Cerco di concentrarmi sulla respirazione, aumentando il passo.
Mille pensieri vorticano nella mia mente, distraendomi dall’allenamento. Sono solo al secondo giro di corsa e già vorrei abbandonare i miei esercizi, tornare al Castello, cercare Draco e assicurarmi che non stia facendo qualche sciocchezza.
Spero con tutta me stessa che stia andando a vedere la partita, come fanno tutti e come lui ha sempre fatto.
Ho paura di lasciarlo solo.
Ho paura di ciò che fa quando non lo trovo in Sala Grange all’ora di pranzo.
Ho paura che Harry lo segua con la sua stupida mappa.
Ho paura che si faccia del male senza nemmeno rendersene conto.
Ho paura di vederlo portare a termine la sua missione.
È per questo che lo penso tutto il tempo, che passo tutto il tempo che posso con lui e che parlo di qualsiasi cosa mi venga in mente per distrarlo, quando lo vedo perso nei suoi pensieri. Ma dietro a tutte quelle parole sentiamo entrambi il peso di una ferita ancora fresca che nessuno dei due ha il coraggio di medicare.
Ma le ferite, lasciate a loro stesse, si infettano.
E se non vengono curate possono ucciderti.
Io non voglio vederci morire.
Ma ho troppa paura per dire o fare qualsiasi cosa.
Paura di tutto e di niente.
Se un giorno parlassi troppo? E qualcuno capisse cosa so.
Come farò a guardare Silente in faccia?
Se continuo a chiedergli qual è il suo piano potrei allontanarlo?
E se un giorno me lo dicesse?
Cosa dovrei fare a quel punto?
Sabotarlo, sarebbe tradirlo?
Aiutarlo, mi farebbe passare automaticamente dalla parte di Voldemort?
Qualcuno potrebbe capire?
C’è una persona capace di vedere quanto abbiamo paura e accettare un simile errore?
Un boato e delle grida mi strappano con violenza ai miei pensieri, facendomi fermare e quasi scivolare sull’erba umida della collina. Il mio corpo si irrigidisce e subito lo sento muoversi in automatico, sulla difensiva, pronto a scattare.
Cosa è stato?
La risposta arriva in fretta alle miei orecchie con la voce di Luna Lovegood. –Ecco Smith di Tassorosso con la Pluffa…- suona lontana, ma forte e chiara.
Oggi c’è la partita tra Grifondoro e Tassorosso e, a quanto pare, sembra semplicemente iniziata.
Le mie spalle di rilassano e le braccia scivolano lungo il corpo, non avvertendo più alcun segno di pericolo. Sospiro e riprendo a camminare sulla terra ammorbidita dalle piogge recenti, mentre la voce di Luna continua a risuonare in tutto il parco. Cerco di non ascoltare la sua cronaca e mi dirigo verso uno spiazzo pianeggiante non molto lontano dalla capanna di Hagrid, protetto però da alcuni pini, per evitare che qualcuno venga attirato dai miei esercizi.
Non ho più voglia di correre, mi lascia troppa libertà di pensiero, così come la meditazione.
L’ultima volta che ho visto la McGranitt, qualche giorno fa, mi ha assegnato dei nuovi esercizi, più difficili, perché richiedono più energia, ma anche più istintivi, che dovrebbero aiutarmi la prossima volta che proveremo a simulare un duello.
È stato una delle lezioni più imbarazzanti che abbia mai affrontato con Minerva, vista la mia incapacità di guardarla negli occhi. Probabilmente anche lei ha fatto caso a quel dettaglio, ma per qualche ragione ha scelto di non domandarmi nulla e non posso che essere grata di questo. Forse ha creduto fossi solo stanca o forse che l’ultima lezione con Silente e Piton mi abbia scoraggiata, visto ciò che è capitato alla mia bacchetta.
Ma il destino della mia bacchetta era segnato, era ridotta troppo male per resistere a quell’incantesimo. È stato troppo improvviso per lei e molto probabilmente il panico mi ha spinto a impiegare più energia del necessario.
Mi dispiace averla rotta e non riesco a gettarla via.
La ho solo da un anno, ma mi ha sempre risposto senza esitazione, non me la sento di abbandonarla.
Avrei dovuto fare più attenzione e tenerla da parte, per quando le mie capacità magiche saranno più stabili o io sarò troppo stanca per poter avere una tale energia.
Adesso sono senza una difesa.
Senza un’ultima opzione in caso di pericolo.
Che sciocca sono stata, avrei dovuto fare più attenzione, sarei riuscita a gestire meglio i miei poteri se solo mi fosso impegnata di più negli allenamenti.
Muovo le braccia in gesti circolari, per poi fermarle a mezz’aria, una volta sollevate una buona quantità di pietre. Un altro gesto e abbasso le braccia, studiando i grandi sassi che fluttuano intorno a me.
Qualcuno è troppo piccolo e qualcuno troppo grande per essere utile al mio esercizio, quindi le lascio ricadere sul terreno morbido che assorbe gli urti. Alla fine ne trovo uno adatto e me lo avvicino, per avvolgerlo con le mani e concentrarmi su di lui. Deformo la sua superficie col solo pensiero, creando sei piccole punte che con gesti delle mani faccio vorticare in aria, facendole seguire un percorso, a tratti più lento e a tratti più veloce per migliorare il mio controllo sul materiale.
È importante mantenere il contatto visivo se non si ha una buona padronanza dell’incantesimo, è ciò che può fare la differenza tra un successo e una sconfitta. Ovviamente non è l’unica variante, alcune scuole di pensiero sostengono che senza i movimenti giusti lo sguardo non conta nulla. Altre ancora, dicono che tutto è inutile se la volontà non è forte.
Secondo me tutto è importante e tutto può funzionare da solo. Il contatto visivo, i movimenti delle mani come del resto del corpo, la mente attenta, la semplice predisposizione e la convinzione ti permettono di creare incanti inimmaginabili, ma ogni elemento se allenato singolarmente può dare ugualmente un buon risultato.
-Oh, guardate!- mi arriva più chiara la voce di Luna, mentre continuo il mio esercizio, senza mai staccare gli occhi dalle pietre. –Il Portiere di Grifondoro si è impadronito di una delle mazze da Battitore- fa una breve pausa e poi uno strano verso risuona attraverso il suo microfono. –Il Portiere di Grifondoro ha appena colpito Harry Potter con la mazza!- delle urla si alzano.
Come?
Il mio sguardo si sposta in fretta in direzione del campo fuori dalla mia visuale e subito torna indietro quando dei colpi sordi mi richiamano alle pietre. Distogliendo lo sguardo ho perso il controllo e tutte e sei le punte si sono conficcate in un albero vicino. Faccio un passo verso di loro mordendomi le labbra, ma la voce suona ancora
-Quello è sangue?- dice Luna, prima che il microfono faccia uno strano rumore e si spenga, lasciando che si senta solo il forte brusio prodotto dal pubblico.
Le mie gambe scattano, improvvisamente dimentico il mio allenamento e mi muovo il più in fretta possibile verso la fonte dell’unico rumore rimasto.
Salto le radici, passando in mezzo agli alberi per tagliare un gran pezzo di percorso, vedendo presto il campo in lontananza. Sfrutto la pendenza del terreno per essere ancora più veloce e in poco più di un minuto raggiungo la struttura di legno, precipitandomi immediatamente all’interno.
Evito gli spalti e dirigo direttamente sul campo, dove attiro lo sguardo di alcuni giocatori di Tassorosso. Li ignoro e mi avvicino subito al gruppo di Grifondoro che circonda un compagno steso a terra, affiancato da Minerva in persona, che mantiene la bacchetta puntata su mio fratello.
-Harry!- grido, ormai molto vicina. Rallento solo per non investire i miei compagni di Casa, nell’istante in cui anche la McGranitt retrocede, lasciando libera la visuale su mio fratello. Il ragazzo è steso a terra e delle spesse bende bianche circondano la sua testa, appoggiata inerme sull’erba sporca di sangue.
Alzo lo sguardo e incontro subito quello di McLaggen, la mazza di legno è ancora stretta nella sua mano, segnata da qualche piccola macchia di sangue. Il suo sguardo è perso, ma subito si rabbuia, contrariato, mentre il sangue diventa incandescente nelle mie vene. Mi getto verso di lui senza pensarci due volte, guidata dalla rabbia e dalla paura, ma qualcosa o qualcuno mi blocca, trattenendomi per un braccio, impedendomi di raggiungere il mago che indietreggia appena in tempo per evitare le mie dita.Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
E spero di riuscire a pubblicare il prossimo più velocemente ;)
Fatemi sapere che ne pensate!
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Mary Lloyd e il Voto Infrangibile
Fanfiction(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male) Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne! Buoni e cattivi, ma è così semplic...