro.
Lei lo fissa stupefatta, poi sorride dolcemente.
"...Certo..."
Manda un'occhiata a Emma che alza il pollice. Mattia guarda Mario che gli fa un occhiolino d'assenso.
Mattia e Sara si guardano imbarazzati. Senza parlare, lui le indica di seguirlo, verso l'uscita.
Raggiungono la loro panchina in giardino mantenendo quel silenzio imbarazzato, poi lui si ferma, di fronte a lei.
"...Ti ho interrotto mentre stavi mangiando..." dice per rompere il ghiaccio
"...Non preoccuparti...non avevo più tanta fame..."
"...Mi è sembrato strano vederti mangiare quel muffin... oggi non è domenica..."
Sara sorride. Sembra che Mattia abbia imparato la sua tabella alimentare.
"...Ho fatto uno strappo alla regola..."
Mattia sorride, poi resta in silenzio.
"...Hai studiato questi giorni?..." chiede dopo un po Sara.
I loro occhi si incontrano di nuovo, per un attimo.
"...Ovviamente no, senza la mia maestra personale..."
Lei accenna a una risatina.
"...L'esame è fra sei giorni...non dovresti tralasciare così..."
"...Beh...avevo pensato che magari potevamo studiare insieme...se ti va, come i vecchi tempi..."
Sara e Mattia si guardano, ognuno in cerca dei pensieri dell'altro.
"...Ovviamente solo se vuoi, io...credevo che dopo il chiarimento...magari..."
"..:A me farebbe piacere..." dice lei interrompendolo.
Non stava aspettando altro. Ma non può mica dirglielo.
Lui sorride, negli occhi un guizzo di trionfo.
"...Non sai quanto fa piacere a me..."
Lei abbassa lo sguardo imbarazzata.
Mattia fa un passo avanti, solleva la mano verso il suo viso. Sara la vede avvicinarsi, trattiene il fiato, poi lui si ferma e l'allontana, facendola scivolare dolcemente sul suo braccio.
Lei chiude gli occhi, sospira, poi prende quella mano e la tira su, verso il suo viso, spingendola contro la guancia fredda.
Resta immobile così, sentendo quel contatto familiare che le mancava da morire.
Mattia le poggia l'altra mano su un fianco, allora lei lascia la presa e si spinge contro il suo petto, nascondendo il viso fra le pieghe del maglione. Lui la tiene stretta, con tutte e due le braccia. Così sembra ancora più piccola e pià fragile del solito.
La sente respirare profondamente, le passa una mano fra i capelli.
"...Mi sei mancato da morire..." dice lei senza staccarsi.
Mattia stringe ancora di più, quasi a soffocarla fra le braccia.
"...Tu di più..."
Sara sorride sentendo quella risposta.
Alza lo sguardo, incontra quello di lui, lo fissa non sapendo cosa fare.
Mattia le prende il viso fra le mani, glielo accarezza.
"...E' difficile..." dice guardando oltre.
Lei annuisce."...Possiamo farcela..." dice poi accarezzandogli una guancia a sua volta.
Lui scrolla le spalle, si allontana un po."...Voglio crederci..."
Le da un pizzicotto sulla guancia, poi fa qualche passo indietro.
"...Ci vediamo stasera...." dice accennando un saluto.Lei annuisce.
Un ultimo sorriso...e va di nuovo via...
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AMICI MAI || Mattia Briga ☆
FanfictionQuesta sera non chiamarmi no stasera devo uscire con lui lo sai non e' possibile io lo vorrei, ma poi mi viene voglia di piangere Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano amori indivisibili, indissolubili, inseparabili Ma ami...