Capitolo 1

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L'OMBRA NELLA NOTTE

Narratore
Camminava, immersa nel buio. Nel Palazzo i rumori della festa echeggiavano fino al piano superiore, poco sorvegliato, rendendo la figura nera, che già avanzava con passo felpato, quasi inconsistente.
Un ampio mantello con il cappuccio ne copriva il viso e ne nascondeva le forme. Solo due guardie la separavano dal suo obiettivo. Per l'ombra non erano un grosso problema.
Le avvicinò, celandosi nelle ombre gettate sulle pareti, e fulminea le assaltò, mettendole fuori gioco, senza ucciderle.
''Pensavo sarebbe stato più difficile'' pensò mentre forzava la serratura della porta, sorvegliata poco prima dalle sue vittime . Spinse la porta e controllò la stanza.
Vuota.
Iniziò cercando tra le scartoffie posate sulla scrivania e fra i libri. Non trovando nulla, si mise a tastare pareti e mobili alla ricerca di uno scompartimento nascosto.
Le mani, foderate di guanti neri, incontrarono un microscopico rilievo. Lo schiacciò e avvertì un clic. Si aprì un cassetto nascosto.
Dentro i documenti che cercava.
Sorrise da sotto il cappuccio, ma si accorse di alcuni passi troppo vicini.

Erwin's pov

Mi stavo comportando al meglio alla festa aristocratica al quale era stato invitato. Il conte Douglas doveva consegnarmi dei particolari documenti, utili alla mia causa.
Erano il risultato di ricerche durate mesi, svolte in segreto dagli uomini personali del conte.
Ricerche che sarebbero state molto utili al Corpo di Ricerca, qualora la Gendarmeria avesse creato problemi.
Il conte Douglas si avvicinò e mi fece cenno di seguirlo.
Fui affiancato da Mike, uno dei miei sottoposti nella Legione Esplorativa,con indosso il dispositivo di manovra tridimensionale. Biondo, taglio militare, aveva la strana abitudine di annusare le persone incontrate per la prima volta, per poi ridersela sotto i baffi.
Il conte mi condusse fino all'ultimo piano, attraverso grandi scalinate, sfoggio di una ricchezza che ai nobili non mancava.
Il corridoio si presentò buio, illuminato a tratti da sporadiche torce. Appena voltammo l'angolo mi accorsi che qualcosa non quadrava. Un secondo dopo scorsi due guardie, stese sul pavimento.
Senza proferire parola iniziai a correre verso una stanza spalancata, seguito da Mike.
''Ma cosa?'' pensai.
La stanza era vuota.
Il conte ci raggiunse e corse verso un mobiletto.
<<I documenti! Li hanno rubati !>> disse ad alta voce, stupito e preoccupato.
''Dannazione!''
Non potevo crederci. Me li avevano sottratti da sotto il naso.
Avanzai velocemente verso una finestra e la vidi, un'ombra....
Correva sui tetti, veloce e già lontana.
<<Mike. Prendi quel ladro>> ordinari.
<<Agli ordini, Comandante Erwin!>>
Mike azionò il dispositivo di manovra tridimensionale, utilizzato per spostarsi in aria, e uscì dalla finestra.
Io invece mi diressi spedito all'esterno, pronto a prepararmi e a iniziare un inseguimento con una squadra intera.

T/N's POV

Non appena avvertiti i passi, mi ero lanciata fuori dalla finestra, sul tetto del palazzo, correndo alla massima velocità possibile.
La luna era dannatamente brillante quella notte e illuminava ogni cosa con la sua luce bianca.
Sarebbe stato uno spettacolo magnifico se non stessi cercando di nascondermi!
Diamine!
Spero solo ci mettano un po' a capire cosa sia successo.
Tra l'altro ho lasciato a casa il 3DMG, pensando non mi servisse.
E invece poco dopo ho avvertito in lontananza rumore di aria che fuoriesce a pressione.
Mi voltai appena e impallidii.
Merda! Era uno della Legione Esplorativa! Anche se era notte, vedevo chiaramente lo stemma con le ali della libertà, cucito sulla giacca della divisa.
Si avvicinò pericolosamente e io, per evitare di essere presa, mi lasciai scivolare dal tetto. Lo sentii sfrecciare sopra la testa.
Mi dileguai nel poco tempo di manovra che mi concesse.
Ma mi avrebbe trovata presto. Quelli della squadra di Ricerca non erano idioti come quelli della Gendarmeria.
Individuai una grata che si apriva direttamente sul Sottosuolo, un luogo infernale dove crimini e violenza erano all'ordine del giorno.
Ma non avevo altra scelta. Lì c'erano abbastanza zone d'ombra per agire e tante persone per sparire.
Alzai la grata e mi lancia i giù. Atterrai e ammortizai la caduta rotolando, per poi riprendere la fuga.
Quei dannati del Corpo di Ricerca erano già sulla grata e poco dopo li sentì saettare verso di me.
Per loro sfortuna mi immersi nel buio dei vicoli fetidi e pericolosi del Sottosuolo. Mi concessi un sorriso e sguainai le mie spade.
Forse loro erano ben addestrati, ma non erano abili quando me a sfruttare il buio.
Vidi distrattamente un tizio biondo e alto, con due grandi sopracciglioni, dare ordini ai propri soldati.
Sapevo chi fosse. Era Erwin Smith, il Comandante del Corpo di Ricerca.
I primi avversari mi passarono davanti senza vedermi.
Li attaccai senza remore, tramortendoli.
Non sono mai stata un'assassina.
I loro tonfi richiamarono l'attenzione e io cambiai nascondiglio.
Mi fusi col buio, invisibile ai loro occhi, predatrice.
Li assaltavo senza indecisione, colpendoli con l'impugnatura delle spade e solo raramente ingaggiando un corpo a corpo.
Persino l'uomo che mi aveva seguito all'inizio si fece sorprendere da me, e nonostanre fosse abbastanza bravo, lo mandai al tappeto con del gas soporifero.
Sorrisi.
Erwin Smith era rimasto al centro di una sorta di piazza, in una zona illuminata.
<<Esci fuori e fatti vedere>> urlò serio.
Mi veniva da ridere.
Forse sarei dovuta andare, ma non potevo lasciare così il ''capo'' del Corpo di Ricerca.
Così iniziai ad avanzare verso di lui.

Erwin's Pov

Avevo fatto dividere i miei soldati in gruppi di tre per perlustrare bene la zona.
Ma non immaginavo che il ricercato fosse tanto esperto. Aveva sbaragliato con estrema facilità i miei uomini. Speravo solo non fossero morti.
Rimasto solo io, mi misi sotto la luce che illuminava la piazza, in cui mi trovavo, e controllato il 3DMG, urlai: <<Esci fuori e fatti vedere>>.
Dopo neanche trenta secondi, una figura iniziò a emergere dall'oscurità. Era completamente vestita di nero, il volto celato dal cappuccio.
Era alta più o meno (T/a), e procedeva spedita e silente.
<<I tuoi uomini stanno bene. Si stanno facendo un bel sonnellino>> esclamò all'improvviso, quella che poteva benissimo essere definita un'ombra.
<<Chi sei?>> chiesi.
<<Perché dovrei dirtelo?>> sbuffò.
Estrassi le spade.
L'ombra strinse le sue.
<<Non sai con chi hai a che fare ladro>> avvertii.
<<Io so chi sei. E ti avverto di non sottovalutarmi, Erwin Smith>>
Fui io il primo ad attaccare. Lei semplicemente schivò. Si muoveva armonica, leggiadra, in una danza mortale di lame.
Io ero un ottimo spadaccino, ma non come lei.
Avevo capito che era una donna dalla voce. E iniziai a pensare che sarebbe stata un'ottimo membro per le spedizioni all'esterno.
Quanto amo le spedizioni, ma quello non era il momento per pensarci.
Usai il 3DMG liberando il gas, ma lei scivolò a terra e con un colpo di spada danneggiò il dispositivo di manovra. Ruzzolai e terra.
Lei mi fu subito sopra.
Parai un fendente, ma la donna ammantanata fece scivolare la sua lama sulla mia spada, trapassandomi la spalla. Con l'altra spada mi disarmò.
Rimasi impietrito.
Mi ritrovai la gola circondata dalle sue lame. Un minimo movimento e mi avrebbe ucciso.
Anche in questo modo, sebbene fosse vicina, non ne vedevo il viso.
<<Ti avevo detto di non sottovalutarmi. Mi piacerebbe conversare con te, Mister Sopracciglia, ma... avrei da fare ...>>
Tutto divenne nero.

T/N's POV

Avevo lasciato il Sottosuolo la notte stessa e avevo raggiunto in orario il luogo dell'incontro.
Era l'alba e in una città a ridosso di Wall Sina, la muraglia più interna del regno, tre uomini mi stavano aspettando.
Mi avvicinai con passo deciso.
Li osservai. Erano dalla Gendarmeria, con lo stemma dell'unicorno verde.
Ma dal loro atteggiamento mi accorsi subito che erano dalla Gendarmeria Centrale, non che non lo sapessi.
Sapevo bene che erano temibili, ma non me ne preoccupai. Del resto loro mi avevano assunta per quel lavoro.
<<Hai quello che ci serve?>> disse il primo non appena mi vide.
<<Non si saluta? Un po' di educazione no, eh?>> ironizzai.
Gli uomini non cambiarono atteggiamento.
<<Okay! Sempre i soliti musi lunghi... Non si può fare conversazione con voi!>> sbuffai porgendo i documenti.
Un secondo uomo li afferrò e li controllò per poi annuire.
Il terzo uomo allora mi si mise davanti.
<<Ben fatto. Riesci sempre negli incarichi. Sei una risorsa preziosa. I soldi ti saranno versati, come al solito dal tuo contatto. Arrivederci>>
<<Finalmente! Un po' di educazione allora la conoscete anche voi!>> ghignai.
Li vidi allontanarsi a anche io mi defilai, volgendo il mio cavallo verso la porta di entrata per Wall Sina.

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