Niente di buono

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-Cosa succede?- scatto in piedi, ritrovando l’equilibrio, nello stesso istante in cui anche Kingsley lo fa.
-Niente di buono- risponde serio l’uomo, prima di avvicinarsi al finestrino e aprirlo. –Stai lontana dalla porta dello scompartimento- dice in sussurro, mettendo la testa fuori dal finestrino controllando le rotaie e le carrozze, fino alla testa del treno. –Sembra ci sia qualcuno vicino ai binari- dice tornando dentro. –E credo non si tratti di un comitato d’accoglienza-.
Per qualche momento il mondo intorno a me sembra rallentare, mentre la mia testa macina veloce le informazioni.
Mangiamorte?
Non ha senso che mi stiano seguendo in questo viaggio, a quale scopo? Cosa vuole ancora Voldemort da me? Ha forse paura di me o vuole controllarmi?
-Posso scoprire chi sono- dico seria, ottenendo uno sguardo sorpreso di Kingsley in risposta.
-Cosa?- chiede confuso, avvicinandosi all’entrata dello scompartimento e controllando in corridoio, tornando subito dentro. –Che intendi?-
-Posso dirti quanti sono e dove si trovano- dico seria, sapendo di poterli vedere senza problemi a questa distanza. –Fidati di me- dico decisa, quando la sua espressione si acciglia.
-Va bene- fa lui dopo una leggera indecisione. –Hai trenta secondi- aggiunge poi serio, chinandosi sul tavolino nello scompartimento e scarabocchiando alcune parole con una penna magica.
-Basteranno- rispondo decisa, chiudendo immediatamente gli occhi e sciogliendo i muscoli. Basta un’istante per vedere ciò che mi circonda come se i miei occhi fossero aperti, come il battito forte del cuore di Kingsley e quello calmo e pronto di Shadow, vigile nella sua gabbia. Vedo l’uomo estrarre la bacchetta e incantare il foglio, rendendo invisibile l’inchiostro e in frazione di secondo dar vita ad una lince di luce che subito si dilegua, correndo lontano da noi.
La mia mente si riscuote con un tremito, devo andare molto più lontano e non lasciarmi distrarre.
In poco tempo raggiungo la testa del treno, dove altri cuori agitati si affannano. Un secondo e vedo chiaramente le sei persone incappucciate che camminano veloci lungo lo stretto corridoio del treno, verso il nostro scompartimento.  Le loro maschere bianche celano volti seri e concentrati, invece è divertita l’espressione della settima persona, che segue il gruppo rivelando con un sorriso beffardo i denti affilati…
-Mary?- sussulto quando la mano di Kingsley si posa sulla mia spalla. –Basta, è meglio andare-.
-Sono sette- dico secca, sorprendendo l’uomo. –C’è Fenrir Greyback tra loro- tremo leggermente al ricordo del nostro ultimo incontro.
-Va bene- l’uomo sembra rabbuiarsi mentre riflette, prima di consegnarmi il piccolo foglio che su cui stava scrivendo. –Dì a Shadow di portarlo ad Hogwarts- fa e la sua voce agitata tradisce il volto tranquillo. Subito raccolgo il biglietto e apro la gabbia di Shadow, assicurandolo alla sua zampa. Non ho bisogno di parlare che, con un frullio d’ali, parte, sfrecciando fuori dal finestrino verso il cielo scuro, grigio di pioggia. –Andiamo- Kingsley mi fa subito segno di raggiungerlo quando attraversa la porta dello scompartimento. –Dobbiamo scendere dal treno per Smaterializzarci, ti consiglio di tenere pronta la bacchetta- aggiunge, prima di bloccarsi. –E non servirti di magia se non tramite quella- continua per poi ripartire.
Annuisco e lo seguo, oltre lo scompartimento, nello stretto corridoio che attraversa il treno. L’uomo mi fa passare avanti a lui, indicandomi il lato sinistro del treno, su cui mi getto subito, iniziando a correre, seguita subito da lui.
-Ci potrebbero essere altri Mangiamorte?- domanda Kingsley dietro a me.
-È probabile- ammetto. –Ma io ho visto solo quelli sul treno e c’erano anche degli Auror, quindi immagino non sarà tanto semplice raggiungerci per…- cerco di dire, ma vengo spinta a terra da un colpo alla schiena, evitando un incantesimo di pochi centimetri. Impreco colpendo il pavimento, colpendo coi palmi delle mani la moquette verde muschio. Riconosco la voce di Kingsley rispondere agli attacchi, mentre luci rosse e verdi colorano le pareti e le vetrate che percorrono tutto il treno, accompagnate da schianti e il rumore stridente prodotto dai vetri quando si infrangono. Faccio forza sulle braccia per potermi girare e capire cosa accade, subito mi sorprendo nel vedere la sagoma di Kingsley coprirmi completamente la visuale, mentre risponde ad ogni attacco.
Velocemente mi alzo in piedi, leggermente confusa, estraendo la bacchetta e affiancando l’uomo, subito incrocio lo sguardo di un Mangiamorte e la mia mano scatta, muovendo la bacchetta con precisione. –Stupeficium- è la parola che lascia le mie labbra, più veloce di quella che si formula nella mente del mio avversario, la cui bacchetta fa appena in tempo ad illuminarsi, prima che lui venga sbalzato all’indietro, travolgendo uno dei compagni. Sono solo in tre ad averci raggiunti e due di loro sono adesso a terra, uno svenuto e l’altro decisamente infuriato per essere stato colpito. -Petrificus totalus- dico senza pensarci troppo, bloccando il secondo Mangiamorte un istante prima che un raggio di quello che combatte contro Kingsley mi manchi di poco, facendomi subito retrocedere sorpresa.
-Mary, fai attenzione- dice Kingsley nervoso. –Me ne posso occupare da solo- aggiunge un’istante prima che Greyback faccia la sua comparsa da dietro l’angolo del corridoio, spostando malamente il  Mangiamorte rimasto in piedi. La sua bocca emette una risata inquietante e lui salta al centro del corridoio, a pochissimi metri da noi, coprendo la visuale del suo alleato.
-Potter- dice graffiante la sua voce roca. -È un piacere poter sentire di nuovo il tuo buon profumo- mi squadra dalla testa ai piedi creandomi un moto di disgusto, prima di spostare la sua attenzione su Kingsley, occupato a tenere a bada il Mangiamorte che da dietro a lui manda incantesimi al cieca nella nostra direzione. Il Lupo Mannaro balza in avanti e qualcosa più forte di me mi spinge a fare lo stesso, mentre la luce del vagone prende a lampeggiare e i vetri ancora intatti tremino come se il treno fosse in corsa.
A meno di un metro da Greyback e il suo sorriso raccapricciante la mia mano destra fa saltare la bacchetta nella sinistra, per poi distendersi e sprigionare una forte fiammata che investe in pieno il suo bersaglio che immediatamente retrocede con un urlo straziante. Succede tutto talmente i fretta che mi accorgo troppo in tardi del ritorno di fiamma che avvolge la mia mano, scottando la pelle delle dita, del palmo e del dorso della mia mano destra che immediatamente ritraggo.
Kingsley mi tira indietro, spronandomi a correre dietro a lui lungo il corridoio. Abbasso la testa, stringendo la mano ferita e dolorante al petto, mi aveva detto di usare solo la bacchetta e io non lo ho ascoltato.
E guarda adesso, Piton aveva ragione quella volta, non ascolto e non penso prima di agire, non faccio altro che causare problemi agli altri.
Scrollo la testa, cercando di concentrarmi per riuscire a seguire l’uomo senza inciampare, quando lo vedo buttare qualcosa a terra. Improvvisamente una coltre di fumo nero ci avvolge e immediatamente riconosco l’utilità delle invenzioni di Fred e George, ma non ho molto tempo per tesserne le lodi che subito mi ritrovo a schivare incantesimi di cui non vedo la provenienza, senza potermi fermare.
-Da questa parte- Kingsley mi tira improvvisamente sulla sinistra, spalancando con un incantesimo le porte del vagone. Il suo braccio si avvolge intorno ai miei fianchi e prima che io possa protestare sta già saltando giù dal treno, sul terriccio secco in attesa di pioggia.
Non appena lo sento atterrare con un tremito mi accorgo che la sua Smaterializzazione è iniziata, portandomi lontana dal brutto muso bruciacchiato di Greyback appena affacciatosi al portellone del vagone.

 Salve gente! Ecco il nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto!
Fatemi sapere :*
Alla prossima!

Mary Lloyd e il Voto InfrangibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora