2 Marzo - 07:15 del mattino.
Il lunghissimo campo si aprì sulle nuvole sopra la Città del Cocito. La visuale precipitò zoomando, rendendo indefiniti i candidi e semitrasparenti banchi nebulosi. La mega conurbazione del Cocito era lì, in tutta la sua imponenza. Per un breve momento le tre aree abitate e il centro cristallizzato furono visibili. Il treno a superconduttività sfrecciava serpentino fluttuando nel cielo dell'area superiore della metropoli.
Il movimento dell'immagine non si fermò, proseguendo verso ovest fino a quando una via principale all'altezza del livello pedonale fu perfettamente visibile. La visuale continuò a restringersi finché una figura fu chiara. Dall'alto era distinguibile senz'ombra di dubbio un Hellhound in corsa.
«Sion! Dove dannazione stai andando?» La voce di Ace rimbombava possente come un grido, non uno vero ma più come un'interferenza direttamente a livello mentale. La sua icona era attiva in basso nell'interfaccia cognitiva di Sion.
Con tono pacato l'Hellhound rispose: «non fare così. Se mi deconcentri rischio di perdere la scia.»
«È esattamente quello che sto cercando di fare! Dalla tua posizione ci siamo resi conto che stai entrando nell'area della Tolomea. Lo sai che l'accesso richiede dei permessi di classe R. Abortisci l'inseguimento. Ripeto. Abortisci l'inseguimento.»
Sion procedeva comunque a passo spedito verso l'area semi distrutta. «Rifiuto di abortire l'operazione. Vi sono arrivate le immagini dell'incidente, vero?»
Ace un attimo titubante rispose: «sì, abbiamo confrontato le tue immagini con quelle delle due telecamere che danno sulla strada dell'incidente dopo la loro riattivazione. Le dinamiche sono allarmanti, ma proprio per questo motivo ti chiediamo di ritirarti. I rinforzi non faranno in tempo a raggiungerti in tempo utile e nella Tolomea la tua sicurezza può essere solo messa a rischio.»
Prontamente Sion disse: «la prima area della Tolomea mantiene comunque un livello di controllo, seppur minimo. Dovrei avere tutto il margine spaziale per raggiungere il fuggitivo mentre si trova ancora in questa prima fascia della zona. Dalle sequenze che vi sono arrivate avete visto di cosa sia capace? Ha divelto un mezzo blindato come fosse carta velina. Dobbiamo capire di quali mezzi disponga e prevenire eventuali assalti.»
Come se stesse comunicando telepaticamente, il codice dei dæmon codificava gli impulsi elettrici delle sinapsi di Sion modulandoli per essere inviati alla velocità della luce a diversi chilometri di distanza. Nella struttura di supporto e gestione logistica degli Hellhound all'interno del Pandæmonium il segnale veniva decodificato e comunicato al capo logistico del team HH-05, quello di Sion, ricevendo così la sua risposta.
«Siamo tutti preoccupati per la tua incolumità. Non hai avuto modo di recuperare dalla missione precedente ma se è questa la tua decisione non ti fermeremo. Stranamente...» la stessa linea di stranezza di un estintore che prenda fuoco per autocombustione, «il sistema di localizzazione ha cominciato a rimandare notifiche di errore. Senza la tua posizione precisa non possiamo darti direttive spaziali. Tu pensa, potresti trovarti in una zona ad accesso limitato e nessuno potrebbe verificarlo con precisione!»
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Redshift - ZAIRISHA
Science Fiction"L'immagine sussultava cercando nella stanza e scorrendo sul viso di vari individui fermandosi su di uno in particolare: Sion. Un volto crudo all'interno di morbidi lineamenti. Gli occhi sottili erano piccole gemme, comete incandescenti precipitate...