Capitolo 36

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 "Guardati dal nemico, ma dall'amico guardati cento volte. Difatti, se l'amico tuo diventa nemico, può colpirti di più, perché conosce le strade segrete del cuore." -Paolo Rumiz

Il giorno seguente Katerina si svegliò decisa a scoprire che fine avesse fatto il Dottor Smirnoff. Dopotutto, quella poteva rivelarsi una buona distrazione per non pensare a Maximilian, a Frederick e a tutta la faccenda dei matrimoni.

Fu relativamente semplice far credere a sua madre che i famigerati mal di testa erano ricomparsi, e che quindi era assolutamente necessario recarsi dal medico per una visita urgente. L'altera duchessa la liquidò con un rapido gesto della mano, facendole segno di sparire dalla sua vista. Considerata la buona condotta che la figlia aveva tenuto nei giorni precedenti, Vera Vukovic non ritenne necessario accompagnarla, ma ordinò a due guardie di scortare Katerina al villaggio, e di accertarsi che la ragazza si recasse unicamente presso la clinica del Dottor Smirnoff, senza alcuna tappa intermedia.

Era una tipica giornata autunnale, terribilmente grigia e tetra, e mentre la carrozza percorreva i sentieri scavati tra i boschi la nebbia la avvolgeva completamente, impedendo quasi ai cavalli di vedere dove poggiavano gli zoccoli. Una volta arrivati al villaggio, il cocchiere si fermò proprio di fronte allo studio del medico, in uno degli stretti vicoli di Visegrad.

 Una volta arrivati al villaggio, il cocchiere si fermò proprio di fronte allo studio del medico, in uno degli stretti vicoli di Visegrad

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Non appena Katerina bussò alla porta si vide comparire davanti la solita infermiera in uniforme bianca, con i riccioli rossi che le ricadevano disordinatamente sulle spalle. <<Buongiorno... Oh, Duchessina Vukovic?>>. La donna pareva stupita di vederla, quasi spaventata.

<<Buongiorno. Ho bisogno di parlare immediatamente con il Dottor Smirnoff>> affermò Katerina, risoluta.

<<Veramente io...>> replicò timidamente l'infermiera, abbassando la testa. <<Ho ricevuto l'ordine di non farvi entrare>>.

<<Cosa?>>. Katerina stava cercando di non sembrare troppo spazientita da quella strana accoglienza. <<Di sicuro dev'esserci un errore. Fatemi passare, vi ho detto che devo vedere il Dottore...>>.

<<Mi dispiace ma non posso farvi entrare>>. La rossa sembrava avvilita, ma anche decisamente risoluta, e si piazzo davanti a Katerina per non permetterle di passare.

Quel comportamento era davvero singolare, e Kat non riusciva proprio a capire da cosa fosse causato. Ma l'infermiera non aveva fatto i conti con la sua agilità, né con il suo bisogno disperato di vedere il suo unico amico, perciò non fu abbastanza pronta da reagire, se non con un <<Ehi!>>, quando Katerina le assestò una violenta spallata, facendola rovinare a terra e riuscendo così ad introdursi nella clinica.

La sala d'aspetto era, come sempre, poco frequentata, e la ragazza la percorse correndo a perdifiato, sperando di non essere raggiunta dalla povera infermiera che a breve si sarebbe sicuramente rialzata, più furibonda che mai. Katerina raggiunse lo studio privato di Smirnoff senza neanche voltarsi. Si sbatté la porta alle spalle, dopodiché fece girare la chiave nella toppa. Pochi secondi dopo sentì la donna dai capelli rossi spingere insistentemente sulla maniglia nel tentativo di abbassarla, ma non se ne curò.

Ruby - Il Rubino ~ #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora