VIRTUALITY

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«Senti, io non volevo fartelo notare, ma anche il thé macchia i denti, forse anche più del caffè.» Finisce di dirmi l'attore di Yoah Hannes, in arte Howard Hill, proprio mentre sollevo il bicchierino carico di liquido e teina. Avresti potuto dirmelo prima almeno.

«Ma davvero? Ero convintissimo che fosse il caffè il nemico naturale della brillantezza dentale.»

«Il peggio del peggio dovrebbe proprio essere il thé verde.»

Ecco appunto, esattamente quello che sto tenendo in mano. Sento dentro di me che berlo mi porterà sfortuna, molto in linea con la sua controparte caffettosa, così mi avvicino al cestino a fianco della macchinetta e butto via tutto quanto.

Howard mi osserva grattandosi la barba e con aria leggermente sorpresa.

«Da oggi soltanto succhi di frutta per me.» Medito un attimo e aggiungo: «Quelli vanno bene giusto?»

L'attore mi guarda stranito e dice: «credo di sì.»

«Perfetto, succo ai frutti esotici sia.»

«Anche se il mango...»

«Che cos'ha il frutto più buono sulla faccia della terra? Che cos'ha che non va il mio mango?» Lo assalgo con le lacrime agli occhi, voglio sapere e allo stesso tempo ho paura di scopri l'agghiacciante verità sul mio frutto preferito, sento che il mio cuore potrebbe non essere pronto.

«Ma no dai, scherzavo. Il mango non ha nulla che non vada.» Sorride.

Dannato, mai scherzare con Hart sul mango, pagherai questo affronto tu, i tuoi figli e figli dei tuoi figli per sette generazioni, vi maledico sulla divinità onnipotente dei maghi, che mai possiate trovare frutto maturo al punto giusto. Rido e gli dico: «sai che sei proprio un mattacchione.» Ma la prossima volta ti metto la sabbia nelle scarpe.

Mi avvicino alla macchinetta automatica selezionando il bricco tropicale, l'unico con dentro il mio frutto preferito. «Scusa se sono schietto, ma mi sembra di capire che volessi parlarmi di qualcosa di importante.»

«Sì, prima di tutto voglio farti i complimenti per l'articolo che ti riguarda.»

«Articolo?» Di che cosa si potrebbe trattare? Spero non sia una roba strana tipo quella cosa ridicola che mi hanno fatto vedere i due CEO della LexAharq.

L'attore si infila la mano da qualche parte per riuscire a estrarre il cellulare, dopo pochi swipe me lo porge rivelando un articolo di Ciak Magazine. In primo piano c'è una foto mia e di Linda, nei panni dei nostri rispettivi personaggi, durante la serata di proiezione all'Arcadia. Il titolo dice: Redshift, la produzione che ci ha convinto! Il tempo della rinascita per Hart Rogers?

Leggendo sommariamente intravedo solo note entusiasmanti sul mio personaggio e trepidazione per l'opera completa. A quelle scritte mi rendo conto che il mondo comincia a tingersi di colori più caldi e vividi e nell'aria si diffonde l'odore di mango, quanto lo adoro, non me n'ero accorto fino adesso, ma per me l'odore dell'appagamento è quello del mango.

Ridando in dietro il dispositivo mi accorgo di quanto io sia rimasto fuori dal sistema mediatico, c'è voluto l'intervento di Howard per informarmi di una critica così positiva. «Grazie mille per avermi fatto vedere l'articolo, me lo leggerò con calma dopo le riprese.»

«In realtà non ti ho chiesto di parlare per questo articolo, per lo meno, non è questa la cosa più importante,» il suo sguardo è duro e serio.

Redshift - ZAIRISHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora