Molto tempo fa, così tanto che il mondo era radicalmente diverso da come lo conosciamo ora e aveva un modo differente di trasparire e di rendersi percepibile, tutto era carico di tinte più mistiche non limitandosi al mero infrangere della luce. Gli odori evocavano ricordi di un possibile futuro e i sapori erano così intensi da permettere di saggiare la consistenza stessa della realtà.
Al tempo esistevano due regni con altrettante città immense a rappresentarli. Queste si trovavano al limitare del mondo conosciuto, proprio sulla soglia tra il regno dei vivi e la Casa della Morte.
Le due città erano agli antipodi per struttura e società: Nara era lambita dal fuoco, si fondava su passioni, impulsi ed espressività, Aak invece era dominata dai ghiacci con una popolazione che basava la sua cultura sul raziocinio e sulla logica.
I due regni erano vicinissimi, quasi sovrapposti, ma separati eternamente da una barriera impenetrabile perché all'epoca ragione e sentimento erano due volti della stessa medaglia, saldi ma irraggiungibili. Nessuno tra i vivi avrebbe potuto superarla e quel confine andava diminuendo soltanto nell'Alcova della Morte, la stanza del suo regno più profonda.
Tutti nella Città dei Ghiacci si concentravano soltanto sui propri studi: sul cercare di discernere il funzionamento di tutto, sottrarre la patina mistica per comprendere i ticchettii del meccanismo che si insinuava in ogni cosa. Tutti sentivano quei ticchettii ma un ragazzo era diverso dagli altri in quel regno siderale.
Il giovane Aazhi percepiva suoni unici, il mondo sussurrava e il ragazzo avvertiva come melodie quello che per chiunque altro erano solo rumori. L'anima di Aazhi si armonizzava portandolo a cantare, a trasmettere quelle intime vibrazioni all'esterno.
Ma Aazhi si sentiva diverso e non poteva condividere quel suo segreto con nessuno, per questo, alla sera, dove sentiva i sussurri degli astri, Aazhi si recava nel cuore della foresta che doveva studiare e sorvegliare, dove gli alberi circondavano una radura, lì dove si ergeva la barriera, il ragazzo intonava le sue emozioni sotto il cielo stellato.
Col tempo Aazhi divenne sempre più abile e una sera il vento sospinse la sua voce troppo lontano, oltre la barriera, raggiungendo l'orecchio di una fanciulla del regno del fuoco.
La ragazza si avvicinò a quella radura, sorprendendo Aazhi.
Ma quella notte la luna piena era alta in cielo, i sentimenti del ragazzo che venivano spremuti dal suo cuore tinsero quella gemma di rosso. Anche il pallido astro sanguinava carico di emozioni per Aazhi.
E così, come spesso succede in queste cose, la fanciulla si innamorò di quella melodia intonata sotto le stella, si innamorò di Aazhi e il ragazzo ricambiò genuinamente i sentimenti di Zahirick
Ogni notte il ragazzo andava al confine e ogni notte cantava per la sua amata. I due scoprirono il fascino dei regni che non conoscevano, delle scienze e delle arti, diventando il primo punto di contatto per due realtà totalmente separate.
Il loro amore crebbe e la barriera divenne un muro insostenibile che i due vollero infrangere.
Ma quello era impossibile, nulla del mondo dei vivi poteva abbatterla.
Così i due innamorati presero una decisione estrema, avrebbero viaggiato fino alle viscere della Casa della Morte, oltre il regno dei vivi, lì dove la barriera andava scomparendo.
I due ragazzi cominciarono il loro viaggio alle prime luci dell'alba, uno di fianco all'altra ma distanti quanto la stella più lontana. Percorsero valli, superarono laghi e, quando il Sole era nel suo punto più alto, raggiunsero il Cancello che conduceva al Vestibolo della Morte.
In quel portone che arrivava a solleticare le nuvole vi era inciso un gigantesco Dragone così grande che avrebbe potuto avvolgere il mondo intero un paio di volte.
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Redshift - ZAIRISHA
Science Fiction"L'immagine sussultava cercando nella stanza e scorrendo sul viso di vari individui fermandosi su di uno in particolare: Sion. Un volto crudo all'interno di morbidi lineamenti. Gli occhi sottili erano piccole gemme, comete incandescenti precipitate...