FINALE DI STAGIONE 10.3

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In cosmologia lo spostamento al rosso rappresenta la radiazione emessa da un corpo celeste che si allontana dal suo osservatore, il colore della separazione. Rappresentazione stessa che tutto il cosmo è in contante espansione.

Quello esprimeva il sentimento estremo di Sion stesso, quando ogni legame veniva reciso, quando da quella realtà ci si poteva soltanto separare. Ogni persona su cui posava lo sguardo possedeva un simile contorno per lui, una tendenza ad allontanarsi, ad abbandonarlo. Era stato così per Seth e Sara quando divennero eugo'hades, era stato lo stesso per Zack, persa per sempre. Aveva continuamente cercato di ridurre quel colore che tingeva tutta la sua esistenza o, per lo meno, di ignorarlo, ma risultava comunque impossibile. Per la prima volta in tutta la sua vita lo avrebbe accettato, anche se quella forza di repulsione avrebbe sgretolato ogni singolo legame del cosmo riducendolo in polvere.

Il Redshift di Sion e l'attrattore di Nihro si espansero e si scontrarono, Mano Sinistra opposta alla Mano Destra. La certezza sul futuro di quello scontro veniva meno, mentre quelle linee che descrivevano le contingenze inglobavano rapidamente ogni cosa: l'esistenza stessa sarebbe stata il loro terreno di battaglia.

Nihro strinse la mano del suo hades. Segni formati di ombre cominciarono come a sgocciolare dal suo arto, ma i filamenti che disegnavano cadendo verso il suolo non si dissolvevano, anzi, man mano si addensavano sempre più. Brevemente quelle forme scure diventarono fruste di spine nere.

Le linee rosse del caos si erano sovrapposto così tanto attorno al Wardreig da risultare i tratti di un disegno, che modellava la sua fisionomia rendendolo sempre più una bestia, ma non qualcosa di nitido e pulito come una matita, no, quelle forme sembrava esser realizzate con spazzolate forti e furiose di una pittrice presa da un raptus di espressività, o di massima follia.

Anche l'aspetto dell'Hangedman andava riscrivendosi. Partendo dal suo collo, quel segno che gli circuiva la gola era sparito sotto una criniera di linee cinetiche, fitte come del pelo nero. I suoi occhi erano perle buie che rilucevano di una tinta abissale, anche il chakra nero in mezzo alla sua fronte emetteva quella stessa identica luminosità spettrale.

Il Leone Nero e la Bestia erano tese al massimo, pronte a riversare la forza delle linee che piegavano il caos e delle proprie dæva. Sarebbe rimasto veramente poco del Pandæmonium dopo lo scontro di forze simili.

Finché, come il suono della campana di una chiesa che ti coglieva di sorpresa, come un boato, il Kirqgrim si frappose a quelle due forze. Il suo attrattore, seppur evidentemente inferiore, si mise in mezzo con una potenza carica di dignità e rispetto.

«Fratello Itx'sion, questo non è un combattimento che vuoi vincere o perdere, ti prego fermati.» Per quanto potesse esser stato pacato, in quel momento la voce di quel segugio infernale era così tanto imponente e pretendeva così tanto rispetto da poter esser paragonabile soltanto a una: quella che era stata la voce di Yoah Hannes.

«L'ultimo traditore ha fatto la sua comparsa.» Zairisha parlava con la voce del Wardreig. «La barriera della Trappola che avevo eretto attorno al salone deve essersi sgretolata.» Disse la dæva rivolta soltanto al suo eugo'hades.

«Fratello, tutto quello che è successo è soltanto colpa mia.» Indicando lo eugo'hades dall'aspetto del Leone Nero aggiunse: «non è lui colui su cui dovresti scatenare la tua ira, ma io. Permettimi di spiegarti tutto.»

«No, non ascoltarlo!» Esclamò la dæva usando come sue le parole provenienti dal suo eugo'hades.

La volontà del Wardreig era sul limitare di un precipizio. Cosciente di aver preso una scelta difficile, qualcosa che avrebbe potenzialmente rimodellato tutta la Città del Cocito, non poté fare a meno di dire: «parla.» Con l'estremo disappunto di Zairisha.

Redshift - ZAIRISHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora