Mi muovo affondando nel letto in modo scomposto, agrottando la fronte e assottigliando gli occhi in direzione di Ron Weasley, seduto in fondo al letto con un sorriso ebete stampato sul volto. Non credo sia molto più tardi delle cinque, ma sto perdendo il senso del tempo nel tentativo di capire come il Grifondoro possa vincere ogni sincola partita degli Scacchi dei Maghi, mentre la sorella intreccia i miei capelli, disfandoli e intrecciandoli ancora. Ginny ride ogni volta come mi vede osservare il fratello con attenzione, come se potessi prevedere le sue mosse, prima che le mie minacce lo raggiungano.
Piton è andato via non appena ho iniziato a pranzare, intimandomi poco delicatamente di riposare, andare a letto presto e farmi trovare pronta per l'alba del giorno seguente, quando lui e altri membri dell'Ordine mi sarebbero passati a prendere per portarmi all'Orfanotrofio in campagna, dove potrò prendere le mie cose per essere portata a Privet Drive. O per lo meno una loro fedele coppia agli occhi dei babbani, saranno invece due uomini dell'Ordine a presentarsi al cancello per assicurarsi che il viaggio verso quella casa sia privo di pericoli. Basterà qualche "Cunfundus" ben eseguito e alcune falsificazioni, sarà un gioco da ragazzi.
Un pò tardi, oserei dire, il peggio è fatto e Voldemort non è così stupido da mandare altri uomini a prendermi una seconda volta.
E con gli uomini del Ministero? Tutto liscio, è bastato concentrarsi sul fatto di non poter parlare e la loro costatazione delle mie pessime condizioni a convincerli che non era il caso di insistere. Non so cosa poi Silente abbia detto loro, se gli abbia fatto presente del Voto, ma so che io non posso dire di averlo stretto. Silente stesso mi ha sconsigliato di accennare a questo dettaglio e io lo ho ovviamente ascoltato, la sua presenza è stata essenziale.
-Non è possibile, ma come fai?- dico a denti stretti. -Che trucco c'è dietro?-.
-Nessun trucco, nessun inganno- sentenzia Ginny. -È solo bravo, e non credere, nemmeno io sono mai riuscita a batterlo-.
Ron ride. -Fred mi batte...- alza le spalle. -A volte- aggiunge con uno sguardo soddisfatto, prendendo a riordinare i pezzi, per giocare ancora.
-Come stanno quei due?- domando istintivamente, riferendomi ai gemelli. -Non mi hanno scritto...-continuo con una smorfia.
-Ho io una lettera per te- dice saltando in piedi la ragazza. -Mi ero completamente scordata, ci hanno detto di aspettare a mandarti posta per il momento, che una volta a casa dei Dursley avremmo potuto mandarti tutto insieme- si avvicina alla porta. -Vado a prendertela- scompare.
Allora non si sono dimenticati di me.
-Posso farti una domanda?- chiede improvvisamente Ron, ora che siamo rimasti soli.
-Riguarda la scorsa notte, vero?- domando abbassando lo sguardo sulla scacchiera, pronta per la partita.
-Sì- dice in modo automatico.
-Bhè- alzo le spalle. -Puoi chiedere ciò che vuoi, ma non potrò rispondere alle tue domande, ne darti alcun segno sulle informazioni che vuoi ottenere- sospiro. -E non posso scegliere, davvero, non posso parlarne-.Mary, come te la passi? Quel posto è decisamente malridotto, hanno mai pensato di fare qualche ristrutturazione o è semplicemente il loro gusto ad essere orribile?
Comunque, il negozio va alla grande direi, abbiamo parecchi clienti, in questo periodo alla gente le risate fanno molto bene, direi. Anche mamma sotto sotto è contenta, ma non vuole ammettere che i nostri "stupidi esperimenti" siano serviti a qualcosa.
Lo so che non è molto lunga questa lettera, ma il tempo stringe e dobbiamo aprire. Non ci crederai mai, ma Fred si sveglia prima di me, il negozio lo sta mandando letteralmente fuori di testa!
Mangia e rispondi, tienici aggiornati su tutto.George
P.S. Scusa se il foglio è tanto sporco, ieri è esploso l'ultimo esperimento, ci abbiamo quasi rimesso le sopracciglia.
Ricordo perfettamente ogni disordinata parola di George, ho saputo che questa notte, dopo aver chiuso il negozio passeranno da qui, ma a cena, mi è stato espressamente chiesto di non aspettarli sveglia. Sarà complicato accettare la loro richiesta, ma devo riposare e loro arriveranno molto tardi.
Stringo il braccio ferito al petto e mi rigiro nella stanza ora buia che mi ospita, affondando nelle coperte e chiudendo gli occhi, cercando di allontanare ogni pensiero impegnativo, per sprofondare nel sonno.Stringo gli occhi infastidita dal fascio di luce che entra nella stanza dal corridoio, senza accorgermene mi lascio sfuggire un mugolio infastidito.
-Shhh- sussurra una voce calda e familiare, mentre una mano calda mi sfiora le tempie. Sento la coperta coprirmi le spalle, probabilmente è scivolata verso il basso mentre ero presa dai miei sogni. -Dormi pure- dice la voce gentile di Fred.
-Siamo solo noi- aggiunge George, prima che le loro labbra mi sfiorino a turno la guancia, lasciando un paio di baci, coi quali torno in quel delicato torpore del sonno.Stropiccio gli occhi con le mani, mettendomi a sedere nel letto, mentre la Signora Weasley scompare oltre la porta della camera, dopo avermi svegliata e avermi detto di prepararmi, così avrò tempo per la colazione. Già da qui si sentono i profumi che l'affaccendarsi della donna in cucina hanno prodotto.
Sospiro, ho sognato un'altra volta i gemelli, qualcosa mi dice che non si tratta di un sogno passeggero.
Mi alzo stirando il braccio destro, prima di accorgermi che sulla sedia vicino al letto, dove circa ventiquattro ore fa era seduto il Professore di Pozioni, sono sistemati alcuni dei miei vestiti, dagli abbinamenti assolutamente casuali dire. Una vecchia salopette di jeans, troppo grande, che originariamente doveva essere avere i pantaloni lunghi, visto che ora l'orlo che, non supera le ginocchia, è storto e sfilacciato, degli scarponi marrone scuro e una canotta a righe orizzontali bianche e nere, piuttosto sbiadite.
Scivolo negli indumenti, lasciando i capelli sciolti, prima di scendere al piano inferiore. La casa è deserta e silenziosa, una leggerissima luce penetra dalle finestre, si sta colorando il cielo di azzurro.
-Buongiorno- dico piano attirando gli sguardi della Signora Weasley e il Signor Weasley quando entro nella piccola cucina.
-Buongiorno cara- dice la donna con un gran sorriso, indicandomi il tavolo. -Siedi, siedi pure- fa felice. -Ho appena fatto le uova! Ti piacciono, vero?- domanda e senza aspettare la mia risposta ne appoggia una porzione al posto che occupo un'istante dopo. -Vuoi del pane?- annuisco con un sorriso.
-Mary- mi guarda Arthur Weasley. -Come stai? Meglio?- fa leggermente preoccupato. -I vestiti vanno bene?-.
-Sì, grazie- gli sorrido. -Va tutto bene adesso- prendo il pane che mi porge la donna, cominciando a mangiare.
-Arthur, lasciala mangiare, dai- fa sorridere il marito.
-Certo- dice lui. -Hai ragione, sarà un giornata impegnativa-.-Grazie di tutto- dico sincera, stretta nell'abbraccio di Molly Weasley.
-Sicura di non volere che chiami gli altri?- mi domanda.
-Sicura- sciolgo l'abbraccio. -Ci siamo salutati ieri sera-.
-Dobbiamo andare- dice freddo Piton, per l'ennesima volta.
-Ho capito- faccio secca, voltandomi verso di lui. Odio quando fa così, sto salutando persone che non rivedrò per molto tempo, potrebbe avere un pò di tatto.
-Ci vediamo ad Agosto!- dice la donna. -Non farti mettere i piedi in testa- mi saluta ancora, mentre Piton mi strattona, smaterializzando entrambi prima che possa salutare un'altra volta.
I miei piedi tornano saldi sul pavimento, in una piccola radura, dove altre persone già ci stavano aspettando. Riconosco immediatamente Malocchio Moody, Lupin, Tonks e il Signor Weasley, sparito circa un'ora prima dell'arrivo di Piton. Con un cenno del capo e alcuni sussuri saluto i membri dell'Ordine, rendendomi conto di catalogare la piccola radura come una di quelle che ho visto a nord dell'Istituto.
-Okay, Mary, ora ti riporteremo in camera- mi gurda Lupin. -Dove potrai fare i bagagli e aspettare che l'ora di portarti dai Dursley si avvicini, va bene?- sorride. -Non ci vorrà molto-.
-Certo- dico con convinzione.
-Ci penso io, almeno potrò esaminare le sue condizioni- fa Piton senza nessuna emozione.
-Va bene, noi controlliamo i dintorni- risponde l'uomo, mentre iniziamo a muoverci.Salve gente! Che mi dite di questo nuovo capitolo?
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Mary Lloyd e il Voto Infrangibile
Fanfic(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male) Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne! Buoni e cattivi, ma è così semplic...