Parte 28

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Entro in classe correndo. Mario è seduto al solito posto accanto a Mattia, come se l'ultima settimana non fosse mai passata.
"...Mariù!..." grido io abbracciandolo "..
bentornato! Buon lunedì!.."
Lui ricambia la mai stretta e mi sorride amichevole.
"...Ciao Sarè!.."
"...Come stai?.."
"...Ora bene...quasi mi dispiace....non era male stare in camera!..."
"...Pigrone!..." dico io ridendo e sedendomi al mio solito posto avanti.
"...Perchè te ne vai la?..." mi dice Mario "...ormai sei di famiglia...o sbaglio? Vieni su!.."
Si sposta un posto più in la, lasciando quello accanto a Mattia vuoto.
"..Il posto centrale è per te. Mattia me l'ha detto che sei una brava insegnante...ma non vuole che ti rubo...quindi...almeno cerco di prendere informazioni utili durante scuola!.."
Sorrido vedendo la faccia solare di Mario mentre parla con leggerezza e cerco di leggere tra le righe. Mattia gli ha parlato di me...chissà cosa gli ha detto...se si è limitato a parlare dello studio...se è andato più in la...magari Mario sa qualcosa che non so...quanto vorrei chiederglielo!
Quanto vorrei sapere...
Prendo la mia borsa e vado sopra, sedendomi accanto a Mario.
Poi non resisto e chiedo di Mattia.
"...Dov'è?.." dico a Mario indicando il posto vuoto.
"...Il prof l'ha portato a fare delle fotocopie...non so di preciso..non ho afferrato per intero il discorso..."
Ridacchio immaginando Matti e Mario che si sforzano di capire ciò che vuole il prof senza avere risultati, poi vedo Mattia entrare in classe e sorridere nel vederci.
"...Buon giorno!.." dice sedendosi al suo solito posto "...cambiamenti in atto?!..."
Mi fissa e poi guarda Mario.
"...L' ho invitata a fare da intermediaria fra noi...spero non ti dispiaccia Bellegrandi..."
"...Certo che no...anzi...ciao polpettina..."
La solita mano in testa come saluto, il solito cinque per dare il bentornato a Mario.
Il prof entra, inizia a parlare. Cala il silenzio, tutti intenti ad ascoltare.
Inizia un'altra giornata di scuola noiosa, uguale alle altre come fosse la fotocopia, ma mi guardo intorno...da un lato ho una persona solare, amichevole, disponibile, che sono sicura ci possa sempre essere, in ogni eventualità, e dall'altra parte ho lui, quello che ha rappresentato tutto...che sta rappresentando tutto...che dal nulla ha fatto si che il concorso passasse in secondo piano.....che tutto passasse in secondo piano...tutto tranne lui.
Lo guardo, sbircio con un'occhiata di traverso ciò che sta facendo.
Anche oggi mi sembra tranquillo, riposato.
Ripenso a sabato sera. Credo che in un qualche modo quelle ore ci abbiano avvicinato, anche se in effetti non ci siamo scoperti o raccontati, ma è pur sempre stato del tempo passato assieme...e chissà se lui ci ripensa...e chissà se è stato soddisfatto come me.
"...Ehi..." la sua voce in un sussurro.
Mi giro dalla sua parte, lui si avvicina, copre la bocca per non far vedere al prof che mi sta parlando.
"...Dimmi..." sussurro io già nervosa.
"...Ti va oggi se ci vediamo di nuovo?.."
"...Di nuovo? Come sabato?..."
"..Si...se puoi..."
"...Certo che posso...."
Lo guardo e sorrido.
"...Sicura? Non vorrei che ti sentissi obbligata a farlo..."
Scuoto la testa
"...Lo faccio con piacere...lo sai..."
Lui sorride.
"...Ok...allora solito orario..."
"..Confermato..."
Si allontana, mette giù le mani e si stravacca sulla sedia. Io fingo di concentrarmi sul libro e inizio a pasticciare la pagina con la matita.

Secondo appuntamento...secona serata insieme...seconda chanche...
Già non vedo l'ora che arrivino le nove.
La campana suona, segna la pausa.
Fuori piove a dirotto e fa abbastanza freddo.
"...Rimanete qui?" chiedo a Mattia e Mario che non sembrano intenzionati a uscire dalla classe.
Annuiscono.
"...Tu?..." chiede Mario.
"...Dovrei vedere Emma..."
"...Devi andare da lei?.."
Scrollo le spalle.
"...Sinceramente non so..."
"...Se non vuoi andare sola ti accompagno..." dice Matti.
Lo guardo e rimanco impuntata quando il suo sguardo incotra il mio. È serio, sincero. Tranquillo.
Si è offerto di accompagnarmi. Dovrei esserne felice. Ma non so cosa pensa. Se ti interesso perchè non me lo dimostri?
Abbasso lo sguardo.
"...Non c'è bisogno..." inizio a dire.
Poi la voce di Emma mi interrompe.
"...Bionda!..." mi chiama. Mi giro e la vedo vicino la porta.
"...Eccola!..." dico io.
Guardo di nuovo verso Mattia e Mario. Li saluto velocemente con la mano e scappo via verso la mia amica.
Mi sentivo nuda. Come interrogata dai suoi occhi, dal suo sguardo.
Sembrava quasi mi parlasse, senza usare le parole. Cosa cercava? Cosa voleva?
"...È successo qualcosa?..." mi chiede Emma in corridoio.
"...Mattia..." sospiro "...sto impazzendo..."
Emma alza gli occhi al cielo
"...Doppia cioccolata calda oggi! Anzi, tripla! Offro io!..."
Mi prende sotto braccio e mi da un bacio sulla guancia.
"...Su con la vita signorina Freddi, altrimenti impazzirò anche io a vederti così!..."
Sorrido e l'abbraccio.
"...Se vuoi facciamo una sfida a chi impazzisce prima.." propongo ridendo.
"...Ci sto...ma attenta che sono una valida avversaria..."
Rido, soffocando per un po le mie perplessità che però sono sicure riaffolleranno la mia mente appena sarà libera da ogni altra occupazione.

Se non prende l'inizativa lui, dovrò farlo io.
In caso contrario...tutto rimarrà immutato.

AMICI MAI || Mattia Briga ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora