Capitolo 30.

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CONFLITTO

T/N's pov

Osservai le venature del tavolo in legno, sfiorandole con il dito, pensierosa.
Intorno a me sentivo gli altri parlare fra loro, seduti attorno a quel tavolo: Erwin Smith, Levi Ackerman, Armin Arlet, la caposquadra Hanji, Mikasa, Dean, Jean...
... e Eren, come sempre arrabbiato, ma anche sconvolto questa volta.
E risentito oserei dire....
Ma non prestavo loro molta attenzione. Nella mia mente riecheggiava limpido un nome, Annie Leonard.
Già.... lei, la compagna di allenamento di Eren. Una tipa bassa, fredda, bionda e con gli occhi azzurri ghiaccio.
L'avevo vista e anche valutata durante la mia visita al campo d'addestramento di Keith.
Avevo notato il suo stile impeccabile di combattimento.
Come ho fatto a non accorgermene? Il corpo del gigante parlava solo....
Si muoveva e attaccava esattamente come Annie Leonard.
Si, quella ragazza bassa era l'assassino della mia squadra. Anzi... delle mie squadre. Non potevo certo dimenticare Erd, Gunther, Auruo e Petra. Chissà come avrebbe reagito Ral alla proposta di Bossard?
Non l'avrei mai saputo...e neanche loro.
Annie Leonard...
Armin aveva detto che aveva il dispositivo di manovra di Marco Bodt, quando i Soldati del corpo di ricerca cercavano il responsabile dell'eliminazione dei giganti di Hanji Zoe. Lo aveva riconosciuto perché lui e Marco si occupavano insieme della messa a punto dei dispositivi.
Ma perché Annie aveva quello di Marco e non il suo?
Semplice...lo aveva usato il per abbattere i giganti sotto studio e fatto analizzare quello di Marco per copertura.
Solo che...
Perché di Marco?
Spero non sia coinvolta nella morte di quel ragazzo....
E poi Armin asseriva che il gigante femmina conosceva il soprannome di Eren, ricevuto da quelli della 104esima.
Erano poco più che accuse ... logiche ma non sufficenti per averne la certezza.
Però ... io ero convita si trattasse di lei. Ero certa, ora che Armin aveva tirato fuori il suo nome.
E anche se non fosse, non avevamo scelta.
Dovevamo catturare Annie, sperando che si trattasse effettivamente del gigante femmina.
Avendo fallito la missione, il Corpo di Ricerca rischiava di perdere la custodia di Eren.
Tra una settimana dovrà recarsi a Stohess per discutere della sua custodia.... e là agiremo...
Annie è a Stohess.
Solo rinchiudendola riusciremo a dimostrare che il corpo di Ricerca vale. E Eren non verrà sezionato dalla Gendarmeria.
Annie... la odiavo.... visceralmente.
Volevo spedirla all' inferno, con le mie mani. Volevo dare sfogo alla mia rabbia e al mio dolore su di lei, per avere vendetta e forse....
... forse per ritrovare pace.
Ma avrò mai pace?
Era due giorni che non dormivo bene, che mi risvegliavo urlando i nomi di Tess, Dante e Sean. Mi sentivo quasi perseguitata da loro.
Per un attimo mi sentii osservare. Alzai gli occhi e notai che Dean e Jean mi fissavano, vicini, dal lato opposto del tavolo, preoccupati.
Anche uno sguardo glaciale e apatico mi scrutava.... Rivaille.
Un brivido mi attraversò la schiena, gelido... raffreddando, almeno momentaneamente, l'ira che provavo.
Che hanno da fissare in quel modo?!
Ignorai tutti, ma impressi gli occhi in quelli ambra di Jean.
Lui non li scostò questa volta.
Sorresse il mio sguardo, cercando di capire cosa pensavo.
Non che ci voglia un genio...
Ringaziai di non stare guardando Dean, o avrebbe capito che stavo pensando a come torturare Annie.
Non sarebbe stato molto consono, non per una duchessa di quindici anni.
<<Come dovremmo agire?>> chiesi abbandonando, mal volentieri le iridi ambra.
Stupido cuore ... smettila di battere così forte!
<<Ottima domanda....>> commentò Erwin, facendo cenno ad Armin.
<<Sfrutteremo la chiamata di Eren per Stohess per catturare Annie. Io la contatterò e cercherò di convincerla ad aiutare Eren e Mikasa a fuggire dalla Gendarmeria. Ovviamente per essere credibile deve vedere Eren. Per questo Jean prenderà il posto di Eren sulla carrozza scortata dalla Gendarmeria...>> iniziò a spiegare, ma venne interrotto da Kirshstein.
<<Ma io e Eren non ci assomigliano per nulla!>> sbottò, infastidito dalla sua associazione a Jeger.
Immaginavo anche il suo pensiero: ''Quel dannato suicida!''
Mi veniva da ridere.
<<Avete lo stesso sguardo truce>> sorrise sghembo Dean, catturando un occhiataccia di Jean.
<<Riprendi Armin>> incoraggiai Arlet, che annuì, proseguendo.
<<..stavo dicendo... ah si. Condurremo Annie in una galleria sotterranea, in modo che non possa nuocere qualora si trasformasse. E la cattureremo. Ovviamente vi sarà una squadra all'esterno per evitare imprevisti. Le reclute rimarranno qua alla base e non sapranno nulla. Non possiamo essere certi che non vi siano altri traditori>>
<<Ma è ridicolo! Stai parlando dei nostri amici Armin!>> si arrabbiò Eren. Come se fosse una novità...
<<Calmati Jeger>> intimò piattamente Levi.
Eren ingioiò il rospo e strinse convulsamente le mani sul tavolo.
<<Dean, tu sarai tra i membri della squadra esterna. In caso di problemi le tue abilità ci saranno utili>> aggiunse Erwin.
<<E io? Io che faccio?>> domandai curiosa.
Insomma... Jean avrebbe fatto la copia di Eren. Eren e Mikasa le esche per Annie. Armin avrebbe parlato con la ragazza. Dean era nella squadra esterna... e io?
<<Tu rimarrai qua>> mi rispose Levi.
Quelle parole caddero nel silenzio della sala.
Dovevo avere capito male...
<<Come scusa?>> con una punta di disappunto.
<<Hai capito bene. Non verrai.>> riprese Levi.
Mi sentii come tradita. E la rabbia smise di essere rivolta tutta a Annie e si indirizzò verso Levi.
<<Come no!? Perché!>> ringhiai, cercando di contenermi.
<<Sono ordini>> si limitò a rispondere.
<<Me ne sbatto dei tuoi ordini!>>
<<T/N!>> mi richiamò Dean.
<<Fatti i fatti tuoi Dean!>> lo rimproverai, minacciandolo con uno sguardo assassino.
<<Senti mocciosa. Farò finta che tu non abbia detto quella frase... ma rimarrai qua.>> commentò il caporale con voce seria.
<<Ma perché?! Io devo eserci! Quella stron-... traditricie ha ucciso la mia squadra! Io DEVO venire!>>
Levi mi si avvicinò e mi guardò truce negli occhi: <<Primo abbassa il tono. Secondo.... sei ferita, non saresti abbastanza efficiente con il 3DMG. In più sei troppo coinvolta emotivamente. Sei arrabbiata, cerchi vendetta, non sei lucida. O manderesti tutto al diavolo ammazzando Annie o sarai così idiota da farti ammazzare. E io detesto le morti inutili>> sibilò Ackermam.
Gli inviai uno sguardo incendiario, sentendomi sul punto di esplodere di rabbia. Premeva contro lo sterno, pronta a essere liberata.
Cercai di ribattere, ma Dean intervenne: <<Levi ha ragione . Io ti conosco. Faresti qualche idiozia>>
Cosa!?
Guardai Dean esterrefatta.
Mi sentii pugnalare nel cuore.
Era davvero convinto di ciò!?
Dopo tutto quello che avevalo passato? Dopo tutte le missioni? Dopo tutte le nostre perdite?
Un attimo....
Osservai il suo sguardo e rimasi davvero delusa.
<<Tu lo sapevi..>> mormorai.
Il suo sguardo si fece colpevole.
<<Già... Lo sapevi!>> lo guardai sdegnata <<E comunque.... no, non credo che tu mi conosca... a quanto pare>>
E uscii, sbattendo la porta, allontanandomi a passo veloce, rabbioso.
Non dovevano... Non dovevano farmi questo. Non questo...

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