Estate a tratti - Parte quinta

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Buongiorno e buone feste!
Avrei voluto pubblicare prima questo capitolo, ma purtroppo non sono riuscita, spero vi piaccia!
Buona lettura!

-Chi è là?- suona nervosa la voce della Signora Weasley, oltre la porta di entrata della Tana. -Identificatevi!-.
-Sono io, Silente, e accompagno Harry e Mary- dice allegro Silente, sorridendo alla porta ancora chiusa. La donna ci apre immediatamente gettandosi su me ed Harry, stringendoci in un abbraccio stritoltore, solo ora capisco da chi Fred e George hanno preso.
-Harry, Mary!- urla nelle nostre orecchie, facendomi ridere involontariamente, effettivamente è piuttosto piacevole. -Santo cielo, Albus, mi hai spaventata, avevi detto di non aspettarti prima di domani mattina!- scioglie l'abbraccio.
-È un piacere rivederla- dico alla Signora Weasley, prima che Silente parli, guadagnandomi una sua carezza. Le sue mani sono calde a anche se ruvide, al tatto, non creano alcun fastidio.
-Abbiamo avuto fortuna- dice il mago, spingendo Harry all'interno. -Lumacorno si è dimostrato molto più facile da convincere di quanto mi aspettassi. Merito loro, naturalmente. Ah, salve Ninfadora- saluta allegramente la strega, appena comparsa alle spalle della donna.
-Tonks!- esclamo, felice di rivedere la donna, dopo che anche lei saluta Silente, Harry e me. La trovo strana, i suoi capelli sono ingrigiti e la sua espressione non è affatto felice, faccio un passo verso di lei, ma la mano di Silente attira la mia attenzione.
-Mary, permetti una parola?- domanda l'uomo. -Sarà una cosa veloce- mi sorride. Il mio sguardo scivola sui presenti, ma senza esitazione annuisco. L'uomo saluta la Signora Weasley come Tonks, che si smaterializza poco dopo e, mentre Harry si chiude in casa con la donna, io e Silente ci spostiamo nel giardino. -Bene- fa l'uomo. -Ho preferito aspettare di poterti palare in privato Mary, credo debba essere una tua decisione quella di informare altre persone-.
-Capisco, Signore- dico con sicurezza e sguardo incuriosito. -Di cosa vuole parlarmi?-.
-Bene- ripete. -Permettimi una domanda, desideri ancora, come mi dicesti al nostro ultimo incontro, accrescere le tue capacità?- si appoggia ad un muretto vecchio e malridotto, io annuisco con sicurezza. -Allora, sono lieto di informarti che ho trovato un modo per permetterti di sperimentare i tuoi poteri- mi sorride sincero, vedendomi attenta. -Non te lo nascondo, Mary, sarà molto faticoso, sopratutto per i primi tempi, ma l'insegnamento mira a questo. Vedi, negli ultimi tempi abbiamo avuto la conferma che un'energia simile alla tua è difficile da trovare, eppure, non sei ancora alla tua massima capacità. Per permtterti di raggiungerla devi consumarne molta di più, ma permetterti di farlo richiederà molte lezioni, non è il genere di cosa che si può cambiare da un momento all'altro, o potresti trovarti in serie difficoltà, mi segui?-.
-Certo- annuisco. -Difficoltà come quelle che ho trovato dopo il Ministero, finendo per dormire giorni interi?- domando un pò affranta.
-Esattamente- mi rivolge un sorriso. -Per aiutarti a migliorare vorrei che tu prendessi parte ad alcune lezioni private con il Professor Piton, ma spesso sarò presente anche io- aggiunge l'ultima frase notando la mia espressione. -Anche se preferirei che il vostro rapporto migliorasse, puoi imparare molto dal Professor Piton, anche se è un uomo difficile-.
-Difficile?- domando sottovoce. -Signore, l'ultima volta è andata, davvero, male- faccio una piccola smorfia, prima che i miei occhi trovino quelli tranquilli dell'uomo. Albus Silente si limita ad osservarmi con pazienza, senza dire una parola.-Va bene- sospiro. -Forse, potrei fare uno sforzo- vedo il suo sorriso accentuarsi.
-Bene, ti ringrazio- dice, mantenendo la sua compostezza, nonostante si noti la sua soddisfazione. -Non ho finito, però- riaccende la curiosità in me. -Vorrei ti assentassi per qualche settimana, durante le lezioni, ovviamente la Professoressa McGranitt si premurerà di tenerti aggiornata con il programma scolastico, sono sicuro che non avrai problemi a recuperare-.
-Per cosa, Signore?- domando sorridendo, felice di aver snesso di parlare di Piton.
-Un viaggio- mi sorride di rimando. -Vorrei tu visitassi alcune scuole, sparse per il mondo, immagino che in alcuni di questi luoghi tu possa trovare l'ispirazione per utilizzare i tuoi poteri al meglio- spingendo con le mani sul muretto torna impiedi con una certa fatica. -Vedi in questi luoghi ognuno ha le sue abitudini e potrebbe non essere facile, alcuni potrebbero essere spaventati dalle tue capacità, altri affascinati, ma se accetterai di fare questo viaggio, devo chiederti di farmi una promessa. Ci potrebbero essere regole rigide che ti sembreranno ingiuste, però, dovrai seguirle ugualmente-.
-Certo, Professore- dico debolmente, probabilmente è venuto a sapere delle mia fuga di inizio estate. -Lo farò, mi sembra un buon modo- passo una mano dietro il collo, sentendomi improvvisamente a disagio.
-Bene- lo sento ridacchiare. -Discuteremo dei dettagli a Hogwarts, cosa ne pensi? Ho rubato alla tua estate già troppo tempo e sono sicuro che Molly ti aspetta, avrà già iniziato a cucinare probabilmente- mi fa l'occhiolino. -Sarà meglio che vada- la sua mano destra, sottile e annerita si posa sulla mia spalla, io cerco di non darci troppo peso. -Minerva ti manda i suoi saluti, ho avuto il piacere di parlare con lei qualche settimana fa-.
Sorrido automaticamente alle sue parole. -Certo, se può ricambi il saluto per favore- metto le mani nelle tasche della felpa scura. -Mi ha fatto piacere vederla, Professore- lo saluto e lui mi fa un cenno del capo. Solo quando mi dirigo verso la porta e la raggiungo, aprendola, l'uomo scompare, smaterializzandosi in un vortice.
-Hey- entro nella stanza, con un sorriso, un piatto di zuppa è sul tavolo già pronto per me, con del pane appoggiato sul bordo. -Cosa mi sono persa?- domando con un sorriso, prendendo posto. -Grazie mille- mi rivolgo alla Signora Weasley.
-Ci mancherbbe, è un piacere cara, siete così magri voi due- la vedo fremere.
-Hermione è qui- mi riferisce Harry, mentre inizio a mangiare. -Ma visto che dovevamo arrivare domani sono tutti a dormire, e...ehm...-il ragazzo morde il pane senza potere resistere. -Il Signor Weasley è stato promosso- continua dopo poco.
-È fantastico!- dico rivolgendomi alla Signora Weasley. -E lui è ancora al lavoro?- chiedo vedendola lanciare un'occhiata furtiva all'orologio che indica la posizione della famiglia.
-Sì, in effetti è un pò in ritardo, sarebbe dovuto tornare per mezzanotte- tutte le lancette puntano su "pericolo mortale". -È così da un pò, ormai- fa la donna, visibilmente preoccupata. -Da quando Voi-Sapete-Chi è tornato allo scoperto. Immagino che siano tutti in pericolo mortale, ora...non credo solo la nostra famigli...ma non conosco nessun altro che possieda un orologio del genere, quindi non posso verificare.Oh!- si scuote improvvisamente dalla sua spiegazione, quando la lancetta del Signor Weasley scatta su "in viaggio".
-Sta arrivando!- dice la donna, incredibilmente più sollevata, mentre io ed Harry continuiamo a mangiare. La zuppa è saporita, ma senza risultare pesante, molto diversa dai pasti che hanno caratterizzato i nostri ultimi pranzi e cene. Qualcuno bussa alla porta e subito la donna si accosta ad essa. -Arthur, sei tu?-.
-Sì- risponde la voce del Signor Weasley, che suona leggermente sconfortata. -Ma lo direi anche se fossi un Mangiamorte, cara. Fammi la domanda!-.
-Insomma...- si lamenta la donna, guardando il legno della porta.
-Molly!- dice irremovibile l'uomo.
-Va bene, va bene, qual'è la tua più grande ambizione?- domanda visibilmente seccata.
-Scoprire come fanno gli aereoplani a star su- risponde la voce dell'uomo dall'esterno.
-Bene- fa lei, prima di tentare di aprire la porta, che sbatte subito su se stessa, l'uomo all'esterno la sta trattenendo.
-Molly, ti devo fare anche io la domanda- dice in tono di rimprovero. -Come vuoi che ti chiami quando siamo soli?-.
-Arthur, insomma, è così stupido...-dice lei mentre io termino il pasto, pulendo il piatto col pane. -Lollymolly- suona appena accennata la parola della donna.
-Corretto- dice lui e le lascia aprire la porta, entrando finalmente in casa.
-Non ho ancora capito perchè dobbiamo fare questo teatrino tutte le volte che torni a casa- si lamenta lei, richiudendo la porta. -Voglio dire, un Mangiamorte avrebbe potuto strapparti a forza la risposta prima di assumere le tue sembianze!-.
-Io li trovo così carini- il pensiero mi sfugge a voce alta in direzione di Harry, mentre prendo il mio piatto e il suo.
-Mary, Harry!- dice lui sorpreso. -Non vi aspettavamo fino a domani- si siede vicino ad Harry e la Signora Weasley si affretta a porgergli una ciotola della zuppa appena mangiata da noi. -Grazie, Molly. È stata una nottataccia. C'è un idiota che vende Mutamedaglie. Mettile al collo e potrai modificare il tuo aspetto a piacere!- dice infervorandosi.
-Lascia pure a me, cara- dice gentilmente prendendo i piatti dalle mie mani con un sorriso, prima di dirigersi verso il lavello dove li lascia.
Poco dopo ci troviamo a salire le scale in compagnia della Signora Weasley. -Venite, ho preparato la stanza di Fred e George, potrete averla solo per voi, il letto è matrimoniale, ma...-.
-Oh...ehm- la interrompo, quasi senza accorgerme.
-Non fa nulla- dice Harry.
-È colpa mia, odio dormire da sola...- dico leggermente imbarazzata.
-Oh, bhè, bene...- dice leggermente sorpresa. -Comunque presto dovrei trovare il tempo di sistemare dei letti nelle altre camere, anche perchè i ragazzi potrebbero fermarsi qualche notte magari- dice speranzosa, continuando a salire le scale. 

Fatemi sapere cosa pensate della nuova idea di Silente ;)
A presto!

Mary Lloyd e il Voto InfrangibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora