"Non è giusto che una donna legga. Le vengono in testa strane idee e comincia a pensare" - Gaston, La Bella e la Bestia
Quella stessa notte, Katerina si aggirava furtivamente tra i corridoi bui e tetri del castello, diretta verso la torre ovest. La camicia da notte candida frusciava delicatamente al contatto con la pelle nuda delle gambe, mentre i piedi scoperti producevano leggeri tonfi al contatto con la gelida pietra dei pavimenti. A rischiarare il suo cammino solo la timida luce del candelabro che la ragazza teneva fra le mani, la quale proiettava strane ombre sui muri, tanto che Katerina aveva l'impressione di non essere la sola a percorrere quei corridoi, come se anche demoni, fantasmi e altre creature diaboliche avessero deciso, quella notte, di strisciare fuori dai loro oscuri nascondigli.
La torre ovest, verso cui Katerina era diretta, ospitava la fornitissima biblioteca dei Vukovic. Erano passate diverse ore dall'incontro con Smirnoff, ma il motivo per cui la ragazza non aveva potuto mettere in atto prima il loro piano era che l'accesso alla biblioteca di famiglia le era severamente proibito.
Finché Nonna Sofia era rimasta in vita, la lettura era stata il passatempo preferito di Katerina: durante la sua infanzia aveva divorato insieme alla nonna una quantità incredibile di libri, ma il Duca e la Duchessa - neanche a dirlo - non avevano mai approvato quel passatempo. Entrambi, infatti, ritenevano che per una ragazza fosse disdicevole leggere romanzi, poesie o anche opere teatrali: erano soliti affermare che una mente "debole" come quella di una fanciulla poteva farsi facilmente influenzare da quelle letture, con il rischio di innescare "strane idee", oppure addirittura "pensieri autonomi"... Il ché, ovviamente, era per loro un'eventualità da evitare a tutti i costi.
<<Le donne che leggono sono pericolose>> era il ritornello che il Duca era solito ripetere all'infinito. Per i suoi genitori non era importante che una donna si facesse una cultura, ma solo che imparasse le arti utili a conversare nei salotti e a procurarsi un buon partito, come il francese, la musica e il cucito.
Dopo la morte della nonna, l'accesso alla biblioteca le era stato inesorabilmente interdetto: solo Monsieur Chambery e il Duca stesso avevano il permesso di accedere alla collezione di libri contenuti in essa, e i testi che giungevano nelle mani di Katerina dovevano essere rigorosamente approvati dal padre o dal suo precettore, i quali purtroppo non avevano un grande gusto per la lettura. Inutile dire che si trattava soprattutto di noiosissimi tomi riguardanti i doveri femminili, l'arte del cucito o la grammatica francese, che avevano per Katerina un potente effetto soporifero.
Per fortuna era riuscita ad appropriarsi di alcuni romanzi e libri classici che Nonna Sofia teneva nascosti nella sua stanza da letto, altrimenti sarebbe probabilmente morta di noia, rinchiusa in quel castello e per giunta senza nulla di interessante da leggere.
Così la ragazza aveva aspettato che l'intero castello fosse addormentato per uscire dalla sua stanza e fare quello che doveva. Aveva anche dato un piccolo "aiutino" alle sentinelle appostate fuori dalla camera, per regalare loro un sonno profondo e ristoratore: niente di meglio di una bella botte di vino rosso trafugata dalle cucine e lasciata incustodita proprio davanti alla sua porta per combattere ogni tipo di insonnia.
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Ruby - Il Rubino ~ #Wattys2016
VampiriIn un concentrato esplosivo di pericolo, magia, amore, passione e segreto, l'incantevole Katerina e l'arrogante ma fascinoso Maximilian vi travolgeranno con la loro storia d'amore tormentata. Nell'Impero Austro-Ungarico del 1700 un'oscura l...