Capitolo 38.

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SPEZZATO

T/N's Pov
Cosa voleva dirmi Eren?
Sbuffai, agitando la gamba sana nel vuoto.
Sembrava importante...
Storsi il naso.
Beh.... c'è da valutare che spesso si incazza per cose stupide, evidentemente di un certo rilievo dal suo punto di vista ... quindi potrebbe poi non essere così importante...
Non è mica Connie!!! si ribellò una voce nella mia testa.
Però...magari non è una cosa così seria...
Ma se lo fosse!?
Ti ricordo che si è messo a urlare contro Jean perché gli ha starnutito accanto!?
Ora parlavo con me stessa...
Il che era grandioso.
Si insomma, se non lo fosse importante mi starei bruciando i neuroni per nulla!
Mi sto incartando...
Mi arresi, sospirando rumorosamente.
Qualunque cosa avesse da dirmi, poteva aspettare.
Ora volevo solo godermi il panorama sotto di me, rannicchiata sulla cima del Wall Rose, seduta sul bordo della muraglia, spaziando con lo sguardo.
Pace...
Mi sentivo pacificata.
Il mondo mi sembrava meraviglioso in quel momento.
Forse mi ero vagamente dimenticata della morte dei miei superiori, del mio precipitare dalla cima di una torre, della mia gamba in sciopero, del fatto che l'alta Ymir da gigante fosse una nana...invece tappo-Annie è un colosso! I titani sono esseri strani.... e della circostanza, davvero adorabile, in cui un titano mi voleva mangiare ''leggermente'' viva, una variante culinaria di ''leggermente al sangue'', e mi stava per far divenire ''Marco Botd due''...
Magari avrebbero iniziato a definirmi ''metà'' o ''un mezzo''!
Ma in tutto quello sfacelo cosmico, si vede che qualche forza superiore continua a farmi precipitare in situazioni catastrofiche, almeno qualche buona notizia faceva capolino.
Thunder era vivo.
Si... era vivo.
Vi chiederete: come mai quel cavallo, e non parliamo di Jean, non è diventato una frittata, schiacciato da quel masso?
Non ne avevo la minima idea, nè so spiegarmelo ora.
Che sia un dannato fortunato come me?
Se fortuna si poteva definire il precipitare dalla cima di una torre...
So solo che non lo avevo legato.
Beh, inutile crucciarsi su come sia andata. Importante sia beato e felicemente incolume....
Magari era quella piccola buona notizia a farmi guardare, con ebete meraviglia, quel mondo spietato...
O forse ero solo imperterrito ottimismo.
Vidi issare Ymir su una barella, lungo le pareti verticali del Wall Rose, lasciando sfuggire la candida serenità e ritornando nuovamente nella cruda realtà.
Era davvero ridotta male.
Mi si strinse il cuore.
Del resto era una mia cara amica, no?
La sua pelle fumava, segno che le ferite le si stavano rimarginando.
Sul viso portava i segni della recente trasformazione.
Ancora non mi capacitavo granché dalla nuova ''rivelazione'', ma eravamo vivi e soprattutto ancora uniti.
Per fortuna, o per sfortuna, qualcuno mi venne a disturbare, spezzando il filo dei miei pensieri.
<<T/N?>>
Alzai il viso e mi ritrovai una faccia a due millimetri dalla mia.
<<MA CHE COSA!?>> esclamai con un tono decisamente molto forte, trattenendomi dal balzare dalla sorpresa, non volendo precipitare da cinquanta metri...
<<C-caposquadra Hanji... M-ma...MA LE SEMBRA IL MODO DI SPUNTARE!?>>
Si lo so... preferivate fosse Eren...
Ma con chi cavolo parlo!?
Inizio a diventare pazza come tutti nella legione!
<<Sei ferita>>
Per un attimo avvertì nella mia mente un gracidare di rane.
Ma guarda tu!, pensai con sarcasmo, la scoperta dell'acqua calda! Un'ora che siamo insieme e se ne accorge solo adesso!?
<<Tecnicamente ero ferita anche quando venti minuti fa mi hai interrogato sull'accaduto...>> corrugai le sopracciglia.
<<Ah già!>> esclamò carezzandosi il mento con una mano, riflessiva e con lo sguardo volto verso il cielo.
<<Sul serio Hanji... hai un deficit serio di attenzione....>> ridacchiai, ritrovando nuovamente il buonumore.
<<Per questo ho sempre con me Moblit!>> annuì continuando a stare a due millimetri dal mio viso.
<<Hanji ... Sei troppo vicina...>>
<<Uhm?>> sembrava non capire.
<<Te lo traduco in ''gigantese'' o ti allontani dalla mia faccia!?>> scandii bene.
<<Oh...>> e si allontanò un poco <<Però..... la faccenda del gigantese...>>
Oh no...
<<SE ESISTESSE UNA LINGUA SIMILE SAREBBE ... SAREBBE...>>
È andata in overdose da ''giganti'' bene....
<<Caposquadra noi siamo pronti per...>> ci raggiunse una voce maschile.
<<Moblit! Arrivi giusto in tempo! Stavo parlando di te a T/N!>> sorrise la donna, afferrandolo e girandolo per un braccio.
<<Ehm...>>
Lo avevo già visto di sfuggita....
Okay, non proprio di sfuggita, dato che ronzava sempre intorno a Hanji, evitando che la scienziata si facesse staccare la testa da un titano, durante qualche esperimento, o semplicemente aiutandola in caso di necessità.
Tuttavia non ci ho mai scambiato più di mezza parola.... forse neanche una sillaba....
Dal modo in cui si relazionavano si vedeva che erano ottimi amici.
<<Piacere>> sorrisi.
Lui ricambiò il sorriso e poi si sequestrò la Caposquadra, liberandomi dai discorsi stravaganti e divertenti della donna.
La seguii con lo sguardo per un paio di minuti.
Sta parlando con Christa.... cioè Historia, presumo sulle condizioni di Ymir...
Ripresi a fissarmi i piedi.
Mi stavo annoiando adesso, ma non potevo fare grachè del resto.
Ben presto la mia attenzione fu catturata da una piccola calca di soldati. Tra quel groviglio di mantelli verdi, scorsi una testa bionda e lo stemma della Guarnigione.
Mi alzai, cercando di non poggiare il peso sulla gamba inferma, e iniziai a saltellare su un piede per spostarmi.
Scena esilarante!
Ringrazio non ci sia Dean e prendermi per il culo.
<<....tutta la notte e possiamo assicurare che, almeno tra i distretti di Trost e Chlorba, la muraglia è integra>> stava dicendo quell'uomo.
<<Come hai detto!?>> esclamò Hanji, perdendo la sua aria da schizzata.
Come pensavo...
<<Ci siamo incontrati con i soldati del distretto di Chlorba, hanno controllato anche loro per sicurezza. Non abbiamo incontrato alcuna traccia di titani lungo la strada>> continuò il soldato di Guarnigione.
Come avevo notato ieri.... qualcosa non quadra di certo.
<<Ma abbiamo visto dei titani all'interno delle mura! Non possiamo esserci sbagliati!>> commentò Armin Arlet.
<<Sicuro di avere controllato bene le mura!? Non è che sei ancora ubriaco!?>> si agitò Eren, rivolto al tizio.
Sembra si conoscano quei due...
<<Come se potessi bere in una situazione del genere! E comunque voi cosa ci fate qui!?>> ribattè il soldato, irritato.
Si... si conoscono di certo.
Decisi di intervenire.
<<Ha ragione quest- come ti chiami?>> mi rivolsi all'uomo biondo.
<<Hannes....>>
<<Ha ragione Hannes. Le mura non hanno breccia>> affermai con calma, come se parlassi delle modalità con cui Sasha cucinava le patate.
È credetemi.... la ragazza era stata dieci ore di seguito a parlarne con la bava alla bocca per la fame.
E ovviamente l'aveva fatta venire anche a me...
Perfetto! Ora ho nuovamente fame!
''Sai che novità'' disse una vocina dentro di me.
Rifocalizzai la mia attenzione sui miei interlocutori.
Mikasa, Armin e Eren mi osservavano stupiti.
<<Ma non ha senso...>> biascicò Eren.
<<Lo ha. Io con il mio gruppo abbiamo perlustrato le mura ieri senza riscontrare brecce. In più gli unici titani che abbiamo visto sono quelli ad Utgard. Deve esserci un'altra spiegazione della loro presenza... qualche opzione che non abbiamo contemplato, anche se non so identificarla... almeno al momento...>> esposi con cipiglio serio.
I tre mi sembrarono preoccupati.
Nel frattempo Hannes salutò i miei tre amici, ancora intontiti dalle mie considerazioni del tutto speculative.
<<Cosa diavolo sta succedendo?>> domandò Eren, forse più a se stesso che ad altri.
<<Cosa significa tutto questo?>> iniziò a riflettere Armin.
Io lo affiancai, sperando di risolvere insieme a lui il quesito decisamente più assurdo: da dove cavolo erano spuntati quei giganti?
<<Vorrei saperlo Armin...>> sbuffai, ma lui non mi ascoltò minimamente, preso a rincorrere i suoi ragionamenti.
<<Non succede nulla per cinque anni...e ora cominciano a succedere le cose più assurde....>> continuò infatti a parlare.
<<C'è una cosa particolarmente assurda>> cercai di catturare la sua attenzione.
Mi fissò con le sue iridi azzurre...
Cavolo ha degli occhi belliss- No! Stop. Non commenterò i suoi occhi come qualsiasi ragazzina!
<<Connie è passato per il suo villaggio. Era totalmente distrutto ma non c'erano cadaveri ne tracce di sangue..i cavalli erano al loro posto. Ma se sono scappati, dato l'assenza di vittime, perché lasciare là i cavalli? E se invece fossero rimasti, come mai non hanno trovato una goccia di sangue?>> esposi, mettendo in luce le mie perplessità.
<<N-niente sangue? Hai ragione, qualcosa sicuramente è anomala nella faccenda...>> annuì pensieroso.
<<Non è sono questo....>>
<<C'è altro?>> stupito.
<<Connie sostiene che c'era un gigante placidamente coricato sulla sua abitazione, neanche fosse un letto in piume d'oca, con gli arti atrofizzati. Ora mi chiedo? Come diamine c'è finito? E la cosa più inquietante ... Connie sostiene assomigli alla madre. E so che magari è una sua fantasia... però...>> e improvvisamente capii perché Ymir lo aveva distolto dell'argomento. Non era solo per distrarlo dal villaggio distrutto.... lo aveva fatto perché sapeva qualcosa.... Ne consegue che probabilmente quel gigante effettivamente non somigliava soltanto alla madre di Connie... lei era la madre di Connie.
Decisi tuttavia di non dire questo particolare su Ymir, per non aggravarne la situazione. Io continuavo a essere certa della sua estraneità alla vicenda ''Annie''. Lei non era una nemica.
<<Tu pensi che...>>
<<Si Armin.... si spiegherebbero molte cose...anche se sorgerebbero altri interrogativi>>
Mi fermai, notando che Eren era rimasto indietro a parlare con Reiner e Berthold.
Chissà di che parlano...
Iniziai ad avvicinarmi lentamente, dicendo ad Armin di proseguire senza di me.
Reiner e Berthold sembravano piuttosto tesi e rigidi. Forse lo erano anche più che al Castello di Utgard.
Eren invece non riuscivo a definirlo bene... sembrava come ''sul chi va là'', ma non voleva darlo a vedere.
Anche Mikasa era rimasta indietro, rallentando per non allontanarsi troppo dal fratello.
La raggiunsi, passo dopo passo, quando sentii qualcosa che mi fece congelare il sangue nella vene...
Non...COSA!?
Mikasa si fermò, volgendosi appena verso i tre, controllando Eren, i muscoli pronti a scattare.
<<Io sono il corazzato>> aveva appena confessato Reiner, per poi, indicando Berthold, aggiungere:<<..e lui e il titano colossale>>
Io non riuscivo a muovere un muscolo.
No dai... Reiner avrà preso qualche botta in testa. Non può essere lui il corazzato!? Insomma.... Non...
Ripensai a Ymir.
E se lo fosse davvero? Però perché dirlo a Eren!?
Il mio istinto riportò a galla alcuni ricordi legati a Reiner... come quello in cui indagava sul perché io avessi un 3DMG e loro no...
Inoltre spesso sprofondava in certi abissi interiori che non si riusciva quasi a tirarlo fuori..
Ma se lui è realmente il corazzato allora è anche vero che Berth è il Colossale.... il titano che ha ucciso mio nonno...
Mi veniva da vomitare.
<<Oh ma che cosa state dicendo!?>> alzò il tono, quasi forzatamente Eren.
<<C-che cosa ti salta in mente Reiner!?>> lo scosse Hover.
La reazione dello spilungone mi lasciava perplessa....
A-allora è ....è vero!?
<<Il nostro scopo era sterminare la razza umana all'interno delle mura>> continuò Brown, provocandomi una serie brividi lungo la colonna vertebrale <<Ma...Non ce n'è più bisogno. Eren se vieni con noi non toccheremo più le mura. Hai capito vero?>>
Che cazzo!?
Avevo voglia di andare lì e prenderlo a calci e chiedergli che cosa voleva da Eren. Urlargli di smetterla di scherzare e di dirmi che aveva realmente sbattuto la testa troppo forte da qualche dannata parte.
Ma il mio istinto continuava a dirmi che quello che sentivo era vero e che non dovevo intervenire; come mi suggeriva anche Mikasa immobile.
Mi sarei aspettata che scattasse alla minaccia di vedersi portare via il fratello, ma invece rimase immobile.
Mi costrinsi a fare altrettanto.
<<CHE!? No aspetta! Non vi capisco per niente!>> si ribellò Eren.
<<Ti sto chiedendo di venire con noi. Perdona l'irruenza ma dobbiamo andarcene subito>> continuò Reiner.
<<Subito!? E dove tra l'altro!?>>
<<Non possiamo dirtelo...ma bè... diciamo che è la nostra casa. Allora? Cosa rispondi Eren?>> riprese quello che pensavo fosse un mio amico.
Pensavo male...
Per quanto la mia mente e il mio cuore si rifiutasse di crederlo, dovevo accettare l'evidente. Non si trattava solo di ciò che sosteneva Reiner, ma anche dall'espressione di Hover.
Mi sorprendeva invece Eren.... mi aspettavo un qualche genere di reazione esplosiva da parte sua. Invece cercava di mantenersi calmo, anche se non lo era di certo.
Eren sospettava già qualcosa?
<<Ti conviene venire visto il vespaio che si solleverà alla nostra fuga>> lo minacciò Brown.
<<Ehm... cosa posso dirvi?>> disse Eren, gettando uno sguardo a Mikasa e poi spostandolo per un secondo su di me. Si leggeva chiaramente nei due occhi ''sono nella merda''.
Afferrò la spalla di Reiner e...
<<Senti... tu sei solo stanco!>> esclamò, cercando di far credere che non lo prendeva realmente sul serio <<Giusto Bertold!? Hai appena visto l'inferno ..Non mi stupisce deliri un po'>>
<<Si! Hai ragione! Sei solo sfinito Reiner!>> appoggiò Berth l'idea di Eren, anche se per i suoi fini personali.
<<E poi, se davvero tu fossi il titano corazzato responsabile dell'omicidio di massa, perché dovresti venirlo a dire a me? Non pensi mica ti seguirei senza fiatare, vero?>>
Io per conto mio ero dilaniata... da un lato continuano a ripetermi un comodissimo ''oh, non è possibile sia vero! Sta scherzando di certo'', mentre dall'altro volevo abbandonarmi a un terribile mix di attonimento, sorpresa, disgusto, tradimento, sofferenza che mi stritolavano il cuore. A ciò si sommava il desiderio di disintegrarli.
Il respiro mi si mozzava in gola e non riuscivo a battere le palpebre. Era tutto troppo assurdo.
Quelli erano i miei amici!
Mi allenavo sempre con loro!
Berthold era sempre così dannatamente timido che non faceva che balbettare. Mi prestava i suoi discutibili libri e mi rivolgeva timorosi sorrisi ogni qual volta gli dedicavo un complimento!
E ora come diamine dovevo accettare la rivelazione che non era altro che quello dannato gigante Colossale!? Quel gigante che aveva aperto la breccia a Trost!? Che aveva ucciso mio nonno con un masso!? Che aveva causato la morte di tantissime persone!? Inclusa quella di Marco!? Come!?
Come potevo fare coincidere il ragazzo impacciato con quel mostro alto sessanta metri!? COME!?
E Reiner!? PARLIAMO DI REINER!?
Sempre pronto a sputare sentenze e consigli ventiquattro ore su ventiquattro, con la sua cavolo di aria da fratellino maggiore! Sempre lì a congratularsi con me, a parlarmi, ed aiutarmi! E invece!? ERA IL CORAZZATO! Il gigante che aveva sfondato la seconda cerchia di mura del Wall Maria!
UN MIO AMICO!?
COME POTEVO SOPPORTARE QUEL TRADIMENTO!?
Come posso considerarli miei amici ancora, anche se mi hanno appena rivelato tutto!? Perché non riesco a muovermi? Perché, oltre alla rabbia e all'odio, provo che una infinita trisezza?, pensai con dolore.
Un peso sul cuore come un macigno.
Volevo vomitare... Volevo vendicarmi ... Volevo picchiarli... volevo piangere.
E invece rimanevo immobile.... improvvisamente vuota. Senza anima...
<<Come guerriero devo prendermi la responsabilità di finire il mio dovere fino alla fine>> affermò con una strana decisione Reiner, mostrando il suo braccio ferito fumare come quello di un qualsiasi gigante.
<<REINER!? VUOI FARLO DAVVERO QUI E ORA!?>> ... Berthold sembrava sconvolto quanto me dalle azioni del suo amico.
<<SI! SISTEMEREMO LA QUESTIONE QUI E ORA!>>
Reiner non riuscì a raggiungere Eren.
Mikasa scattò come una molla e in meno di un secondo levò le spade verso i suoi compagni d'armi.
Tagliò di netto in braccio del biondo, trapassando anche l'altro che gli impedì per poco di raggiungere la testa. L'altra spada incise il collo di Berthold.
Mikasa ha esitato.... altrimenti ora sarebbero entrambi senza testa...
<<CORRI EREN!>> urlò l'orientale.
<<Merda!>> urlai.
Due lampi...
Due boati...
Ritornai con la mente a Trost.....
Tanto vapore che mi fece volare via dalle mura.
No!
Urlai.
Avevo ancora il mio 3DMG sfasciato addosso.
Sparai entrambi gli arpioni sperando che quello sano reggesse il mio peso.
Riuscii a rimanere agganciata , nel lato della muraglia che dava verso il Wall Sina.
<<Dannazione!>> annaspai scossa dai tremori da adrenalina.
Alzai lo sguardo e lo vidi.
Sgranaii gli occhi....
Forse in cuor mio solo in quell'istante mi resi realmente conto di quale fosse la realtà.
Berth e Reiner non erano miei amici.
Non lo erano mai stati.
Erano miei nemici.
Erano traditori ...
Sulle mura era sdraiato un titano parzialmente formato, emettente fumo.
Era lui... non avrei potuto dimenticarlo.
Vedevo il suo viso nei miei incubi ogni notte della battaglia di Trost.
Qualcosa in me si spezzò.
Non sapevo neanche cosa, ma avevo questa sensazione.
Mi sentivo rotta dentro.
Volevo vendicarmi....
Volevo uccidere...
Volevo scappare per non fare nessuna delle azioni appena pensate.
E mentre dal versante esterno del Wall Rose sopraggiungevano rumori di lotta, sicuramente tra Eren titano e il corazzato, i miei occhi si ancorarono in quelli del colossale.
Ci fissammo per qualche istante.
Non potevo risalire le mura con quell'affare che mi ritrovavo, ma urlai ugualmente, con profondo rancore, la mia promessa...
<<BERTHOLD HOVER! SAPPI CHE TI AMMAZZERÒ CON LE MIE MANI! TE E REINER! TRADITORI!!!>>

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