Dubbio

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Mi massaggio il collo, seduta sul letto in Infermeria, osservando pigramente Piton che completa i suoi appunti sui miei sogni, trascrivendo tutto ciò che gli ho spiegato di aver visto. Lo fa ogni volta, nonostante le mie visioni rimangano identiche, convinto che anche il più piccolo dei dettagli possa essere “cruciale” per individuare un significato nascosto.
Cruciale, come ogni cosa se dovrò realmente prendere parte a delle lezioni di Materializzazione. Come se il mio tentativo durante le vacanze non fosse già stato disastroso e capace di dimostrare che non sia il caso di riprovare tanto presto.
-Qualcosa non va?- domanda improvvisamente Piton, puntando gli occhi neri e profondi su di me. –Non avrai omesso qualcosa?- domanda sospettoso, gli occhi già ridotti a due fessure. Più di una volta sono stata sgridata dall’uomo per essere stata troppo generica riguardo ciò che vedo.
-No- dico decisa. –Cosa te lo fa pensare?- resto sulla difensiva, cercando di non apparire troppo sgarbata.
–Non hai ancora domandato nulla- il suo volto si rilassa.
-Io…- dico indecisa, osservando la mano dell’uomo che ancora stringe la piuma, ferma sul foglio. –Quando sono tornata al Castello ho saputo delle lezioni di Materializzazione…- ottengo in risposta uno sguardo interrogativo che mi spinge a parlare ancora. Sarebbe inutile nascondergli le mie preoccupazioni, sono certa che riuscirebbe a intuirle ugualmente. –Mi stavo chiedendo se potessi partecipare anche io…intendo, è una cosa sicura?- dico nervosa, prima che un pensiero mi colpisca come un pugno nello stomaco. –Le avete programmate per quello che è successo durante le vacanze natalizie?- domando, sentendomi arrossire. –Perché se è così, non è veramente necessa…-.
Severus Piton mi sorprende reagendo alla mia domanda con una risata graffiata, che interrompe le mie parole. –La scuola organizza ogni anno quelle lezioni- dice, guardandomi con uno strano sguardo. –Hai forse paura, Potter?-.
Per un attimo rimango interdetta visto che l’uomo mi ha praticamente riso in faccia e ha preso in giro le mie ansie, ma non posso di certo mettere il broncio. È così raro che l’uomo scherzi con me, non voglio rischiare di farlo arrabbiare.
-Va bene- mi faccio sfuggire un sorriso, distogliendo lo sguardo. –Dammi pure della presuntuosa se vuoi- alzo le sopracciglia, mentre l’uomo si ricompone, muovendosi sulla sua sedia. –O della vigliacca se lo trovi più adatto, ma è stato tremendo-.
-In ogni caso- tenta di tornare serio, ignorando la mia lamentela. –Io, come il Preside, ritengo sia essenziale che tu prenda parte a quelle lezioni e sarei stato il primo a parlartene se avessi pensato che costituissero un pericolo- riprende a scrivere sul suo taccuino. –Sarete sotto la supervisione di noi professori tutto il tempo, è sicuro-.
-Anche senza bacchetta?- domando io, poco convinta.
L’uomo annuisce. –Sono sicuro che non sarà un problema per te- scrive ancora poche parole, prima di chiudere il piccolo libretto e guardarmi serio. –Se così non fosse ti prego di venire immediatamente a parlarne con me-.
È il mio turno per annuire.
Forse mi sto preoccupando per nulla, gli effetti collaterali dell’altra sera non erano semplicemente dovuti alla smaterializzazione, ma anche a molti altri fattori.
-Puoi andare, Mary- dice l’uomo alzandosi lentamente, per avvicinarsi al mobiletto e riporre le sue cose.
-Niente Occlumanzia questa sera?- domando sorpresa, arricciando il naso. Mi sono stupita quando all’inizio dell’incontro ha preferito fare solo i test fisici, ma credevo fosse solo una questione di tempo prima che mi chiedesse di affrontare quella parte.
È per quello che è accaduto l’ultima volta?
-Non questa sera- dice indifferente. –Ma ricorda di fare i tuoi esercizi, saprò se li salti-.
-Certo- mi alzo in fretta in piedi, sentendomi leggermente a disagio, visto che nelle ultime settimane ho completamente evitato i miei esercizi mentali per Occlumanzia, preferendo quelli meditativi. –Buonanotte, Professore- dico gentilmente, congedandomi.
L’uomo ricambia il mio saluto, senza voltarsi verso di me, prima che io prenda la porta per salire verso il dormitorio. Sono contenta di tenere le mie lezioni con Piton in Infermeria, anche quando fuori è già buio, nella stanza c’è molta più luce di quanta ce ne sia nel suo studio e fortunatamente non capita spesso di trovare altri alunni.
Raggiungo in fretta le scale ritrovandomi davanti ad un bivio, da un lato salgono, dall’altro scendono. Domani sceglierò la seconda, come ogni sabato, ma oggi è meglio andare verso la Torre Grifondoro e raggiungere il letto il prima possibile.
Spero di non incrociare Harry in Sala Comune, o dovrò perdere un sacco di tempo ad ascoltare le sue teorie, con il rischio di arrabbiarmi e andare a dormire molto più agitata. Credo sia riuscito a discutere delle sue idee anche con Silente, ma fortunatamente sono arrivata in ritardo all’ultima lezione con lui, trovando nella stanza solo una leggera tensione tra i due. Da un lato sono contenta di non aver dovuto prendere parte al loro discorso, ma dall’altra ho il desiderio di sapere quanto in là si sia spinto Harry.
Ha parlato di Draco e dei suoi sospetti?
Del fatto che pensi sia un Mangiamorte?
O ha parlato di Piton?
O addirittura di entrambi?
In ogni caso, conosco abbastanza bene Harry da essere certa che abbia insistito, forse è stato proprio questo che il Preside ha poco apprezzato.
Spero che questo lo calmi per un po'.
Ci sono volte in cui trovo la sua insistenza molto invadente ed altre in cui la apprezzo, perché capace di togliermi dagli impicci senza grandi sforzi. Infatti, lui stesso si è proposto di parlare con Lumacorno, riguardo all’ultimo ricordo che abbiamo visto a lezione.
È stato un disastro.
Non so se esserne felice o triste.
L’uomo non è cambiato di un virgola da allora, ma è chiaro che nasconde qualcosa. Sarà un problema scoprire cosa ha detto realmente a Voldemort quella sera ora che Harry lo ha avvertito di ciò che sappiamo, ma almeno per ora Lumacorno si è tenuto a debita distanza da noi due, riducendo le sue inutili chiacchere al minimo.
Sarebbe troppo palese il mio tentativo di allontanarlo ancora di più se gli domandassi come mai non c’è una foto di Voldemort sulla sua mensola. Ai tempi anche lui era nel Lumaclub e di strada ne ha fatta parecchia nel suo campo.
Sicuramente sarebbe divertente vedere la sua faccia.

Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate!

Mary Lloyd e il Voto InfrangibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora