Capitolo 65

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"Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio" - Alexandre Dumas

<<Oh-mio-Dio>>. L'esclamazione sfuggì dalle labbra di Katerina quasi senza che lei se ne rendesse conto, in un misto di terrore e sollievo. In qualunque altra circostanza sarebbe stata spaventata a morte da quelle sagome scure, che strisciavano fuori dal terreno e fluttuavano nell'aria simili a colonne di fumo; ma in questo caso gli spiriti dei defunti sepolti nel cimitero erano accorsi per venirle in aiuto, ed erano capeggiati dalla donna più forte e saggia che avesse mai conosciuto: la nonna.

La sua figura aleggiava qualche metro davanti alle altre, più oscura e vivida che mai, e avanzava implacabile nella loro direzione. L'aria rossastra del camposanto era intrisa dalla rabbia degli spettri, e quella sensazione era così forte da far trattenere il respiro.

 L'aria rossastra del camposanto era intrisa dalla rabbia degli spettri, e quella sensazione era così forte da far trattenere il respiro

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In un primo momento, Frederick e Cavendish tentarono di fuggire, di lottare, ma le loro gambe erano saldamente ancorate al terreno dalle spirali di fumo denso e fitto che erano emerse dalle tombe, e che restavano intatte nonostante tutti i loro sforzi. I due sbattevano convulsamente le palpebre, increduli, ed avevano distolto da Kat la loro attenzione per concentrarsi sui fantasmi che si aggiravano intorno a loro come sciacalli.

<<State lontani da mia nipote>> disse Nonna Sofia con una voce ultraterrena, bellissima e melodiosa, che fece vibrare l'aria come il suono di mille campane. <<Sono la Duchessa Sofia Vukovic, precedente proprietaria dello zaffiro nonché membro della stirpe delle streghe Vukovic. La stessa stirpe che voi due assassini stavate per estinguere, sterminando l'ultima erede della famiglia>>. Quella voce era remota, distante, come portata dal vento, ma così intensa che Katerina pensò che sembrava provenire direttamente da dentro la sua testa. Eppure anche i due ragazzi dovevano averla udita, perché lei vide i loro occhi spalancarsi ancora di più per lo stupore... e per la paura.

Fu Frederick il primo a riprendersi dalla sorpresa: trasse un profondo respiro e si rivolse all'ombra gridando con tono rabbioso. <<Credi di spaventarci? Tu, con il tuo esercito di inutili fantasmi? Siete tutti morti, nient'altro che fumo e polvere... Non avete alcun potere su di noi>>.

<<Saremo anche morti... ma questo non significa che non possiamo toccarvi>>. Nonna Sofia si sporse verso il vampiro, e con una mossa così lenta e controllata da risultare quasi esasperante gli poggiò una mano sulla guancia e accarezzò la pelle arrossata con l'unghia del pollice, così incredibilmente affilata da provocare un piccolo taglio superficiale dal quale sgorgò un sottile rivolo di sangue scarlatto. Frederick tentò di ritrarsi, preso dal panico, ma non aveva alcuna possibilità di fuga.

 Frederick tentò di ritrarsi, preso dal panico, ma non aveva alcuna possibilità di fuga

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Ruby - Il Rubino ~ #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora