Capitolo 64

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"Non c'è notte sì lunga che non abbia speranza di mattino". William Shakespeare


<<Te l'ho detto che io e Cavendish abbiamo pensato proprio a tutto>> disse Frederick, dopodiché piegò la testa all'indietro e scoppiò in una fragorosa, perversa, orribile risata. <<Allora, Alex... Vuoi illustrare tu i dettagli alla nostra principessa di ghiaccio, qui?>>.

 Vuoi illustrare tu i dettagli alla nostra principessa di ghiaccio, qui?>>

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Ser Cavendish si fece nuovamente avanti, puntellandosi le mani con impazienza. <<Preparati per una bella lezione di astronomia applicata alle scienze occulte, Duchessina. A quanto pare hai ancora parecchie cose da imparare sui tuoi poteri... Ad esempio, sapevi che lo zaffiro che porti al collo trae la sua energia direttamente dagli elementi naturali? La terra, l'acqua, il fuoco e così via...>>

Katerina annuì in silenzio, guardandolo in cagnesco e appoggiandosi con la schiena alla lapide contro cui era andata a scontrarsi poco prima: doveva a tutti i costi risparmiare le energie, nel caso in cui fosse stata costretta a lottare.

<<Non appena abbiamo saputo che la pietra si trovava in mano tua, mi sono messo al lavoro per comprendere meglio il suo funzionamento. Mi interessava capire quali erano i meccanismi magici che permettevano allo zaffiro di manipolare gli elementi e, soprattutto, come poter fare per disattivarli.

Così mi sono documentato a lungo sulle leggende, le superstizioni e le profezie legate ai tre anelli magici, che per secoli hanno alimentato paure ed incubi non solo nelle zone dell'Europa centrale, ma anche nel resto del globo>>. Il cavaliere pronunciò quelle parole con una nota di ammirazione, come se alimentare paure ed incubi fosse qualcosa di lodevole.

<<E sono rimasto davvero impressionato dalla quantità di materiale che sono riuscito a reperire. Certo, la maggior parte delle vecchie donne che ho interrogato giù al villaggio di Visegrad erano piuttosto reticenti nel rivelarmi le informazioni di cui avevo bisogno... ma alla fine non c'è nulla che non si possa ottenere con il sano, vecchio metodo della tortura >>.

Kat rabbrividì e Ser Cavendish, che continuava a camminare avanti e indietro, rivolse gli occhi fiammeggianti verso di lei e proruppe in una risatina fredda e acuta, quasi infantile.

<<Così, le ho convinte a raccontarmi tutto quello che sapevano sulle pratiche di stregoneria esercitate in questo angolo remoto dell'impero... Perlopiù chiacchiere sul demonio, i sacrifici umani, la possessione ed il malocchio, ma anche leggende popolari riguardanti una discendenza di donne tanto belle quanto sapienti, in grado di incantare qualunque uomo sulla faccia della terra come di distruggere l'intero creato solo con la forza del loro pensiero. Questo ti ricorda qualcosa, mia dolce e fredda principessa?>>.

Il cavaliere si diresse verso di lei, abbassò gli occhi e le accarezzò pigramente una guancia con le dita gelide, ignorando la smorfia di repulsione che Katerina gli rivolse. Sentii Frederick emettere un grugnito di disappunto, al ché Cavendish, accortosi di aver allungato un po' troppo le mani, si voltò, riprese a camminare e tornò finalmente a concentrarsi sul suo racconto.

Ruby - Il Rubino ~ #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora