Cap 5. Demone

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  L'inferno era

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  L'inferno era...beh, era l'inferno.


Era come l'Ade descritta da Dante.

Solo, meno romanzato e allegorico, più cruento.

Caldo. Caldissimo. Bruciante.

L'inferno esisteva eccome. Era come un vulcano in eruzione contornato da lava incandescente.



I demoni erano repellenti. Erano ammassi informi grigi dalle forme umanoide. Emettevano versi e suoni stridenti e irriconoscibili.

C'erano anche diversi tipi di demoni. C'erano i demoni che avevano imparato l'arte della trasfigurazione. Potevano assumere forme e corpi umani, possedendo le persone o semplicemente rubando corpi morti, oppure potevano semplicemente trasformarsi in una loro copia, ma l'effetto non durava a lungo, era per questo che la maggior parte di loro preferiva possedere gli umani, piuttosto che diventarne una loro copia.

I demoni erano da sempre i nemici più ostinati delle streghe. Si odiavano a vicenda.



In quel momento, il demone di nome Jensen stava camminando tra gli anfratti di quelle caverne incandescenti, aspettando una risposta.

Il suo corpo era rosso interamente e ribolliva. Indossava una tunica nera.

"Eccoti." Lo salutò un demone di rango superiore. Aveva l'aspetto di un fattorino, in giacca e cravatta, e gli era comparso proprio davanti. I demoni avevano il vizio di non salutare. Lo trovavano una perdita di tempo.


"Eccoti." Disse la voce rauca di Jensen.

"Puoi tornare in possesso del tuo corpo."

"Davvero?" chiese Jensen sorpreso. "Credevo fosse decomposto e dissolto da...un sacco di tempo!"

"Il demone del tempo potrebbe spiegarti un sacco di cose a proposito della monopolizzazione del tempo e su come si possa sfruttarlo per monopolizzare la materia."

"Bene"

"Ma non lo farà. Perché non ne ha voglia! "

"Bene!" ringhiò ancora Jensen.

"Sinceramente molti di noi non capiscono perché con tutti i corpi che potresti avere, infinitamente di qualità migliore, tu abbia voluto a tutti i costi riavere indietro il tuo vecchio "cappotto" .

"Non mi aspetto che lo capiate." Disse Jensen.

"Bah. Mezzi demoni. Incomprensibili." Borbottò il fattorino.

"Se hai finito, puoi andare!" disse Jensen.

"Lo farò, ma prima devo dirti che tutte le informazioni necessari per lo svolgimento della tua missione ti saranno rese chiare dai miei colleghi."

"Sei ancora qui?"

"Naturalmente, ci aspettiamo tutti che tu non ci deluda. " disse il demone, sorridendo malignamente e scomparendo alla vista.




Jensen lo guardò furibondo. Un altro secondo di più e l'avrebbe trasformato in una bolla pulsante. Che razza di ridicolo demone irritante.

Sapeva bene cosa doveva fare. Uccidere i gemelli Padalecki.

E non avrebbe fallito. Non avrebbe fallito come avevano fallito gli altri.







Note dell'autrice:
Chissà che quialcuno di voi si aspettava di trovarsi Jens demone xd ah ah

lo so che sembra un dejavu se ripensate ad "amore e morte" ma mi sforzerò di usare uno stile un pò diverso! xd

Ps descrivere l'inferno è sempre cosi complicato xd

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