PILOT

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Ultimamente continuo a fare strani sogni, l'oscurità mi abbandona lasciando dietro di me il miraggio di un incubo, un sogno umido e appiccicoso come il sudore, di un luogo tetro e onirico che non riesco a raggiungere.

Qualcosa di importante cerca di rievocare ricordi soffocati da molto tempo.

Dalla scena di risveglio di Itx'zack sento che una parte della mia mente si scollega per finire da qualche altra parte.

«Hart, questa sera ci sarà la proiezione del pilot, come ti senti?» Mi domanda Jack facendomi ritornare con la mente nel suo camerino.

In concomitanza con metà stagione televisiva alle spalle, hanno deciso di creare un episodio aggiuntivo che anticipa la prima scene di Sion: la fatidica missione che precede l'inseguimento del costrutto, l'impresa che lo aveva portato a essere totalmente scarico durante quell'inseguimento.

«Un po' agitato, decisamente. questa sarà la prima occasione nel quale la critica potrà vedere qualcosa della serie, l'ansia c'è,» rispondo all'attore che impersona Devis.

«Dai, qui il tuo lavoro è secondario, il pilot è una proiezione normale, senza l'aumento della tecnologia LexAharq, valuteranno la qualità dell'ambientazione e non tanto tu nello specifico.»

L'episodio pilota nasce come collage delle riproduzioni impiegate durante il periodo di preparazione, quando dovevo ancora capire come effettuare delle sequenze ottimali, per questo sono state tagliate dalla loro parte di cattura delle emozioni, essendo risultate molto impacciate e approssimative. Girando soltanto alcune scene aggiuntive si è riuscito a tirar fuori un film di un ora e mezza. Un applauso allo staff tecnico.

«Sì, hai ragione, ma da un certo punto di vista è peggio.»

«In che senso?» Mi chiede l'attore.

«Nel senso, che se nelle riprese aumentate abbiamo un altro piano con cui coinvolgere il pubblico, una sfera percettiva in più, nel pilot siamo vecchia scuola. Non vorrei che l'attenzione mediatica presa dalla tecnologia LexAharq annichilisca tutto il resto.»

«Se da questo lato hai ragione, bisogna ammettere che il pilot otterrà proprio l'effetto di fornire un primo impatto alla storia senza ancorarsi a te, al suo fulcro, nei tuoi panni sarei più confidente,» mi risponde l'americano stando appoggiato col sedere sulla scrivania davanti lo specchio. Il suo camerino ha le stesse dimensioni del mio, da un certo punto di vista mi sento un pelo abbattuto, non hanno avuto neanche dei riguardi speciali, oppure l'hanno fatto apposta, magari per non minare la questione col complesso di napoleone: a un grande camerino si associa un non tanto grande...

«Hart, ci sei?»

«Sì, stavo riflettendo su quello che hai detto, forse hai proprio ragione, sarà meglio godersi questa serata all'Arcadia.»

Gli occhi di Jack mi squadrano da cima a fondo, «anche se con le suit eleganti non sarà così piacevole, quell'affare mi prude in dappertutto.»

«Effettivamente,» rispondo.

I membri del cast parteciperanno truccati nei propri personaggi, l'idea non è male anche se molto scomoda, purtroppo sudo che manco alla fine di una mezza maratona con quella tuta addosso, e non si riesce ad andare in bagno senza farsi aiutare.

«Ho saputo del problema che hai avuto nell'ultimo scontro...» Jack si gratta la testa, sembra impacciato nel cercare di portare la conversazione verso quel punto, maldestro nei dialoghi un po' come il personaggio che interpreta.

Redshift - ZAIRISHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora