Lumacorno

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Il mio sguardo si perde oltre il finestrino, mentre le dita della mano destra delineano i contorni della piccola chiave che porto sempre appesa al collo, guidate dall'ansia. Se Ron ed Hermione sono dovuti andare in giro per il treno probabilmente anche Draco è impegnato per ora, ma ho bisogno di incontrarlo e parlare con lui. Vorrei vederlo e sapere come sta, anche se non dovrei. Mantenermi distaccata sarebbe senz'altro d'aiuto nel mio rapporto con lui, ma non sarà molto facile.
La mia fronte sfiora il vetro freddo, mentre i miei occhi si socchiudono.
Ho da poco lasciato uscire Shadow dalla finestra, quando il treno ha rallentato. Restare chiuso nella sua gabbia lo rendeva inrequieto e intrattabile e, visto che non avrà problemi a trovare la strada per Hogwarts, non mi è sembrata una brutta idea.
Il vociare di Neville, Harry e Luna in sottofondo è quasi piacevole, come una specie di ronzio prolungato che mi rilassa.
Le mie palpebre scivolano sugli occhi, chiudendoli e portandomi in lontano limbo.
Una sensazione di vuoto mi attanaglia e un occhio azzurro lampeggia davanti a me.
-Sono sveglia!- urlo, mentre la mia schiena si irrigidisce, colpendo il sedile dello scompartimento. Neville ed Harry sobbalzano, mentre Luna solleva gli occhi dalla sua coppia de Il Cavillo, osservandomi curiosa, ma affatto sorpresa. -Scusate- biascico abbassando lo sguardo, facendo sospirare Harry di preoccupazione.
-Dovresti dormire di più, Mary, le occhiaie sono molto scure, sembri malata- dice Luna, incosapevolmente spietata.
-Grazie per il consiglio- dico senza troppa ironia, con Luna non servirebbe.
-Ha paura di addormentarsi- sospira ancora Harry.
-Che cosa ridicola- alzo le spalle, prima di incrociare le braccia. -Non ho paura di addormentarmi-.
-Hai gli incubi come Harry?- domanda Neville, leggermente intimidito.
-Qualcosa di simile...-mi sforzo di non rispondere troppo sgarbatamente. -Non c'è problema, però, sono solo stanca, domani starò benissimo-.
-Se dormirai- alza le spalle il ragazzo dagli occhiali tondi.
Prima che possa replicare la porta dello scompartimento si apre, rivelando le figure di Ron ed Hermione. -Vorrei tanto che il carrello si spicciasse, muoio di fame- fa il rosso sprofondando nel sedile, tra Neville ed Harry, mentre Hermione si siede vicino a Luna. -Ciao, Neville, ciao, Luna. Indovina un pò?- guarda mio fratello. -Malfoy non è in servizio come Prefetto. Sta seduto nel suo scompartimento con gli altri Serpeverde, l'abbiamo visto passando-.
-Davvero?- dico, forse con troppo entusiasmo. -Cioè...davvero?- uso un tono più pacato, con scarsi risultati, facendo ridacchiare Luna e ottenendo uno sguardo confuso da parte di mio fratello.
-E cosa ha fatto quando vi ha visti?- domanda Harry, stoccandomi un'altra strana occhiata, alla quale rispondo con un'alzata di spalle.
-Il solito- dice alzando il dito medio in un gesto volgare. -Non è da lui, però...- fa Ron.
-Questo è da lui- dico, imitando il suo gesto con la mano.
-Oh, quello sì!- quasi ride il rosso. -Perchè non è là fuori a fare il bullo con quelli del primo anno?-.
-Forse preferiva la Squadra d'Inquisizione- dice Hermione. -Forse fare il prefetto gli sembrava un pò noioso, dopo quello-.
-Forse è più maturo di quello che voi riuscite ad immaginare- vengo completamente ignorata dal gruppo.
-Non credo- dice Harry guardando la Grifondoro. Il ragazzo fa per parlare ancora, ma viene interrotto dall'entrata nello scompartimento di una ragazza del terzo anno, col fiatone, visibilmente imbarazzata.
-Devo consegnare questo a Neville P...Paciock, Harry P...Potter e M...ary P...Potter- balbetta rossa in viso, prima di consegnare a noi dei piccoli cilidri di pergamena, legati con un nastro viola.
-Che cos'è?- domanda Ron.
-Un invito- dice Harry, srotolando il suo, come facciamo io e Neville.

Mary,
Sarei lieto se ti unissi a me per un pranzetto nello scompartimento C.

Cordialmente, Professor H.E.F. Lumacorno

Quando alzo lo sguardo dal piccolo foglio posso ritrovare il mio stupore negli occhi di tutti gli altri.

-Non ci volevo venire- fulmino Harry con lo sguardo, sussurrando in modo che solo lui mi senta, seduta al tavolo da pranzo con Lumacorno, Harry, Neville, Ginny, Zabini e due ragazzi che dovrebbero chiamarsi Cormac McLaggen e Marcus Belby.
-Fai finta di averlo voluto- dice lui in un soffio. -Continua a sorridergli come hai fatto fino ad ora e vedrai che andrà tutto bene-.
-Tutto bene?- lo guardo sconsolata. -È la terza volta che mi dice che somiglio a Lily- lo faccio ridere sommessamente.
-Non la avevi rivalutata?- mi chiede aspettando che Lumacorno sposti lo sguardo dall'altro lato del tavolo, guadagnandosi una mia gomitata, piuttosto blanda. L'uomo grasso che siede davanti a noi, ha appena finito di impicciarsi della vita di mio fratello e fortunatamente distratto da Ginny non è ancora riuscito a mettere le sue grinfie su di me, ma so bene che manca poco alla tortura.
-Mary Potter!- le parole di Lumacorno mi colpiscono come un pugno in pieno petto, cortesemente gli sorrido, sforzandomi di non apparire rigida. -Molti misteri ti circondano, sei incredibilmente simile a tua madre. Ancora me la ricordo, come se fosse stato ieri- si interrompe rivolgendosi agli altri. -Una donna incantevole e di indubbia intelligenza, una delle mie alieve più brillanti-.
-Siamo a quattro, ti prego, uccidimi adesso- mi sporgo leggermente verso Harry, costretto a trattenere una risatina quando l'uomo torna su di noi.
-Non posso fare a meno di chiedermi cosa ti sia successo negli anni in cui avresti dovuto essere ad Hogwarts. Dagli undici ai quindici anni cosa ti è accaduto?- fa interessanto, vedo altri sporgere il collo nella mia direzione.
I miei occhi si fissano in quelli dell'uomo sorpresi per la domanda. -Io...-tentenno un'istante, prima di sorridere. -Niente di particolare- mento. -Ho vissuto in molti orfanotrofi, ne ho cambiato davvero tanti- l'uomo mi guarda con attenzione. -Credo che sia questa la ragione per la quale non mi abbiano trovata per così tanto tempo-.
-Immagino sia stato molto complicato rintracciarti- dice allegro. -Gli esami ti hanno messa in difficoltà?- domanda addentando un pezzo di fagiano.
-Oh, ovviamente è stato faticoso, ma ho avuto dei buoni insegnanti- mi sforzo di continuare a sorridere.
-E per i G.U.F.O.?- domanda interessato. -Solo "Eccezionale" miei cari, fate attenzione a questa ragazza, sembra non avere punti deboli- fa entusiasta ai presenti. -Hai prodotto incantesimi senza l'ausilio della bacchetta, è la verità?- domanda l'uomo, gli occhi quasi luccicanti dalla curiosità.
-Sì, Signore- mi limito a dire, arrossendo leggermente, sperando che la tortura si esaurisca in fretta e lui non indaghi ulteriormente.
-Ci mostreresti qualcosa?- domanda allora.
-Non posso, Signore, mi dispiace- dico prontamente, non voglio fargli vedere proprio nulla. -Mi è stato sconsigliato di utilizzare quel tipo di magia se non mi sento al massimo delle mie forze e purtroppo la scorsa notte non ho dormito troppo bene- il suo sguardo si spegne. -Non vorrei le cose mi sfuggissero di mano-.
-Capisco- dice l'uomo annuendo. -Avremo sicuramente altre occasioni-.
-Certo- mi sforzo di sorridere, prima che l'uomo venga distratto da Cormac.
Harry mi sorride quando lo guardo, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Quando il pranzo termina la situazione sembra non migliorare e il mio livello di attenzione sta calando, così come la mia capacità di rimanere sveglia. All'ennesimo sproloquio dell'uomo sul suo "Lumaclub" attendo il suo sguardo e ne richiamo l'attenzione. -Mi scusi, Signore- ottengo un sorriso dall'uomo, quindi continuo. -Non mi sento troppo bene- mento. -Posso tornare nello scompartimento ch...- cerco di domandare.
-Assolutamente!- dice lui. -Ci mancherebbe, riposati-.
-Grazie, Signore- sorrido all'uomo alzandomi e puntando i miei occhi in quelli di Harry, che mi fissa perso.
Oh, sì, Harry Potter, ti sto lasciando solo nella tana del lupo, ma non sopporterò un minuto di più in presenza di quest'uomo.
Esco, lascandomi sfuggire un sospiro una volta che la porta si chiude.
Bene, cerchiamo Draco ora.

Ciao gente!
Ecco il nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto! :*
Fatemi sapere!

Mary Lloyd e il Voto InfrangibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora