-Come hai potuto?- spingo Ron lontano da me, tanto forte da farlo sbilanciare e ricadere sul divano dal quale si è appena alzato. Il ragazzo dai capelli rossi si è messo tra me e Harry non appena mi ha vista entrare in Sala Comune come una furia. Il mio viso è ora immobile a pochi centimetri da quello di Harry, contratto in una smorfia.
Aria gelida circola nella stanza che, nonostante l’ora, ospita ancora molti studenti. Tutti restano fermi ai loro posti a godersi lo spettacolo, mentre mio fratello sostiene il mio sguardo senza un pizzico di timore.
-Non è che pensavo succedesse quello che…- dice sicuro, ma io non gli lascio il tempo di parlare.
-Ma è successo!- mi limito a gridare, trattenendo con forza l’impulso di colpirlo.
-Malfoy ha cercato di usare una Maledizione Senza Perdono- interviene Ginny, mettendosi in mezzo come il fratello. –Come ho già detto a Hermione, dovresti essere contenta…-.
-Contenta?- domando fuori di me sentendo il corpo scosso da brividi. –Draco ha rischiato la vita perché mio fratello è ossessionato dall’idea che complotti qualcosa- dico minacciosa, muovendo un passo verso di lei. –E io dovrei essere contenta?-.
Le mie unghie si conficcano nei palmi delle mani, trattenendo il mio corpo, ma soprattutto la mia energia, che sento ruggire nello stomaco, in preda alla collera.
-Mary ora basta!- mi richiama Harry, facendomi voltare di scatto, ma quando il mio sguardo cerca il suo non riesce a trovarlo. Come quelli di tutti gli altri i suoi occhi sono rivolti verso l’alto, dove libri, piume, pergamene, cuscini e altri materiali stanno fluttuando.
Sto perdendo il controllo.
Non succedeva da molto.
Una sola occhiata e tutto ricade a terra, in mezzo ai bisbigli dei miei compagni di Casa. La maggior parte delle cose finiscono sul pavimento, dove qualche boccetta di inchiostro si frantuma, riversando il suo contenuto sul pavimento. Il silenzio viene interrotto da nuovi mormorii che mi fanno tremare dalla rabbia.
Lancio un altro sguardo a Harry e mi volto, sottraendomi a Hermione che cerca di mettermi una mano sulla spalla, impedendole di dire qualsiasi cosa voglia dire. Mi allontano in fretta, camminando veloce, supero il ritratto e scendo una rampa di scale, scivolando nel primo ritratto che trovo. Quando lascio il quadro mi ritrovo in un corridoio deserto del terzo piano, vicino all’aula di Difesa Contro le Arti Oscure.
Continua a camminare, svoltando per i corridoi senza una vera meta. Lacrime salate e silenziose scivolano sulle mie guance, cercando di far sfogare la rabbia che ho dentro, con il solo risultato di farmi innervosire ancora di più. Fatico a respirare, cercando di ricacciarle indietro, ma non mi fermo e scelgo di spostarmi a sinistra ad un bivio.
Non so dove andare.
Draco è in Infermeria e senza di lui non ho intenzione di scendere nei Dormitori di Serpeverde o provare a tornare da lui. Sicuramente Madama Chips si accorgerebbe di me e non sarebbe tanto indulgente da lasciarmi restare, ma è più probabile denunci il mio comportamento.
L’alternativa che mi resta è continuare a scostarmi, evitando Prefetti, Gazza e gli insegnanti che perlustrano il corridoio. Almeno fino a quando non sarò sicura di non incontrare più nessuno in Sala Comune e poter finalmente andare a dormire.
Un rumore metallico mi fa sobbalzare.
Strofino con forza una mano sul viso, asciugandomi le lacrime, prima di sentire nuovamente il suono, mentre mi volto. Un miagolio ravvicinato mi convince subito a muovermi nella direzione opposta.
Gazza ha il dono di arrivare sempre nei momenti peggiori.
Come fa a essere sempre ovunque in questa scuola?
Sento un’altra lacrima scivolare sul mio volto mentre arrivo alla fine del corridoio, con in sottofondo la voce dell’uomo che parla con la sua gatta, domandandole cosa abbia sentito. Accelero il passo, mentre volto l’angolo finendo dritta contro a qualcuno.
Come è possibile che siano tutti qui?
Mi sbilancio all’indietro, stringendo gli occhi che riapro solo quando riacquisto la stabilità, trovandomi davanti a Severus Piton che mi studia accigliato. L’uomo si fa subito serio e afferrando i lembi del mantello incrocia le braccia sul petto, probabilmente in attesa di una spiegazione valida.
Perché riesco sempre a finire in queste situazioni?
Sento un’altra lacrima scivolare sulla mia pelle, mentre cerco le parole, ma non ho il tempo per dargli voce che Gazza si fa avanti alle mie spalle. –Sapevo che eri tu- dice la sua voce gracchiante. –Potter, questa volta una punizione non te la toglie nessuno, non è vero Professore?- dice l’uomo con fin troppo gusto. I miei occhi restano fissi sul volto di Severus, mentre i suoi si spostano sul custode, guardandolo con sufficienza. –Sono sicuro che non è la prima volta, ma non ero ancora riuscito a prenderla sul fatto- insiste.
-Non è così, ma vista l’incompetenza che hai dimostrato in innumerevoli occasioni non mi sorprende affatto che tu lo creda, sono passati mesi da quando ti abbiamo comunicato che Potter avrebbe seguito lezioni aggiuntive- dice con voce profonda e distaccata l’uomo in nero, avvicinandosi a me e appoggiando una mano sulla mia spalla. –In questo caso, la Signorina Potter mi stava seguendo su mia richiesta- scosta la mano, sostando al mio fianco. –È appena terminata una delle nostre lezioni-.
Sento solo uno sbuffo prima che Gazza inizi ad allontanarsi, borbottando cose incomprensibili. Sposto i miei occhi, fino ad ora rimasti fissi sul pavimento davanti a me, portandoli in quelli dell’insegnante che mi scruta torvo.
Silenzio.
Quando finalmente l’uomo è sicuro che il custode sia lontano mi rivolge la parola. –Per quale ragione non ti trovi nel tuo Dormitorio?- domanda secco, le parole intrise di collera.
-Io…- mi volto verso di lui, perdendo ogni sicurezza. –Ho discusso con Harry e…e stavo perdendo il controllo sui miei poteri- ammetto, abbassando lo sguardo. –Mi sono allontanata nella speranza di calmarmi- continuo, girando la testa e asciugando le lacrime il più in fretta possibile.
-Seguimi- dice lui monocorde, superandomi. Non me lo faccio ripetere due volte e mi affretto dietro a lui, a qualche passo dal suo mantello.
Passano secondi e minuti, mentre ci aggiriamo per il Castello, e io mi sento talmente nervosa da faticare a capire quale sia la nostra meta. Sono solo certa che non stiamo andando nel suo ufficio e non mi sta riportando al Dormitorio. –Dove…- non faccio in tempo a finire la frase che la sua risposta arriva fredda e tagliante.
-Ti sto portando dalla Professoressa McGranitt- continua a camminare con decisione.
-Sono in punizione?- domando senza riuscire a trattenermi.
-Se dipendesse da me potresti esserne certa- dice gelido, fermandosi in mezzo al corridoio e voltandosi di scatto verso di me. –Perché hai saltato le ultime lezioni con il Professor Silente?- dice poi, incrociando di nuovo le braccia.
I miei occhi si soffermano sui suoi, mentre una morsa si stringe sul mio stomaco.
Stropiccio gli occhi con le mani, scendendo la scala che porta alla Sala Comune di Grifondoro con passi pesanti. Apro la bocca per sbadigliare, portando le dita tra i capelli disordinati, per poi lasciarle scendere sul collo dolorante che tentano di massaggiare. I muscoli sono tesi dalla notte insonne e i sempre più frequenti allenamenti pratici con Severus e Minerva che sembrano voler testare la mia resistenza, visto che a malapena ho il tempo di mangiare durante le pause, anche se sempre più spesso mi capita di farlo con Minerva nel suo ufficio. Fortunatamente le cose vanno sempre meglio tra noi anche se sono passate poche settimane dalla discussione che ho avuto con lei e Severus, che mi ha condotta a un incontro con il Preside il giorno seguente. In effetti, Albus Silente si è dimostrato il più comprensivo riguardo alle lezioni che ho evitato, ritenendo il mio comportamento naturale, vista la quantità di impegni che occupa le mie giornate e il livello di stress a cui sono sottoposta. Se solo avessi il coraggio di dirgli che c’è di più, che nascondo il segreto di Draco a suo discapito forse non sarebbe stato così tranquillo.
Sospiro lentamente.
Le lezioni di giugno sembrano più leggere, come i compiti che devo svolgere, ma tutto il resto è davvero sfiancante. Gli allenamenti, sia quelli autonomi che quelli sotto sorveglianza, e il mio continuo sfuggire da Harry, Ron, Ginny ed Hermione, mi portano sempre più spesso a passare il tempo che mi resta a vagare per i corridoi, fino a che non arriva l’ora della cena. Solo dopo riesco a vedere Draco, ormai introvabile per tutto il giorno, sempre più magro e cupo.
Passiamo poche ore insieme, principalmente in aule abbandonate, corridoi deserti o nella sua stanza dei Sotterranei.
Passo una mano dietro il collo che sento indolenzito, mentre raggiungo le scale, costringendomi ad iniziare il riscaldamento che faccio prima della corsa. I sogni questa notte sono stati davvero pesanti da affrontare, come non lo erano da un po', ma probabilmente è solo colpa dalla tensione che ho accumulato.
Accelero il passo e in pochi minuti sono al piano terra, dove faccio ancora qualche esercizio di stretching prima di uscire in cortile e lasciare che l’aria ancora frizzante del mattino mi svegli.
Mi lascio cadere sul letto esausta, scalciando le scarpe, prima di rintanarmi sotto le coperte, anche se ancora indosso la divisa. Sono sfuggita ad Hermione, Ron e Ginny che discutevano in Sala Comune grazie ad un folto gruppo di studenti del quarto anno che rientravano dalla cena. Non ho veramente voglia di affrontare una delle nostre solite chiacchierate in cui passiamo il tempo ad accusarci a vicenda, non dopo un allenamento del genere.
Severus era particolarmente ostinato questa sera, sembrava non terminare mai la lezione. Ho imparato come contrastare nel modo coretto un Incarceramus, ma anche quanto mi risulti difficile farlo quando sono esausta. In quel caso anche il più semplice degli incantesimi mi richiede uno sforzo enorme, che il più delle volte funziona molto male.
Un’ultima immagine occupa la mia mente prima che mi addormenti, Draco. Il giovane sembrava stare meglio oggi, quando l’ho incrociato nel parco mi ha sorriso.
Vorrei lo facesse più spesso.Hey! Buon anno a tutti, con una buona dose di imperdonabile ritardo per iniziare con il botto!
A parte gli scherzi, questo è un capitolo di "transizione". Dal prossimo inizierà la fine di questa parte della storia che spero di riuscire ad esaurire in quattro/cinque capitoli, sopratutto perchè saranno più lunghi di questi. Non avrò più la possibilità di aggiornare settimanalmente, ma spero che la sostanza e la lunghezza dei capitoli compensino l'attesa.
Detto questo, se avete qualche domanda o consiglio per la storia o la scrittura sono sempre qui, alla prossima!
![](https://img.wattpad.com/cover/86284815-288-k503114.jpg)
STAI LEGGENDO
Mary Lloyd e il Voto Infrangibile
Fiksi Penggemar(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male) Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne! Buoni e cattivi, ma è così semplic...