Quando Sion raggiunse la sezione Barbaricia era in ritardo di una ventina di minuti: ventuno minuti, diciotto secondi e trecentonove millisecondi, per l'esattezza.
Dentro di sé non riusciva a capacitarsi di come, da un po' di tempo, avesse cominciato ad arrivare sistematicamente in ritardo a ogni singolo appuntamento, che fosse colpa di uno dei suoi dæmon?
L'immagine si mosse per inquadrare una figura: in piedi, stoico, un membro dei Malekhai, taglio di capelli corto e tipica espressione contrita dei fondamentalmente conservatori portatori di hades sinistro.
Sion si fermò a due passi di distanza, l'etichetta Malekhai imponeva che il membro di rango più basso, o più giovane a seconda dei casi, fosse l'ultimo a prendere parola.
«Buon giorno Giovane Aaron.» Un leggero movimento del capo di Sion annuendo lentamente ma con decisione.
«Buon giorno Wardreig Sion, Fratello.» Una chinata di capo più profonda da parte di Aaron che aggiunse: «Non posso fare a meno di notare il tuo ritardo. Spero non vi siano stati problemi.»
Con quella semplice nota, nella testa di Sion andava già delineandosi un'immagine della personalità di Aaron estremamente coerente col suo aspetto: il giovane sicuramente risultava essere un tipico esponente della Mano Sinistra con un eradicato senso di giustizia, temperanza e spirito di sacrificio che tanto sono ricercati tra le guardie Hellhound ma, allo stesso tempo, una mentalità quadrata e certamente poco incline alla natura di libera espressione dei comandi del nostro Wardreig.
Gli avevano affibbiato decisamente una bella gatta da pelare e il collare invisibile di Sion veniva stretto di un altro foro.
«Complicazioni con il rifrazionamento, sai come funzionano ogni tanto queste cose...»
«Non mi sono mai capitate complicazioni tali da giustificare un ritardo ma posso immaginare.»
Facepalm mentale di Sion.
«Mi hanno detto che possiedi una dæva, una Zairisha giusto?
«Sì, il tasso di risveglio con una nuova Zairisha è pari al 95% per gli hades sinistri. Non avevo nessun legame con una tipologia diversa e non volevo arrischiarmi su terreni più impervi.»
Abbiamo uno eugo'hades precisino tra noi, pensò Sion. «Da quanto tempo l'hai attivata?»
«31 giorni.»
«Ricomposizione metallorganica?»
«Ho raggiunto soltanto una configurazione del 3% per il momento.»
«Non darti pensiero per quello, il tempo per la ricomposizione varia notevolmente da eugo'hades a eugo'hades.»
Aaron si soffermò un momento per poi ribattere con: «quanto tempo hai impiegato per le tue ricomposizioni Fratello Sion?»
Il Wardreig prese una lunga pausa senza nascondere la sua espressione pensierosa. «Stai dando per scontato alcune cose Giovane Aaron, due supposizioni, due errori.»
Il Giovane osservava con fare perplesso.
«Ricomposizioni, plurale, io posseggo soltanto una dæva, una Zairisha che non si è mai risvegliata e per questo non ho mai avuto modo di rigenerare un corpo metallorganico.»
Aaron sembrava affranto, non per Sion ma per se stesso, come se gli avessero venduto a una cifra spropositata un biglietto della lotteria spacciato come vincente per poi rivelarsi un falso, quella esatta sensazione amara.
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Redshift - ZAIRISHA
Science Fiction"L'immagine sussultava cercando nella stanza e scorrendo sul viso di vari individui fermandosi su di uno in particolare: Sion. Un volto crudo all'interno di morbidi lineamenti. Gli occhi sottili erano piccole gemme, comete incandescenti precipitate...