Ci sono difetti che, se sfruttati bene, brillano più della stessa virtù" - Francois de la Rochefoucauld
Il risveglio di Katerina non fu piacevole: il terreno ricoperto d'erba era freddo e umido sotto di lei, la testa le doleva in maniera incredibile, sentiva qualcosa di liquido e caldo scorrerle sulla faccia, fino a colarle fra le labbra, ed intorno a lei udiva come un rimbombo, un'eco lontana di grida concitate.
Impiegò qualche secondo a ricordare dove si trovava e cosa stesse succedendo: il suo cervello le inviò immagini di Frederick che allungava le mani verso di lei, Maximilian che lo gettava a terra e gli premeva il collo con l'avambraccio, lei che cercava di separarli e poi... il nulla. Tutta quella storia degli svenimenti iniziava ad essere davvero fastidiosa.
Katerina aprì faticosamente gli occhi e scoprì che le grida lontane che aveva udito erano quelle di Maximilian, il quale stava sbraitando a suo fratello di andare a cercare aiuto. Beh, il lato positivo di tutta quella faccenda era che almeno la rissa tra i due era passata momentaneamente in secondo piano.
La ragazza vide Frederick alzarsi faticosamente in piedi ed iniziare a correre incespicando verso il castello, mentre Maximilian si gettò accanto a lei sull'erba, il viso pallido ed irrigidito, la mascella nervosamente contratta. Doveva aver notato il movimento delle palpebre di Katerina, perché immediatamente la attirò a sé e prese ad accarezzarle i capelli con fare apprensivo.
Katerina tentò di protestare, ma tutto quello che uscì dalle sue labbra fu un lamento sommesso che suonava più o meno come un <<Mmmmm>>. Era incredibile come quel ragazzo, ora così dolce e protettivo, fosse lo stesso che poco prima aveva stretto le braccia intorno al collo del fratello, quasi strangolandolo. Katerina ripensò alla conversazione di poco prima con Frederick, a proposito di Maximilian e del suo carattere rabbioso e violento. Fino a qualche minuto prima non era affatto sicura di credergli, ma ora quelle parole le risuonavano nella mente come un cupo campanello d'allarme.
<<Shhhh, shhh... Va tutto bene, non parlare. Penso a tutto io>>. Le frasi di Maximilian sembravano rassicuranti, ma il suo tono aveva perso la consueta risolutezza, e a Katerina parve quasi che lui stesse vacillando sull'orlo di un precipizio, come se ci fosse qualcosa che lo turbava in maniera angosciante.
Il ragazzo si inumidì distrattamente le labbra, fece passare le braccia sotto al corpo di Katerina e si apprestò a sollevarla da terra, ma le emozioni di Katerina erano in subbuglio e lei iniziò a dimenarsi furiosamente, emettendo versi degni di un gatto inferocito. Maximilian la lasciò andare all'istante e le rivolse uno sguardo interrogativo, come se fosse stupito da quella reazione.
Eppure, nei suoi occhi c'era anche qualcos'altro, qualcosa che la terrorizzava: una brama pericolosa, oscura, tanto potente quanto proibita. Passandosi una mano sul viso, Katerina scoprì che il liquido caldo che le colava sulla faccia non era altro che sangue, il quale sgorgava copiosamente dal suo naso, imbrattandole il viso, i seni ed il vestito.
Con quel poco di dignità che le era rimasta, Katerina si ripulì il viso con una manica e cercò penosamente di alzarsi in piedi. Maximilian parve riscuotersi dal suo strano turbamento, si avvicinò e fece per sorreggerla, ma lei lo fulminò con lo sguardo e tese un braccio facendogli segno di rimanere a distanza. <<Non ti avvicinare>> sibilò risoluta, furibonda e allo stesso tempo terrorizzata.
Maximilian alzò le braccia in segno di resa mentre la guardava con aria perplessa. <<Ehi, Duchessina, che ti prende?>> chiese, quasi spaventato da quella reazione.
<<Cosa mi prende?!?>> ribatté Katerina a denti stretti. Ormai era completamente fuori controllo. <<Mi prende che sono stufa marcia di tutto questo! Sono stufa di questi continui svenimenti, stufa di vivere in questo castello, stufa di essere trattata come un oggetto, stufa dei mal di testa e di queste ridicole storie sui vampiri, stufa di tutti voi e soprattutto stufa di te! Un attimo prima sei tutto dolce e protettivo, uno pseudo-principe azzurro da strapazzo in sella al suo cavallo bianco... L'attimo dopo salti al collo delle persone rischiando di strozzarle! Prima mi fai il cascamorto con me, poi decidi di sposare mia sorella per non so quale assurdo motivo, visto che è evidente quanto non la sopporti! Ed infine, ciliegina sulla torta, ti permetti anche di metterti in mezzo a me e tuo fratello, che poi sarebbe il mio futuro marito! Ma chi diamine ti credi di essere???>> concluse, sentendosi senza fiato dopo tutte quelle urla.

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Ruby - Il Rubino ~ #Wattys2016
VampireIn un concentrato esplosivo di pericolo, magia, amore, passione e segreto, l'incantevole Katerina e l'arrogante ma fascinoso Maximilian vi travolgeranno con la loro storia d'amore tormentata. Nell'Impero Austro-Ungarico del 1700 un'oscura l...