Capitolo 23

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 Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.
(Luigi Pirandello)  

<<La vostra espressione è fin troppo eloquente, mia cara>> sussurrò Ser Alexander Cavendish all'orecchio di Katerina non appena i due ebbero iniziato a danzare. Quel tipo le era sembrato fastidiosamente ambiguo fin dal primo momento in cui l'aveva visto, e più lo conosceva meno le piaceva. <<Se continuerete a comportarvi in questo modo, molto presto il mio fidato amico Frederick si stuferà di stare a guardare mentre voi fate gli occhi dolci a suo fratello>>.

Le sue parole furono come uno schiaffo in pieno viso, ma Katerina si rese conto che c'era un fondo di verità in quello che il ragazzo le aveva detto: sapeva di non poter continuare ad agire in modo così sfrontato davanti al presunto futuro sposo e alla famiglia, a rischio di compromettere ulteriormente la sua posizione. Eppure c'era qualcosa in Maximilian che le faceva perdere completamente ogni prudenza, così come il controllo di se stessa...

 Eppure c'era qualcosa in Maximilian che le faceva perdere completamente ogni prudenza, così come il controllo di se stessa

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<<Non so di cosa siate parlando, Ser Cavendish>> negò, cercando di mantenere l'equilibrio: tutto quel vino e quel volteggiare per la sala a tempo di musica le stavano facendo venire il capogiro.

<<Chiamatemi Alexander, e sappiate che per voi sono un amico>> disse lui, sorreggendola e guidandola con fermezza al suono di un valzer. <<Con me potete confidarvi>>.

Katerina, però, non lo stava neanche ascoltando: i suoi occhi vagavano per la sala cercando Maximilian, senza trovarlo. <<Lui se n'è andato>> la informò Ser Cavendish, quasi leggendole nel pensiero. Katerina si irrigidì, in preda alla tentazione di correre a cercarlo: il pensiero di Maximilian che si appartava in qualche angolo buio del salone con Julia faceva montare dentro di lei una furia cieca.

Il suo nuovo cosiddetto "amico" doveva aver compreso lo stato d'animo della ragazza, perché iniziò a stringerla tra le braccia con maggiore forza, come se temesse di vederla fuggire. Katerina si sentiva come prigioniera, stretta in quella morsa, ed in reazione alla sua poderosa presa iniziò a divincolarsi, ma lui non sembrava intenzionato a concederle ulteriori spazi di movimento.

<<Aspettate Duchessina... Ascoltatemi per un attimo e smettetela di dimenarvi, ci stanno guardando tutti>> sussurrò Alexander in tono rassicurante, come se si stesse rivolgendo ad una bambina di tre anni intenta a fare i capricci. Katerina notò che effettivamente la gran parte dei presenti avevano gli occhi puntati su di loro, e questo la convinse a smettere di agitarsi, almeno per il momento. Di certo non voleva coinvolgere ulteriormente i suoi genitori in quella vicenda, già abbastanza intricata, né tanto meno far sapere a tutti gli ospiti quello che stava succedendo.

<<Lord Maximilian Ravensdale non è l'uomo adatto a voi>> continuò Ser Cavendish, dondolandola a tempo di musica. <<Lo dico per il vostro bene, dovete lasciarlo perdere. Voi non siete solo una ragazza incantevole, ma anche decisamente fuori dal comune. Forse un po' testarda, diciamo decisamente viziata e capricciosa, d'accordo... Ma avete un cuore grande, siete buona, compassionevole, sincera...>>

Ruby - Il Rubino ~ #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora