Molto tempo fa, quando il conflitto tra selvaggio e civiltà era nettamente a favore del primo, rendendo il mondo un luogo aspro e colmo di insidie, le zone realmente ospitali si contavano sulla punta delle dita. Esisteva un territorio particolarmente famoso per ogni popolazione antica, ambito per le sue risorse e per la sua collocazione chiamato la Valle del Vento.
Ciò che caratterizzava questo nome era la sua ubicazione. La Valle era esattamente quello che ci si poteva aspettare: un altopiano totalmente circondato da montagne e una serie intricata di gole. I boati e gli echi generati dal vento che andava insinuandosi nei vari anfratti rocciosi donavano il nome al luogo e la protezione dai pericoli della notte.
A quell'epoca le minacce che tormentavano il genere umano erano più affilate e terribili che mai, le paure si cristallizzavano durante le ore notturne perseguitando le persone.
La protezione fornita dalla Valle, nei suoi serpeggianti accessi, era una delle cose più ambite all'epoca, per questo motivo diverse popolazioni antiche vi si riversarono, conquistandola, facendola sviluppare e inevitabilmente facendo convergere le fiere notturne. Perché se la protezione dei cunicoli e del granito permise alla Valle di essere florida e rigogliosa, col tempo i percorsi divennero dei labirinti che al calare delle tenebre ospitavano tutti gli orrori dell'oscurità.
Le tribù più ingenti erano quelle formate da stygiani, acheni e lethiani. Questi ultimi erano una branca della razza dei phlegiani e si diceva che nelle loro vene scorresse il sangue della Guerra stessa. I lethiani erano un popolo fiero e bellicoso, in battaglia insinuavano nei loro avversari la stessa paura di dover affrontare una belva feroce.
Tra la gente di Lethe però vi era una giovane donna, tanto forte quanto bella. La guerriera si era da poco sposata quando una notte, più cupa e tetra rispetto a quelle che aveva mai visto, un branco di fiere notturne riuscì a superare l'intrigo delle gole rocciose e raggiungere il villaggio dei lethiani. In testa a quella ordalia vi era una creatura come non se n'erano mai viste: un destriero rosso dalla criniera fiammeggiante, quella creatura sembrava la personificazione stessa dello scontro e del conflitto.
I lethiani riuscirono ad opporsi alle belve ma quella creatura fiammeggiante raggiunse la dimora della guerriera, la belva sembrava essere venuta lì proprio per lei. Rinvenendo il giorno dopo la donna riuscì solo a ricordare l'immagine del proprio compagno travolto dagli zoccoli infuocati.
Solo dopo alcuni mesi fu evidente quello che il destriero rosso aveva fatto: la guerriera partorì due gemelli, il primo possedeva un aspetto umano, ma il secondo era un'entità mostruosa, dotata di zoccoli e zanne,
Chiròn, metà fiera e metà umano, crebbe mite e pacato, contrariamente dal suo aspetto, Itxion invece divenne un giovane bello e aitante diversamente dal suo animo oscuro e tormentato.
«Tuo figlio è maledetto e richiama le belve dell'oscurità.» Era ciò che dicevano a gran voce i guerrieri lethiani alla madre dei fratelli, rivolti verso Chiròn, inconsapevoli del fatto che il destino avrebbe invece portato Itxion verso la dannazione.
Quando un nuovo attacco da parte delle belve notturne fu scongiurato con enormi sacrifici, nulla riuscì a placare i guerrieri timorati dall'aspetto bestiale di Chiròn.
La madre cercò di opporsi ma la folla inferocita la travolse arrivando a linciarla. A quella vista qualcosa si incrinò nell'intimo di Itxion, la sua furia esplose portando la morte tra i guerrieri della sua tribù.
I due fratelli riuscirono a scappare, il fato li aveva spinti lontano dai villaggi lethiani.
Consapevole di quello che era Chiròn decise di recarsi nelle gole ad ovest della Valle del Vento, se il popolo degli uomini lo aveva rifiutato, forse quello degli animali notturni lo avrebbe accolto.
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Redshift - ZAIRISHA
Science Fiction"L'immagine sussultava cercando nella stanza e scorrendo sul viso di vari individui fermandosi su di uno in particolare: Sion. Un volto crudo all'interno di morbidi lineamenti. Gli occhi sottili erano piccole gemme, comete incandescenti precipitate...