Capitolo 24.

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GIGANTI

T/N's Pov

Non appena usciti dal distretto di Karanes, ci eravamo divisi dagli altri e, seguendo Tess sulla destra della formazione, ci posizionammo secondo la strategia.
Fin da subito sentii qualcosa gorgogliare in me.
Non si trattava di ansia, né di terrore...
Ero eccitata.
Finalmente avevo varcato il confine umano e sicuro e stavo percorrendo il territorio dei giganti.
Ma il mio scopo è superare anche il wall Maria e conoscere il mondo esterno. E se verrò divorata dai giganti sarà una mia dannatissima scelta...
Però, di certo, non ho intenzione di morire oggi.
Spronai Thunder, che accelerò il galoppo.
Mi feci avvolgere dall'ebrezza di quella corsa.
Mi sembrava di sentire il profumo della libertà. Inspirai per riempirmi i polmoni e sorrisi tra me.
Il cuore batteva accellerato, anche se un vago timore a volte mi faceva saltare qualche battito.
Durante la nostra avanzata avevamo già evitato numerosi giganti e lanciato molti fumogeni rossi.
Percepivo ancora dei passi di gigante rimbombare alle nostre spalle. Mi voltai per osservarli. Ci seguivano ancora....
Un brivido gelido mi attraversò.
Correvano in maniera scomposta e bizzarra....
E mi fissavano ...
Per un attimo mi estraniai dal mondo, con una insita paura che si espanse nelle mie membra.
Una cosa era combattere, tenendo mente e corpo occupati, altro era sfuggire a quei mostri.
Sospirai rilassandomi.
Caspiterina T/N! Non farti complessi mentali prima del tempo. Oltre che quei giganti per te non sono nulla..
Bene... ora parlo a me stessa in terza persona. Siamo messi bene...
<<T/N concentrati>> mi disse Sean, guardandomi coi suoi severi occhi scuri.
<<S-si... Sean....>> mi ripresi, tornando a guardare innanzi a me.
Dean mi lanciò un occhiata preoccupata, sempre in pena per me.
Sorrisi per rassicurarlo.
<<Tess ci sono altri giganti sulla sinistra... che facciamo?>> disse Dante.
<<Dannazione...>> sbuffò Tess <<Sono anomali?>>
<<Non sembra. Si comportano come tanti altri giganti>> rispose il rosso.
<<E allora proseguiamo>> ordinò.
<<Ma Tess, se si accumulano e incontriamo problemi, potrebbero rappresentare un pericolo>> ribattè ancora Dante.
<<Non possiamo fare altro che andare avanti. Abbiamo degli ordini. E in più, se ingaggiamo lo scontro, i titanti lasciati indietro potrebbero riguadagnare terreno. Solo gli anomali dobbiamo abbattere. T/N... fumogeno.>> mi osservò la donna.
Annuii e premetti il grilletto verso l'alto, con una nuvola rossa di fumo che si disegnava verso il cielo.
Sospirai osservando Dante. Sembrava teso. Sean era nella pace dei sensi invece.
Tess... lei era Tess? Che posso dire?
Sembrava un qualcosa di indomabile...
Come sempre.
Ora mi faccio complessi su Tess... ma che cavolo.
Era davvero bastato il breve dialogo con Jean per farmi assalire dai dubbi?
E lui?
Stava bene?
Sta bene di certo. Oppure lo vado a riprendere all'Inferno solo per dirgliene quattro.
Spostai il mio sguardo, lontano dalla schiena della caposquadra, e...
...un gigante...
Correva verso il centro della formazione, ignorandoci palesemente.
<<ANOMALO 12 METRI!>> urlò Tess.
<<DUE GIGANTI CI VENGONO INCONTRO TESS!>> fece eco Sean.
Tess si prese due secondi di riflessione e comunicò i suoi ordini: <<Sean e Dante! Occupatevi dell'anomalo. Io penso al 5 metri e al 10 metri. Dean, fumogeno. T/N intervieni solo se necessario!>>
Cosa...!? Ma...ma... fan culo.
Mi toccava obbedire, mentre osservavo gli altri abbandonare i destrieri e librarsi in volo.
Sean e Dante si muovevano coordinati, agendo con precisione.
Tess aveva abbattuto all'istante il cinque metri e ora si stava concentrando sul dieci metri.
Ghigno malefico sempre presente sul suo armonico viso.
E io non faccio una mazza!
Sbuffai.
Dovevo avere un'espressione terribile, perché Dean si mise a ridacchiare.
Alzai gli occhi al cielo mentre l'anomalo si accasciava al suolo, abbattuto dai miei compagni di squadra.
Tess affondò, nello stesso istante, le lame nella collottola del titano di dieci metri.
Sgranai gli occhi e virai di scatto la direzione di corsa del mio cavallo.
Il gigante piombò al suolo esattamente nel punto dove mi trovavo in precedenza.
<<Tess! Non vorrai uccidermi!?>> scherzai, rallentando appena e tranquillizandomi, mentre gli altri continuavano la corsa.
Tess chiamò il suo cavallo con un fischio e mi sorrise.
<<Non ci tengo proprio a farti crepare>> rise.
Poi fissò il titano: <<È stata una bazzecola>>
Afferrò le redini del suo cavallo e....
<<TESS!!>> urlai.
Tess mi osservò, capendo, gli occhi spalancati.
No ! No!
Azionai il gas.
Vidi Tess voltarsi, portando le mani ai pulsanti sulle spade.
Dannazione!
Gli arpioni si conficcarono nella carne del gigante, uscito improvvisamente dalla boscaglia. Camminava velocemente gattonando e, nonostante la sua stazza, lo avevo avvistato troppo tardi.
Ed era ormai su Tess.
Tagliai la collottola quasi con rabbia, un taglio netto e pulito.
Lo vidi cadere, mentre mi staccavo dalla sua pelle fumante, e proseguire il suo moto per inerzia, investendo in pieno il cavallo di Tess.
<<TESS!>> gridai disperata.
Mi sentii mancare.
Non poteva..
Non poteva essere morta!
<<Sto bene...>> fece una voce alla mia destra.
Tess?
Mi voltai.
Era lei. Doveva essersi scostata appena in tempo.
<<...ma non si può dire lo stesso del mio cavallo.... tsk . Maledetto gigante di...>> esclamò, iniziando a elencare la sua sfilza di termini impronunciabili.
Richiamai Thunder, ancora con il cuore in gola.
<<Sali con me>> sorrisi.
<<Certo... e grazie.>> ricambiò la Caposquadra.
E questa è andata bene....
Raggiunsimo gli altri, che ci avevano aspettato poco lontano.
Sean si accorse subito della mancanza del cavallo di Tess: <<Tess!? Cosa è  successo?!>>
Sembrava molto preoccupato.
Dean lo era invece per me.
Come se non sapessi difendermi...
Dante per tutti.
<<Nulla di importante. T/N mi ha salvato la pelle.>>  commentò la Caposquadra, come se niente fosse.
E lo  chiama ''nulla''!? A me stava venendo un infarto!
<<Che ci facciamo ancora qua impalati!? MUOVERSI SOLDATI!!!!>> tuonò la donna.
<<SI CAPOSQUADRA!>>
E si riprese l'avanzata.
E quello cosa sarebbe?
Un fumogeno nero stagliato contro l'azzurra volta celeste.
Una brutta sensazione si impossessò di me.
<<Un fumogeno nero?>> chiese Dean, rallentando.
<<Un altro anomalo ... tsk. È giornata oggi, a quanto pare...>> fu il commento seccato del caposquadra Ross.
<<Ne stanno  sparando un altro.... È più vicino...>> disse Dante con voce leggermente tremante.
Che significa...?
<<Stanno solo comunicando il messaggio.... state tranquilli>> sorrise Tess con dolcezza.
Però notai in lei una certa preoccupazione.
E se invece qualcosa avesse sconfitto la prima squadra e stesse attaccando la seconda? Tess teme questo?
Esisteva un mostro del genere?
Lo vidi spuntare....
O meglio... la vidi spuntare.
Era un gigante, ma mi sembrava diverso dagli altri.
Per prima cosa aveva fattezze femminili, mentre normalmente i giganti erano asessuati e tendenzialmente maschili.
Inoltre aveva i muscoli in evidenza, essendo priva di pelle.
E correva verso il centro della formazione.
Che cosa....
<<È  un anomalo?>> domandai.
Tess mi osservò decisa e ancora più tesa: <<Si. Dobbiamo attaccarlo>>
<<Tess... la cosa non mi convince..>> ammisi.
<<Neanche a me.... è davvero strambo quel gigante. Ma che cazzo... se devo proprio crepare che sia per mano di una donna... sia pure un gigante>> rise.
Tess...
<<È  nostro dovere abbatterla. Non possiamo tirarci indietro>> proseguii.
E io annuii.
Non può andare oltre noi....
<<All'attacco!>> urlò la Caposquadra Ross.
E un paio di occhi di ghiaccio enormi si fissarono su di noi.

Levi's pov

Chissà  se quella mocciosa sta bene. Non mi va proprio faccia la fine della zia.
Da quando quella mocciosa era arrivata alla Legione, non aveva fatto altro che tormentarmi con il suo aspetto.
Vedere una persona sosia di una cara amica morta, più di dieci anni prima, era leggermente fastidioso.
Però non volevo bruciarla in qualche pira funebre.
Oltre al fatto che Erwin si sarebbe strappato le sue care sopracciglia nel perdere una come lei.
E anche a me non dispiaceva qualcuno che mi tenesse testa.
Mi guardai intorno volgendo gli occhi, senza muovere la testa: io e la mia squadra ci trovavamo al centro della formazione, nel luogo più sicuro.
Eren doveva rimanere ben protetto. Poteva davvero essere l'arma vincente per l'umanità... anche se non avrei esitato un istante a ammazzarlo se necessario.
Tsk...Non ce ne sarà  bisogno. Basterà estrarlo vivo dalla collottola...
<<Un fumogeno nero?>> fece qualcuno della mia squadra, alle mie spalle.
Mi voltai e ne vidi un altro in lontananza.
Che cazzo sta succedendo?
Mi sa che ci siamo....
È  venuto allo scoperto, non ci resta che sperare di arrivare in tempo alla Foresta degli alberi Giganti per attuare il piano.
Notai che provenivano da destra, dove si trovava la squadra Ross.
Speriamo che torni viva anche quella pazza ....
E che anche quella insopportabile mocciosa ritorni illesa. 

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