EPISODIO 2.1

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La mattinata di Sion non sarebbe potuta cominciare in maniera peggiore. Era stato avvisato più e più volte sul proprio destino, ma un'allegra scampagnata nudo sulla bocca di un vulcano attivo sarebbe stata un'impresa nettamente più serena e rilassante, piuttosto che affrontare le sfuriate del capo della Malacoda. La morte non dovrebbe cercare di prenderti così nella Città del Cocito, o almeno, non di prima mattina.

In qualche modo, come sempre, Sion era riuscito a sopravvivere alla ramanzina continuando a pensare che tutto sommato gli fosse andata bene, mentre percorreva il livello zero del Pandæmonium, il livello della sede centrale che poggiava direttamente sulla superficie cristallizzata.

Quei corridoi erano caratterizzati dal non avere spigoli. I punti in cui le pareti incontravano il pavimento e il soffitto erano estremamente morbidi e arrotondati.

Mentre procedeva a passo spedito, l'ultimo corridoio, tinto di bianco lucido e grigio chiaro, che l'avrebbe portato all'anticamera della sala di allenamento, non poté fare a meno di trovare analogie tra quello e il tipico corridoio di un film horror. Uno di quelli nella cui scena finale il protagonista correva per salvarsi dall'orripilante creatura riuscendo grazie a un colpo di reni a infilarsi nell'ascensore salvando la pelle. Per venire dilaniato nell'ultimissima sequenza prima dei titoli di coda. Forse c'era una sorta di premonizione in quel pensiero.

«Sion!» La Gemella Gentile fu la prima ad accoglierlo nell'anticamera, seguita dagli altri membri della squadra. L'aria di tensione che aleggiava nella stanza fu infranta dal suo ingresso.

La Gemella Antipatica lo fulminò con sguardo truce, che quello lanciato da un carnefice alla sua vittima prima di cominciare qualche tortura sarebbe stato più rassicurante e accogliente. Un gran bello sguardo in pratica.

La Gemella Gentile si avvicinò a Sion indossando il suo sorriso, semplice e raggiante, accogliente come quello di una moglie verso il marito quando torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro. «Sei ancora tutto intero dopo aver avuto a che fare con l'Altosegretario?» Chiese con profondo interesse.

«Sì, decisamente mi aspettavo di dover fare un altro bel giro di ospedali dopo il suo intervento. Ragazzi, lasciatemelo dire con serenità: ammazzate brutalmente la madre del capo della Malacoda piuttosto che infrangere i protocolli di accesso della Tolomea, vi assicuro che sarebbe più clemente.» Il sorriso amabile della Gemella era ancora lì e l'animo di Sion ne fu ristorato dopo essere stato violentemente e ripetutamente percosso dalla collera del caposezione.

«Visto sorella? Tutto intero, le nuove RAM sono mie!» Ah, con tanta rapidità l'animo di Sion era stato spezzato, rigenerato e distrutto nuovamente nel brevissimo arco temporale di una mattina. Nell'intimo pianse una lacrima amara realizzando come l'interesse della Gemella Gentile fosse legata esclusivamente a una scommessa per dei banchi di memoria.

Le due ragazze indiane si avvicinarono per continuare il dibattito sul resoconto della scommessa.

«Quindi?» Chiese Ace a Sion, «non ci credo che hai ricevuto soltanto uno schiaffetto sulle mani, protocolli violati significa qualcosa di grave e altrettanto gravi conseguenze.»

Il supervisore aveva centrato il punto.

«Finito qui mi aspetta un appuntamento con una bellissima inviata del seggio delle Nazioni Unite e...»

«Aspetta, aspetta.» Lo interruppe Doc. «Un meeting con un'inviata del seggio non sembra minimamente una punizione, ma più una funzione di prestigio.»

Redshift - ZAIRISHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora