Capitolo 33

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"La tua voragine combacia con la mia" - Skins

Dopo aver pronunciato quelle fatidiche parole, Katerina si aspettava di vedere Maximilian saltellare dalla gioia, o almeno che fosse decisamente sollevato. Perciò rimase esterrefatta quando, in seguito alla sua rivelazione, vide comparire sul volto del ragazzo un'espressione di puro e semplice sgomento. I suoi occhi di ghiaccio rimbalzavano senza sosta da lei all'anello, dall'anello a lei e così via, come se il suo cervello faticasse a registrare quell'informazione: era lei la proprietaria dello zaffiro, lei e nessun altro.

<<Perché mi stai guardando in quel modo?>> chiese Katerina, irritata e delusa da quella reazione. <<Si può sapere che ti prende?>>.

<<Tu... ma come... ma che diavolo... perché hai tu quello stramaledetto anello?>> incespicò Maximilian senza rispondere realmente alla sua domanda. <<E lo porti al dito??? Dove chiunque potrebbe vederlo???>>. Non era da lui farneticare in quel modo, né tanto meno farsi prendere dal panico. Cosa poteva esserci di tanto terribile nel fatto che fosse lei ad avere quello stupido gingillo?

 Cosa poteva esserci di tanto terribile nel fatto che fosse lei ad avere quello stupido gingillo?

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<<Va bene, ho capito, questo non era quello che speravi di sentirti dire>> disse Katerina mentre voltava le spalle a Maximilian per nascondergli il suo viso: non voleva certo che lui le leggesse in faccia tutta la tristezza, la delusione e la rabbia che provava in quel momento. Come aveva potuto fidarsi così facilmente di lui? Evidentemente la storia dell'anello era una semplice scusa per scaricarla... del tipo, "Scusami tanto ma devo rispettare una promessa mistica fatta secoli fa e quindi devo per forza sposare tua sorella": in effetti era una storiella piuttosto convincente.

<<Tranquillo, consegnerò lo zaffiro a Julia, così potrete convolare felicemente a nozze. Auguri e figli maschi>> concluse Katerina, avviandosi verso il cavallo per scappare il più in fretta possibile da quella situazione intollerabile.

Ma Maximilian le si parò davanti sbarrandole la strada, con un'espressione così furiosa che la ragazza temette volesse strangolarla. <<Possibile che tu sia così ingenua da non capire???>> gridò, gli occhi ferocemente inchiodati a quelli di Katerina. <<Possedere quell'anello equivale ad una condanna a morte!>>.

Lei iniziava seriamente a non capirci più nulla. <<Ingenua? Hai ragione, sono stata proprio ingenua a condividere con te quest'informazione, avrei dovuto tenerla per me così...>>

<<Così saresti morta senza neanche avere il tempo di accorgertene!>> la interruppe lui, squadrandola con aria sconvolta. <<Katerina, non ti rendi conto del pericolo che stai correndo, dannazione!>>

<<Allora perché non me lo spieghi una buona volta?!?>> gli urlò in faccia lei, buttando fuori tutta la frustrazione che aveva in corpo.

Ruby - Il Rubino ~ #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora