Capitolo 39.

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MAI PIÙ

T/N's pov

Il vento mi scompigliava i capelli con forza, quasi si divertisse a incasinarmeli più di quanto non lo fossero già.
Il cavallo che mi trasportava non era il mio Thunder, rimasto nella cerchia interna del Wall Rose, a mangiare tranquillo.
Almeno non mi preoccuperò per lui. Posso andare al massimo della velocità.
Si, era un pensiero parecchio cattivo nei confronti del povero animale che mi stava sopportando sulla sella.... tuttavia in quel momento non mi importava di nulla ad esclusione della mia vendetta personale.
<<T/N rallenta! Così lo ammazzi quel cavallo!>>  mi richiamò Dean, con tono severo.
<<Tsk! Fatti i cavoli tuoi  Dean!>> sibilai, senza degnarlo di uno sguardo.
<<Se non te ne fossi accorta sono ''cavoli miei''! Se rimani appiedata è  un gran problema non trovi!?>> mi rispose di rimando, seccato.
<<Oh Cielo! NON ROMPERE!>>
Però non ha tutti i torti....
Dannata voce della Ragione!
Il senso di colpa, per avergli risposto male, mi prese in contropiede.
Così mi ritrovai a tirare leggermente le redini, rallentando.
<<Scusami Dean...>>
<<Nah... sono abituato alla tua ''isteria''>>  ci scherzò su <<Però  credo che il cavallo voglia delle scuse.>>
<<Non dirò a un cavallo scusa!>> ridacchiai.
<<Cosa hai contro i cavalli!? Proprio tu che stai con un..>> continuò, venendo bloccato da una presenza.
<<Con cosa, Dean?>> chiese, con sguardo a fessura, Jean.
... sono diventati come cane e gatto...
<<Ehm... con un ''affascinante, geniale, super sexy ragazzo''?>> esclamò il riccioluto con un sorriso a trentadue denti.
Super sexy!? Ma che !?
<<Non so se crederti Strauss.... certo io sono un ragazzo parecchio avvenente...>> si crogioló Kirshstein  in sorriso sprezzante, indicandosi.
Oookaaay...!
... poco modesto mi dicono...
<<Jean... credo intendesse dire ''Equino''>> ridacchiai, tentando di frenare la sua ''infinita umiltà''.
Dean mi guardò; lo sguardo che urlava ''traditrice''.
Jean si voltò  verso il mio amico, occhi a fessura, iniziando un battibecco parecchio esilarante e snervante.
<<Vedete di smetterla! Siamo quasi al Bosco degli alberi giganti..>> sbuffai.
Quando ci si mettevano, sembrava di vedere litigare Jean ed Eren.
Soltanto che Dean, invece di incavolarsi come Jaeger, rimaneva calmo, lasciandosi ''sfuggire'' frecciatine in un sorriso strafottente e superiore stampato sul viso.
<<EHI! LA FINITE!? O VI ARPIONO IL SEDERE!!!>> minacciai.
Si fermarono immediatamente, continuando a guardarsi in cagnesco.
Che maturità ... quanti anni avrebbero? Sei?
Un fulmine in mezzo alla foresta richiamò l'attenzione di tutto il Corpo di Ricerca.
Li abbiamo trovati...
<<Possiamo assumere sia il segnale di una trasformazione in titano! DIVIDETEVI! TROVATE EREN E PORTATELO INDIETRO! POSSIAMO ASSUMERE I NEMICI SI SIANO GIÀ TRASFORMATI! COMBATTERE NON È  UNA PRIORITÀ! A QUALUNQUE COSTO IL RECUPERO DEVE ESSERE PRIORIZZATO!>> urlò gli ordini Erwin Smith, in puro stile ''sacrificio per il bene superiore''.
Scusami Erwin ma io ho anche altre priorità oltre al farmi mangiare! Grazie per l'interessamento comunque...,pensai sarcastica.
<<Muoviamoci!>> mi dissi, schiacciando i pulsanti del gas e librandomi fra gli enormi tronchi del Bosco degli alberi Giganti, seguita dagli altri.
Trovarli e ucciderli...
Non devo avere pietà...
Non devo pensare ai momenti passati insieme...
Devo lasciare che la mia rabbia mi guidi.
Non posso rishiare di perdere Eren e Ymir per colpa dei miei sentimenti malriposti.
E lo vidi.
Un titano, appeso a un albero con una mano. Gli occhi neri indagatori, quasi alla ricerca di qualcosa...
Per un attimo si infissero su di me, sondandomi.  Scorsero oltre, scivolando veloci verso altri soldati.
...o di qualcuno?...
Ma perché  Ymir è  sola?
<<Ehi Ymir! Cosa è  successo!? Perché sei sola! Dove è Eren!? E cosa è  successo a Reiner e Berthold?>> la riempì di domande Connie, appoggiandosi accanto al viso del titano, che non lo degnava di attenzione.
Tipico di Ymir? Però  è strano....
Mi agganciai a un ramo di grosso diametro, premendo i piedi contro la corteccia coriacea di un albero.
<<Quella è  Ymir?>> domandò Armin un tantino sconvolto.
Solo un tantino?
<<Che si sia trasformata e abbia combattuto gli altri?>> ipotizzò Mikasa.
Può  essere... ma Eren?
<<YMIR!?>> esclamò  nervosamente Jean.
<<WOW!>> sopraggiunse Dean, quasi schiantandosi sopra di me <<Sicuri sia Ymir!? Isomma... quel gigante è davvero brutto! Però sembra cazzuto come lei.... si è  Ymir...>>
Poi sarei io che penso a cretinate nei momenti sbagliati!?
Ehm.... si, effettivamente .... ripensando a tanti miei pensieri piuttosto idioti.
<<Si. Vi assicuro che è  lei!>> annuii, trattenendomi dal  dare un calcio a Dean.
<<Però perché non fa nulla?>> si fece serio il mio riccioluto fratello, studiando la sua amica in dimensioni titaniche.
<<C'è qualcosa sotto?>> domandai, più a me stessa che ad altri.
Avrei tollerato un ulteriore tradimento?
In tutto ciò  Connie aveva continuato a imprecare contro Ymir, per farsi rispondere, senza che lei lo degnasse di attenzione.
<<YMIR! Grazie al cielo! Stai bene!>> sopraggiunse Christa.
Ymir scattò, spalancando le fauci...
<<Cos-!?>> impallidii.
Anche Dean si irrigidí.
Le fauci si richiusero su Christa, intrappolandola.
<<NO!>> urlai, lanciandomi all'inseguimento.
CHE CAZZO SIGNIFICA!?
PERCHÉ  YMIR...
CHE DIAVOLO!?
<<Ha mangiato...Christa...>> biascicò Connie incredulo.
Come dargli torto?
<<NON STATE LÌ IMPALATI! SEGUITELA!>> li rimproverò Jean dietro di me.
Dean già  mi affiancava.
<<Merda ... perché!?>> ringhiò triste e arrabbiato.
La sua espressione parlava sola.
Ymir e Christa erano le persone con cui aveva legato maggiormente. Lui e Ymir erano diventati complici ''protettori'' della biondina e venivano coinvolti nelle medesime marachelle.
Avrei voluto abbracciarlo, stringerlo a me per consolarlo....
.... se fosse stato il momento adatto.
E se fossi stata una persona propensa agli abbracci...
Anche il resto dei miei compagni doveva provare lo stesso.
No... Non avrò  pietà. Però  penso che ci sia qualcosa sotto....
O almeno lo spero...
Perché  Ymir dovrebbe aiutare quei due a discapito di Christa?
<<È veloce! Sta scappando!>>
<<Non ho mai davvero pensato fosse dalla nostra parte!>> fece Jean.
Io invece ci sono cascata....
<<Già è decisamente nostra nemica! Collabora con Reiner e gli altri! Ci ha fregati!>> esclamò Armin.
Dean strinse l'impugnatura delle spade. Sul viso un'espressione decisamente piena di rancore.
<<IO NON CI CREDO! IO NON POSSO CREDERCI!>> digrignó i denti <<CI DEVE ESSERE UNA SPIEGAZIONE!>>
Dean...
Si. Ci doveva essere. Aveva ragione.
Era assurdo che Ymir fosse semplicemente dalla stessa parte di Reiner e Berthold.
Non era il tipo...
Non che sapessi che tipi fossero Reiner e Berthold, considerando chi si erano rivelati, ma lei era diversa...
Su questo non sussisteva alcun dubbio.
Ha delle sue motivazioni...
Quale siano non lo so... Mi tocca scoprirlo e decidere di conseguenza.
Un ulteriore lampo precipitò dal cielo, accecante.
Il Colossale o il Corazzato!?
O Eren...?
No... Eren a questo punto sarebbe ad  urlare come un forsennato.
Ormai la foresta era giunta al termine. Non ci restava che proseguire a cavallo. Mi lasciai scivolare sulla sella del mio animale e lo spronai.
Ora li vedevo chiaramente.
Il Corazzato con Ymir titano, Bertold  e Eren sulla schiena.
Eren ovviamente legato, imbavagliato e trascinato da Hover.
Una visione che mi scatenava odio puro in corpo.
Un veleno che mi scavava l'animo sin nel profondo.
Un cocktail di sete omicida, lucidità estrema e perdita di controllo.
Possono convivere tre emozioni così opposte in una stessa persona!?
Si.... noi umani siamo il caos in effetti.
E ancora sentimento di amicizia e tristezza per il tradimeno.
Si... il caos fatto T/N.
<<Possiamo raggiungerlo a questa velocità! Ce la faremo!>> disse Jean, mentre galoppava insieme al resto del gruppo, inclusa me.
Ci starebbe una bella battuta sarcastica, ma temo che Kirschtein non me la perdonerebbe.
<<Ma...se decidesse di rimuovere la corazza dalle giunture, potrebbe riuscire a correre molto più velocemente. Se non l'ha fatto ... forse è  perché... non riuscirebbe a correre per molto tempo, però ... di questo passo...  anche se riuscissimo a raggiungerli, non potremmo fermarli...>> elucubrò Arlet.
Forse avrai visto il Corazzato combattere, Armin..., ma mai me incazzata....
Incrociai le iridi di Dean, le sopracciglia alzate e lo sguardo palesemente contrariato. Mi parve di sentirgli dire nella mia mente: ''smettila di darti tutte queste arie....''
Basta è  mostruoso!, esclamai mentalmente.
Sorrise superiore.
Telepatia! Non c'è altra spiegazione.
<<No ... ce la faremo in qualche modo. Questa volta senza esitare>> ribattè Mikasa, per poi aggiungere, con una espressione a dir poco agghiacciante: <<Li ammazzerò... sicuramente>>
Per una volta sentii che nell'altra Ackerman bruciava il mio stesso incendio: <<Neanche io ho intenzione di trattenermi dall'ucciderli>>
Lo dissi con un tono così  gelido e distaccato, Papà spostati! Sono la tua degna erede!, lo sguardo così acceso, okay... in effetti per essere la tua erede devo lavorarci ancora un po' su, da far tremare persino Jean.
Jean per un attimo aveva provato paura .... paura di quella me così  spietata. Paura per una me che non mi apparteneva, che non era mai esistita prima di allora. La stessa sfilza di pensieri che in Dean scatenarono un'immensa preoccupazione.
Ovviamente io non mi accorsi di nulla.
Ero lievemente fissata come Eren al momento.
Fratelli separati alla nascita!
Non sono certa fosse un bene.
Sicuramente non lo è! Un bene ... intendo.
Io e Mikasa fummo le prime a raggiungere i nemici.
Lasciammo le selle dei nostri destrieri senza preavviso, armi già in pugno.
Mikasa roteò accecando un occhio di Ymir.
Io puntai direttamente al caro vecchio Berth.
<<...Proteggici!>>lo sentii urlare, mentre sgranava i suoi occhi, spostandoli dalla Ackerman su di me, spaventato.
Ghignai, lame pronte a lacerare.... pronte ad accogliere il sangue.
Invece si schiantarono, contemporaneamente con quelle di Mikasa, contro una mano, richiusa e indurita, del Corazzato.
Reiner aveva protetto con le sue mani il corpo umano di Berth, Eren in ostaggio.
<<CREDI CHE QUESTO MI FERMERÀ BASTARDO!? IO MANTENGO LE PROMESSE! TI AMMAZZERÒ CANE!>> sbraitai, cercando un punto debole.
Forse ''cane'' è un po' troppo....
Fissai Berthold da un piccolo spazio fra le dita.
La spada sarebbe passata, ma lo spazio era poco. Avrei dovuto andare alla cieca, rischiando di colpire Eren, legato sulle spalle dello spilungone.
Le sue iridi verdi-azzurre mi osservarono speranzose, preoccupate e sicuramente tanto, davvero tanto, arrabbiate.
Altrimenti non sarebbe Eren.
<<Resisti Eren! Ti tireremo fuori di->>
Dovetti allontanarmi di scatto al tentativo di Ymir di spiaccicarmi come una zanzara molesta .
Ehi! Non paragonarmi a  quei mostriciattoli insulsi! Potrei rivalutare la nostra presunta amicizia, cara Ymir!
Mikasa tentò di uccidere Ymir, ma le urla di Christa la fermarono.
<<Aspetta! Uccideranno Ymir se non ubbidisce loro! Non ha scelta!>> urlò la biondina cercando di placare l'Ackerman infuriata.
Ecco perché  allora...
<<C'è un limite alle vite di cui può  fregarmi. E quello è  già stato deciso  sei anni fa... quindi chiedermi compassione è  un errore. In fondo io non ho cuore né tempo da perdere. Christa... Eren o Ymir? Quale sarà? Anche tu mi intralcerai?>> sibilò l'orientale, minacciosa e lapidaria.
Diceva sul serio.
Era chiara.
Ymir fece per attaccare, in risposta alla minaccia velata verso Lens, ma l'amica la fermò: <<Ymir ferma! Non fare resistenza o morirai!>>
Il gigante eseguì, imponendosi neutralità.
<<Stai bene Christa!?>> sopraggiunse Dean, tenendosi a distanza di sicurezza. Sicuramente aveva ascoltato tutto, considerando l'espressione sul suo viso nell'osservare Ymir.
<<S-si.. Dean>> mormorò la ragazzina.
<<Fan culo  i convenevoli... ho gente da far crepare>> sbuffai, lanciando gli arpioni.
Tentai di tagliare eventuali giunzioni nelle articolazioni delle dita di Reiner. L'unica cosa che ottenni fu di spezzare il primo paio di lame. Quel bastardo le aveva indurite completamente per proteggere l'assassino di mio nonno.
<<REINER LEVA QUESTE DANNATE MANI E POTREI CONSIDERARE DI NON UCCIDERTI!>> gli urlai nell'orecchio.
Lui ovviamente non mi ascoltò.
Eppure pensavo di essere parecchio fastidiosa... uhm che sia sordo?
<<Porca paletta! Razza di traditore del..>> serie di termini abbastanza offensivi <<Ti sei divertito eh!? Ora mi divertirò io nel farvi a pezzi>>
Lasciai gli arpioni e mi proiettai davanti alla sua faccia, accecandogli un occhio.
Percepii il suo dolore con una strana gioia ad animarmi.
Ma provavo anche uno strano disgusto.... e non sapevo a cosa attribuirlo. L'arte della vendetta era una cosa nuova per me del resto.
Feci per infilzargli l'altro occhio, ma mosse velocemente la testa verso il basso, quasi a volermi dare una amichevole testata.
Amichevole!? Come se ci fosse qualcosa di amichevole in una testata gigante!
La evitai ritornando sulla spalla.
Notai che anche altri miei amici ci avevano raggiunti.
<<Cerca di calmarti miss ''vendicatrice''. Cerca di rimanere lucida>> mi riprese Dean.
<<Sono più lucida di quanto pensi>>
In realtà sembro Eren....
Il che è  abbastanza descrittivo...
Vidi qualcuno parlare con Berthold.
Jean....
Lo affiancai.
<<È tutto inutile, Berthold. Trasportarlo così è  impossibile, non trovi? Fa casino e non ci si può far niente. Lo so bene. Anche a me sta sui coglioni dopo tutto!>> stava dicendo il mio ragazzo, devo ancora farci l'abitudine a questo termine, a un Berthold alle prese con un esemplare di Jaeger ribelle e ingestibile: <<Leghiamolo assieme. Dai vieni fuori!>>
<<Berthold! Ridammelo!>> ammonì in una supplica Mikasa.
Jean attua sempre la scelta più  razionale.... Forse dovrei fare come lui.
Mikasa invece non pensa ad altro che a suo fratello.
<<È una balla, vero Berthold!? Reiner? Ci avete preso in giro per tutto questo tempo!? È  crudele...>> alzò la voce Connie, sperando in una versione alternativa al ''mega-pugnalamento-cosmico del secolo, dritto al cuore''. Anche io lo avevo sperato su quelle mura maledette del Wall Rose, mentre ascoltavo la loro confessione.
Avevo sperato... ma non si ottiene sempre ciò che si vuole.
Sospirai.
<<Reiner...Berth... io non so perché  avete fatto quello che avete fatto... ma per favore ...ridateci Eren! Non vi faremo nulla! Quelli della Legione vogliono solo Eren!>> cercai di convincerli.
Non mi degnarono di una risposta.
<<Allora almeno parlate porca paletta! Okay,  avete abbattuto il Wall Maria... Tu Berth hai ucciso mio nonno, ma lasciando stare queste ''piccolezze''...>> quanto sarcasmo... <<...dopo che vi siete finti miei amici ...POTRESTE ALMENO RISPONDERMI!?>>  alzai la voce, sbattendo il pugno contro la pelle scagliosa del Corazzato <<Tutti quei giorni passati ad allenarci non sono significati nulla!? Tutte quelle volte che ci siamo aiutati, nelle reciproche faccende alla legione, sono state solo un inganno!?>> improvvisamente mi sentivo la voce spezzata, cosa che assolutamente io non desideravo: <<Insomma Berthold! Stavo sempre là  a cercare di farti parlare. Mi prestavi a volte quei tipi di libri decisamente molto poco inn->>
Stavo per dire innocenti e casti, ma dato che avevo Jean al fianco non era il caso.... <<...ehm...decisamente strani... E ora non mi parlate!? E mi rapite Eren e Ymir, tra l'altro!!! Vi siete divertiti a prendermi per il fondelli!?>> ringhiai.
<<STA ZITTA!!>> urlò Hover, riparato nel suo sicuro rifugio.
La sua voce sembrava arrabiata e risentita, con un pizzico abbondante di senso di colpa.
<<Devo stare zitta..... io... IO DEVO STARE ZITTA!?  FAN CULO! Io ho chiuso con te. Con voi! Se lasciate Eren vi grazio,  altrimenti troverò il modo di farvi conoscere la Morte! TSK!!>>
Non ci riesco a stare calma!
Non ci riesco!
Non risposero alle mie provocazioni; Reiner imperterrito continuava ad avanzare.
<<Ehi! Voi volete davvero andarvene così? Non siamo compagni che hanno condiviso le avversità sotto lo stesso tetto, per tre anni?>> riprese Jean...
Sono sicura si stia chiedendo quali libri mi prestava Berth...
...cercando di salvare il salvabile. <<Berthold... Era così assurdo l'aspetto terribile che avevi mentre dormivi! Ad un certo punto abbiamo tutti iniziato ad aspettare con ansia il capolavoro che ci riservava ogni mattino, facevamo anche previsioni sul tempo in quel modo.... Ma tu dormivi troppo rumorosamente, vero... considerato che eri un assassino con tutte le tue vittime!>> sibilò alla fine.
Allora non sono io l'anormale a incazzarmi ... mi sento meglio...
Okay, non mi sento meglio per nulla!
<<È stata tutta una bugia?! Quando abbiamo giurato di sopravvivere... quando abbiamo detto saremmo diventati vecchi e avremmo bevuto insieme... è stato tutto falso? Allora voi... voi due...CHE CAZZO AVETE PENSATO PER TUTTO QUESTO TEMPO!?>> parlò anche Connie.
<<Non possiamo saperlo>> si intromise glaciale Mikasa <<Concentriamoci sul tagliargli il collo. Se esiterete un solo istante non potremo riportare Eren a casa. Questi due sono una piaga per l'umanità  e tanto basta.>>
Ah si... ecco a che stavo pensando due secondi fa... potrei con Dean sfilettare le giunzioni alle gambe del Corazzato... facendolo cadere... Mikasa si occuperà del collo... e delle braccia, aiutata dagli altri...e....
<<Discorso piuttosto spietato... ma logico...>> sbuffò Dean, pochi passi dietro di me, riferito alle frasi di Mikasa, estraendo le spade <<Chi pensava avrei dovuto combattere persone a me care. Che mondo schifoso...>>
<<Bene finiamola qui e eliminiamo qui due assassini!>> ringhiai.
<<Chi.... CHI! CHI CREDETE CHE VOGLIA DAVVERO AMMAZZARE LA GENTE!? A CHI PUÒ PIACERE UNA COSA DEL GENERE!? CHI CREDETE CHE VOGLIA FARLO!?>> scoppiò improvvisamente l'urlo di Berthold <<Essere odiati da tutti... Anche se venissimo uccisi abbiamo fatto ciò  che era naturale. Ciò che è  fatto non si può cambiare. Ma noi... non possiamo essere perdonati! Solo il periodo in cui siamo stati dei soldati era piacevole...>>
Si percepiva chiaramente che stava piangendo.
Non riesco a individuare la logica che sta dietro a questa frasi....
<<NON È STATO FALSO CONNIE! T/N! IO TI HO VOLUTO DAVVERO BENE COME AMICA!>> continuò.
'' Io ti ho voluto davvero bene come amica'' ... come amica..
Io... , davanti a quella disperazione e a quelle uscite mi sentii improvvisamentente sul punto di piangere.
''Io ti ho voluto davvero bene come amica!''
Io... Non ce la faccio più. Non capisco più nulla di cosa sia vero o no! Perché  deve essere tutto così difficile!?
Sarei riuscita dopo quei dubbi a levare la spada contro di loro?
Avrebbe vinto la rabbia o la sensazione devandante che si stava insinuando in me?
<<JEAN!!! È VERO CHE VI ABBIAMO INGANNATI TUTTI, MA... NON TUTTO È  STATO UNA BUGIA! IO HO PENSATO DAVVERO FOSTE MIEI COMPAGNI! Noi... Non possiamo scusarci... Ma qualcuno... per favore qualcuno...sto supplicando... Per favore qualcuno ci trovi..>> riprese Berthold.
''Non è  stato tutto una bugia''
Nella mia mente non facevano che rimbombare quelle frasi. Si spingevano in profondità, incrinando la sicurezza innalzata dall'odio  viscerale per il tradimento. Stranamente il ragazzo più taciturno del creato stava mettendo a nudo il suo animo, lacerato, dilagante di colpe, estremamente solo e straziato.
Forse uccidere senza desiderarlo, ma perché si doveva, portava a ciò...
Ma ancora non capivo.
Non capivo perché  stava succedendo tutto quel casino.
Non capivo...
Posso odiare veramente una persona così  devastata?
<<Berthold, ridacci Eren>> irruppe nel monologo Mikasa, con la sua solita serietà velata di minaccia.
<<Non posso... qualcuno deve farlo. Qualcuno.. Qualcuno deve sporcarsi le mani di sangue>>
Bene, fan culo. Inutile farsi dilemmi mentali.
Che io li odi o meno, sono nemici e li devo trattare come tali. Stop.
<<LEVATEVI DA LÌ  RAGAZZI!>>urlò una voce.
Quel tizio... come si chiamava? Hannes... si Hannes...
<<ERWIN HA PORTATO TUTTI I TITANI QUI! RAGAZZI SALTATE SUBITO GIÙ >> continuò ad urlare.
Tentai di capire la situazione.
EH!? MA SCHERZIAMO!?
Il corpo di Ricerca si era volontariamente fatto inseguire dai titani, cercando di indirizzarli contro il Corazzato. Del resto i titani andavano pazzi per i mutaforma.
Erwin è un dannato pazzo !!! NON È  UNA PERSONA NORMALE!!!
<<È  un geniale bastardo..>> commentò invece Dean.
<<Se veniamo divorati a causa sua, ti faccio rimangiare queste parole!>> ribattei, gettandomi nel vuoto.
<<A TUTTE LE UNITÀ! DISPERDETEVI E ALLONTANATEVI DAI TITANI!>> ordinò Smith, dalla groppa del suo destriero.
E io che pensavo dovessimo fiondarci nella loro bocca per farci masticare con gusto! Molto arguto Mister sopracciglia... , lo sfottei mentalmente, recuperando il mio cavallo e allontanandomi.
<<Sono commossa... è  tornata la mia voglia di sfottere!>> mi asciugai una finta lacrimuccia.
<<T/N! Concentrati invece di fare la scema>> sorrise Dean.
<<Guastafeste!>> gli feci una linguaccia al galoppo.
Mossa piuttosto rischiosa.... potevo finire come Auruo...
Lingua mozzata e sanguinante e  Dean, nelle veci di Petra, a farmi la ramanzina.
Scena esilarante...
<<Si, mi piace sgridarti...>>ghignò lui.
<<Sei inquietante Dean....>>
<<Eh? Io sono bellissimo, simpaticissimo e intrigante... ma inquietante... >>
<<Fidati lo sei ...>> sbuffai <<Ah... ''super Modesto'', vedi che hai un gigante sulla destra che si sta avvicinando>>

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