-Io non voglio accordarmi in nessun modo con lui- dico secca, nonostante senta la bocca impastata.
L'uomo si blocca, prima di avvicinarsi a me, stringere con forza le mani sulle mie braccia, sollevandomi leggermente, e puntare i suoi occhi su di me. -Non c'è scelta- mi osservano seri e impassibili qui pozzi neri senza fondo. -Non lo dico per minacciarti, ma devo portarti via da qui. Il più in fretta possibile e questo è l'unico modo!- dice con fermezza. -Fidati di ciò che dico, vuoi rivedere tutti gli altri?-.
Resto immobile, scossa dalle sue parole. Non ricordo di aver mai visto il Professore di Pozioni tanto preso e fermo in una conversazione. -Va bene- distolgo lo sguardo, sopportando a fatica di dare ragione all'uomo.
-Bene- mi tira verso l'alto, ignorando i miei lamenti. Prima che possa accorgermene mi trovo sollevata dal materasso, il braccio destro intorno al collo dell'uomo, il sinistro stretto al petto, i denti digrignati e le braccia di Piton ad alzarmi, ferme e sicure. -Pronta?- fa freddo. -Stringi i denti e sopporta, dobbiamo andarcene alla svelta, ci sono in ballo vite a mio parere più importanti della tua-.
-Che gentile- dico tra me, anche se so bene che mi ha sentita. Imbocchiamo la porta entrando in un elegante corridoio, che mi sembra vagamente di ricordare. -Draco?- domando automaticamente, quando passiamo davanti alla sua stanza.
-Sta riposando- dice anonimamente, prima di cominciare a scendere le scale, cambiando in fretta argomento. -Fai attenzione a ciò che dirai, ricorda qual'è il tuo obbiettivo-.
Annuisco, stringendo il braccio ferito al petto, nel tentativo di resistere alle fitte che mi provoca ogni scalino sceso dall'uomo.
-La magia, quella che hai detto, mi ha protetta...non ha attivato la Traccia?- domando parlando in fretta per evitare di farmi sfuggire un verso di dolore.
-No- dice freddo. -Non chiedermene il motivo- la tortura degli scalini si esaurisce.
Arrivati davanti alla porta lo sento abbassarsi, per permettermi di tornare sulle mia gambe, mi sorregge fino a che non riesco a stabilizzare le mie gambe tremanti, poi lentamente mi torglie la giacca del Serpeverde, probabilmente ignaro dei miei spostamenti, che riposa al piano di sopra. -Fa freddo- mi lamento debolmente.
-Non fa freddo- sospira lui, guardandomi come si guarda una bambina corrucciata. -È estate- continua, ma si toglie il mantello scuro e me lo appoggia sulle spalle. -Meglio?- domanda poi.
-Sì- abbasso lo sguardo. -Grazie- fatico a dire.
Perchè lui è qui?
Perchè mi fido ancora di lui?
"È normale sia qui, lui è un membro dell'Ordine infiltrato tra i Mangiamorte, che ti sta salvando la vita".
Non sembra un membro dell'Ordine.
"Ti sta salvando di nuovo la vita, ti vuole portare via da qui".
Ma ieri...
"Dovresti essere riconoscente"
La maniglia della stanza viene mossa dall'uomo, distraendomi dai miei pensieri.
Da subito intercetto la figura alta di Voldemort, ferma e pensierosa al centro della stanza. Solo altre due persone sono nella stanza, due donne dai visi lunghi e contratti che hanno probabilmente appena avuto una conversazione con l'uomo. Bellatrix Lestrange e Narcissa Malfoy tengono gli occhi a terra.
Resto in silenzio ad attendere che l'uomo si volti, ma prima dei suoi occhi, mi raggiungono le sue parole, meno felici di quelle che mi ha rivolto la scorsa notte. -Sei sveglia- si volta. -Bene- fa qualche passo verso di me. -Temo di non aver considerato a sufficienza la tua forza magica- fa una pausa. -Ammetto senza problemi i miei errori, come ti ho già detto, la tua magia è forte, ma il tuo controllo inesistente e questa ne è stata la semplice conferma- risponde ad un mio sguardo interrogativo. -Severus- sposta il suoi occhi di sangue, quando non ottiene risposta. -Le condizioni?- domanda.
-Deboli- risponde l'uomo con un tono neutro, mentre le mie gambe tremano, nascoste dal mantello scuro e caldo del Professore. -Ha bisogno di riposo per riprendere le forze, e questo posto non è adatto- il suo sgurdo si sposta per alcuni istanti su Bellatrix. -Per quanto il suo corpo si possa rilassare, per lei questo è un luogo intriso di negatività. La sua mente non smetterebbe di agitarsi- torna sul suo Signore. -Non ha avuto visioni nella notte, quindi qualcosa non va- dice serio.
Le visioni? Intende gli incubi, giusto?
Non è un così grosso problema essermeli eviati.
-Bene- dice la voce da serpente. -Mi fido del tuo giudizio, Severus- si avvicina porgendomi la sua mano, col solo risultato di farmi indietreggiare. -Credo sia necessario assicurarsi il tuo silenzio- sorride. -Non so quante informazioni hai raccolto, ma preferirei che determinate cose non ti sfuggissero- fa ancora un passo. -Stringi un Voto Infrangibile con me-.
-Un Voto Infrangibile?- domando confusa. Ricordo di aver letto sull'argomento, ma l'unica cosa che so per certo è che non si può venire meno ad un Voto Infragibile, perchè il trasgressore verrà punito con la morte.
-Sai di cosa si tratta? Come questa magia funziona?- domanda la voce ferma di Voldemort.
-So cos'è, ma non ho idea di come...-fatico a trovare la parola adatta, la concentrazione è tradita dal forte mal di testa. -Di cosa si debba esattamente fare- mi sento strana a parlare con lui e sento una strana ansia, come se improvvisamente potesse estrarre la bacchetta e puntarmela contro. So bene di non essere nelle condizioni per resistere a possibili torture o attacchi diretti alla mente.
-Inanzitutto direi che è necessario avere un Suggello, Severus, puoi essere forse tu il nostro?- si rivolge all'uomo alla mia sinistra.
-Certo, Mio Signore- fa un cenno col capo estraendo la bacchetta.
-Bene- dice l'uomo. -Ora, porgimi la tua mano Mary- enfatizza le parole con un leggero movimento della mano. Automaticamente sgrano gli occhi e stringo di più il braccio ferito al petto. -La destra, Mary- dice, senza rassicurarmi molto. -Stringi la mia- mi faccio coraggio e obbedisco alle sue parole, allungando la mano tremante e prendendo la sua con incertezza. -Vedi? Posso essere un buon insegnante-.
-Questa è magia oscura e, in genere, non mi interessa- faccio secca, sperando solo che non sia un'altra trappola.
Fredda, ma delicata, la sua mano mi dà l'impressione di toccare un cadavere.
-Inginocchiati ora- aggiunge semplicemente, senza considerare le mie parole.
Improvvisamente mi sento persa e vorrei quasi ritirarmi, ma ad un veloce sguardo, scambiato con l'uomo fidato sia di Silente che di Voldemort stesso, eseguo la richiesta senza proteste. Le gambe molli rendono l'ordine più semplice del previsto.
La bacchetta di Piton si posa sulle nostre mani congiunte.
-Mary- richiama il mio sgurdo Lord Voldemort. -Vuoi tu mantenere segreta la ragione del nostro incontro a chi già non ne è a conoscenza?- dice con serietà.
Lascio scivolare gli occhi a terra. -Lo voglio-.
La bacchetta di Piton sprigiona un filo brillante e incandescente che si intreccia sulle nostre mani.
-E vuoi tu, impegnarti a non rivelare l'identità di coloro che hai visto al mio servizio la scorsa notte?-.
-Lo voglio- ripeto meccanicamente, mentre un altro filo si unisce al precedente.
-E vuoi mantenere segreto il luogo in cui hai trascorso il tuo tempo da momento in cui sei svanita alla sorveglianza dell'Ordine e del Ministero della Magia-.
-Lo voglio- un terzo filo si intreccia ai precedenti sigillando il patto con l'uomo.Salve gente! Ecco qui il nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto, fatemi sapere!
Io ci tengo a scusarmi per gli errori che spesso faccio, ma leggendo e rileggendo i testi proprio non me ne accorgo spesso, mi dispiace, ma oltre a dislessia portami via, spero che la storia vi piaccia e di essere riuscita, per ora, a non deludere le vostre aspettative e aver rispettato i possibili comportamenti dei personaggi!
Ha senso questa frase? Mmh...facciamo finta di si!
Alla prossima :*
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Mary Lloyd e il Voto Infrangibile
Fanfic(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male) Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne! Buoni e cattivi, ma è così semplic...