In un concentrato esplosivo di pericolo, magia, amore, passione e segreto, l'incantevole Katerina e l'arrogante ma fascinoso Maximilian vi travolgeranno con la loro storia d'amore tormentata.
Nell'Impero Austro-Ungarico del 1700 un'oscura l...
"La sete di vendetta prosciuga l'anima, la brucia e la consuma, e attraverso lo spesso strato di cenere non riuscirà mai più a germogliare nulla." - Alexandra Marinina
L'impostazione di quelle pagine era assolutamente identica a quella di tutte le altre: stesso carattere gotico, stessa dimensione, stessa spaziatura tra le righe, stesso numero di pagina stampato sulla destra, al fondo del foglio. Solo un occhio attento avrebbe potuto notare che in quella parte del libro la carta era leggermente meno consumata, più brillante e meno porosa. Anche il titolo non lasciava presagire nulla di strano: la scritta "La Bella e la Bestia", decorata con raffinati riccioli e ornamenti, campeggiava nella parte alta della pagina.
Eppure, il testo continuava così: "Mia adorata Katerina, se stai leggendo queste parole significa che la morte è ormai calata su di me con la sua falce. Ho lasciato chiare disposizioni alla mia più fidata dama di compagnia, nonché mia più cara amica, affinché facesse in modo di farti giungere questo messaggio: ha ricevuto ordine di nascondere le mie parole in questo volume, nel caso fosse giunta la mia ora. Ritengo che questo sia il luogo ideale per contenere i segreti che sto per svelarti, visto che so che sarai l'unica ad aprire questo libro - sappiamo entrambe che la lettura non è mai stata largamente incoraggiata all'interno dell'odierna famiglia Vukovic - e se queste mie parole sono giunte fino a te significa che non mi sono sbagliata.
Ho escogitato questo piano poiché sono consapevole che il momento della mia dipartita è ormai prossimo: forze oscure incombono su di me e sulla nostra famiglia, e non ho dubbi che ben presto le tenebre troveranno il modo di sopraffarmi. Ho passato tutta la vita a lottare contro i demoni del mio passato, ed ora è giunto il momento che sia tu, mia nipote, a portare avanti questa battaglia.
Per farlo è necessario che tu sia al corrente di tutta la storia, perciò è necessario che io metta finalmente le carte in tavola. Avrei tanto voluto raccontarti tutto questo molto tempo fa, spiegarti ciò che ora ti apparirà oscuro e incomprensibile, guidarti nella lotta contro il male... Speravo di avere più tempo a disposizione per fare di te la mia degna erede. Purtroppo, però, so per certo che le circostanze non me lo permetteranno; perciò affido alla carta le mie memorie, sperando che possano essere per te una luce in mezzo a questo mondo di tenebra in cui siamo costretti a vivere.
La storia che ti racconterò potrà apparirti inverosimile, assurda, incomprensibile. Capisco perfettamente la tua incredulità, ma ti chiedo di fidarti di me, di continuare a leggere e di credermi fino alla fine, come io ho sempre creduto in te sin dal momento in cui sei nata. Questo racconto è stato tramandato a me da mia madre, e così è accaduto a lei con sua madre, fino ad arrivare alle origini della famiglia Vukovic. Non so quali siano le parti autentiche e quali invece siano solo leggenda, ma so che le conseguenze di quanto sto per raccontarti sono estremamente reali ed incideranno pesantemente sulla tua vita.
Nell'antica epoca in cui la civiltà greca prosperava sulle coste del Mar Egeo e nell'entroterra della penisola ellenica, viveva una famiglia composta da un padre, una madre e tre meravigliosi figli, un maschio e due femmine. Questa famiglia era prospera e unita, e viveva nella pace, nell'armonia e nella serenità più assolute: l'uomo era un famoso fabbro abilissimo nella lavorazione dei metalli, sua moglie si occupava egregiamente della casa e dell'educazione dei figli, mentre i tre bambini crescevano sani, forti, intelligenti ed incredibilmente uniti.
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