Parte 8

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La mensa è grande, immensa. Una sala luminosa piena di tavoli e sedie, con un mobiletto stracolmo di vassoi e dei banconi con il cibo. Sembra di essere in un film.

"...Non so se mi abituerò a questo modo di mangiare..." dice Emma facendo una smorfia "...Troppo impegnativo..."
Scuoto la testa e sorrido, poi prendo uno dei tanti vassoi blu e mi metto in coda. Incrocio lo sguardo di tanti ragazzi e ragazze che non ho mai visto. Alcuni sembrano conoscersi bene, altri sono ai primi approcci. Alcuni dormono in piedi altri sono euforici.

"...A cosa pensi bionda?..." mi chiede Emma con aria curiosa
"...A questa realtà...sarà difficile ambientarsi, ma credo che poi ci divertiremo..."
"...Basta trovare le persone giuste...."
"...Si, esatto...."
"...Vai..prima che ti superano..."  
Emma mi da una spintarella e finalmente arrivo al bancone. Al di la  ci sono dei tipi inglesi che aspettano di sentire cosa voglio.
"...Dovrei dirlo in inglese?..." faccio sottovoce a Emma
"...No, in polacco..."
"...Scema!..."  
Una risatina e mi ritrovo a indicare la coppa dell'insalata.

"...Ignorante...guarda come si fa..." mi dice Emma  
"...Pasta please..." dice al tizio e lui la serve "...Visto?..." dice poi a me.
"...Ma grazie...pasta lo sanno dire tutti...."  
Le faccio una linguaccia e poi indico una specie di cotoletta. Alla fine prendo una mela, delle patate fritte e una bottiglia d'acqua.
"...Dove ci sediamo?..." dice Emma fissando la sala gremita di giovani
"...Lì c'è Alice!..." dico io vedendo la ragazza emiliana che raggiunge un tavolo. Subito riconosco il solito gruppo che ha già preso posto.

"...Dici che c'è spazio per noi?..."
"...Proviamo no?..."
Ci dirigiamo verso la tavolata.
"...Possiamo?..." chiedo io un po imbarazzata.
"...Ma certo! Non c'è bisogno di chiedere....Amore spostati...." dice Martina e fa andare più in la Marco per ricavare un posto.

"...Emma tu vieni qua..." dice Jenny indicando un posto accanto a lei.
Ci sistemiamo così e veniamo sommersi dalle chiacchiere del gruppo.  
Ci siamo io, Emma, Jennifer, Alice, Daniela, Martina, Marco, Gianluca, Nunzio e Mario.
Dopotutto, sono simpatici.
Mi inserisco nella conversazione e ridiamo un po.

"...Ma tu già sei uno scricciolo, come mai mangi solo l'insalata?" mi chiede Marco.
"...Mi piace tenermi leggera...."   
Un verso di Emma mi interrompe. Ci giriamo a guardarla. È li, con la faccia disgustata e una mano sulla bocca. Manda giù il boccone a fatica.
"...Ma che schifo! Non è pasta! È plastica....plastica con ketchup!"
Il gruppo, che fino ad ora era piombato nel silenzio, scoppia a ridere.
"...Tieni tesoro, mangiala pure tu....te la cedo..." dice Martina a Marco spingendo verso di lui il piatto con la pasta al "sugo" e lui la guarda storto. Poi scoppiano a ridere.
"...Ragazzi!..." la voce di Alessandra cattura la nostra attenzione. È con Beatrice, i vassoi pieni in mano.  
"...Non troviamo posto!..."
Ci guardiamo dispiaciuti.
"...Qua non ce n'è...." dice Gianluca. Alessandra sbuffa poi ci guarda uno per uno.
"...Ma Mattia dov'è?..." dice
"...Con i romani ..." risponde Mario "...l'hanno invitato a stare con loro..."

Alessandra guarda Beatrice e sussurra qualcosa che non capisco.
"...Allora andiamo a vedere se da lui c'è posto....ci vediamo dopo..."
"...A dopo..." rispondono tutti.  
Io sorrido appena come risposta e guardo fisso le due che girano in torno alla ricerca di Mattia. Vedo Beatrice indicare un punto e raggiungere un tavolo. Poi lo vedo. Mattia, il dormiglione romano. Sorrido pensando alla faccia che aveva stamattina.
Si alza, fa posto ad Ale e Bea, le presenta agli amici.

"....Sara, vuoi il muffin al cioccolato?...." mi chiede Mario. Gli sorrido e annuisco.
"...Grazie..."
"...E di che...."
Con lo sguardo, mentre mangio, torno a quel tavolo.

Lui e li, appoggiato allo schienale della sedia, una coca cola in mano. Eleonora, la mia vicina di camera si china nella sua direzione, gli dice qualcosa. Lo vedo ridere divertito. Poi Alessandra gli toglie la lattina di coca e ne beve un po. Subito lui si alza e gliela toglie. Ridono divertiti...sorrido anche io, nel vederli.

"...Sara?..." Emma mi chiama. La fisso con la mente altrove "...tutto bene?..."
"...Si si..benissimo..."
Mi fissa dubbiosa, poi guarda nella mia stessa direzione.
"...Chi cerchi?..."
"...Io? Nessuno...."
Lei alza un sopracciglio poco convinta.
"...Comunque ti va di accompagnarmi a prendere dell'aranciata?..."
"...Certo...."
Ci alziamo e passando tra la folla arriviamo al distributore. Il mio occhio cade di nuovo su quel tavolo, a due metri da noi.

"...Sara!!..."  
Grida Beatrice. Mi giro e mentre cerco il suo sguardo, incontro quello di Mattia. È divertito e assonnato come stamattina, non sembra far caso a me.  
"...Mi prendi l'acqua?..."
"...Certo...."  
Facccio finta di nulla. Corro alla macchinetta e prendo una bottiglia. Poi gliela porgo.
"...Grazie...."
"...Di niente...."

Un sorriso e senza avere il coraggio di spostare lo sguardo da Bea mi giro e raggiungo Emma.
"...Sei strana...."
"...Ma che dici...."
"..Dico che sei strana...."
"...Forse è l'aria..."
"...Forse..."

Sospiro e mi passo una mano fra i capelli.  

Non mi era mai capitata una cosa così...sono incuriosita...tormentata...da qualcosa....ma cosa?!




AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora