EPISODIO 8.3

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«Tutto qui?» Proruppe Zack in maniera decisamente sgraziata, «non manca qualcosa alla storia di Itxsion? Alla fine è stato liberato dalla condanna nella Casa della Morte.»

Nihro, che fino a quel momento aveva percorso la strada verso i propri uffici con passo deciso, rallentò l'andatura per fiancheggiare la dæva. «Effettivamente la storia del cavaliere maledetto non finisce qui, cos'è che ti preme sapere?»

Senza un minimo di esitazione la ragazza rispose: «la spada Calabdog di Sion è ciò che rimane di quella che brandì Itxion, mi interessa particolarmente quella parte della storia.» Prima che Nihro potesse dire qualcosa aggiunse: «possibile che la lama sia stata ottenuta durante la permanenza nella Casa della Morte?»

Dicendolo fu evidente come Zack fosse preoccupata, un conto sarebbe stato ricreare una lama leggendaria, ma una del regno dei morti sarebbe risultata quasi impossibile.

«Quindi quello che ti interessa sapere riguarda la spada?» Rispose il capo della Vestige con un'altra domanda.

«Sì, voglio aiutare Sion a forgiare una Calabdog completa, una che sia al pari di quella originale.»

Dopo aver controllato sulla propria interfaccia mentale, Nihro rispose: «la lama nera che venne spezzata nella Ruota del Fato è una spada spettrale, non appartiene al regno dei vivi.»

Sion e Zack si fissarono negli occhi con aria perplessa, aspettando che Nihro proseguisse con: «Caledwoulf, la spada del lupo, riforgiarla sarà un problema. Domani sera, alla cena di apertura, avrò modo di raccontarti tutto quanto.»

Era evidente come Zack avesse voluto ottenere subito delle risposte, ma aspettare un giorno in più non sarebbe risultato un grosso problema. «Ma la parte riguardante la Valle del Vento? Hai detto che è sprofondato, sembra qualcosa riguardante l'Abisso.»

«Esattamente, la Valle ha raggiunto il Dilmung diventando una stanza particolare al suo interno. I destrieri della notte sono l'origine delle paure ataviche che affliggono i sogni delle persone.»

«Gli incubi?» Chiese la dæva.

Il capo della Vestige annuì

«Come si fa a raggiungere la Valle all'interno del Dilmung? Che tipo di stanza è? Qual'è la sua prova da superare.» Zack stava inondando Nihro di domande.

«Calma piccola Zairisha, non è una questione che posso affrontare io, ma domani ti presenterò una dæva capace di darti alcune risposte.»

Con quella mole di nuove informazioni Zack si acquietò.

«Devo andare, gli impegni mi chiamano.» Rivolgendosi a Sion: «sistema le cose con Crais per non destare sospetti. Ci rivediamo domani sera.»

A quelle parole lo eugo'hades nero superò i portelloni di accesso alla sua segreteria.

Mentre percorrevano la strada a ritroso, Sion si rese conto di come la sua dæva fosse incredibilmente silenziosa. «A cosa stai pensando?» Le chiese.

«La Camera del Dilmung va conquistata stanza dopo stanza. La Valle potrebbe contenere delle ancore di orrori che ti turbano e ti frenano, epurarla raffinerebbe senza dubbio le tue capacità.»

Per Sion poteva essere la possibilità di liberarsi dalle ombre del passato, dai sogni tormentati. Detto così sembrava semplice liberarsi dai propri incubi, dalle proprie paure. Eppure separandosene si rischiava di diventare qualcun altro o forse, come nel caso degli eugo'hades, di perdere la propria umanità.

Redshift - ZAIRISHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora