Cap 10. Jensen e i baby demoni - prima parte

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   Jensen aveva discusso con diversi demoni all'inferno, perché voleva vedere i baby demoncelli. Una razza di demoni bambini, bambini che in vita erano morti e poi diventati demoni.


Le cause potevano essere varianti, ma i bambini erano perlopiù innocenti....raramente facevano del male abbastanza da meritarsi l'inferno. Jensen credeva, anche per via di alcune voci, che fossero andati li per via di patti fatti da altri, perlopiù membri della loro stessa famiglia.

Jensen li disprezzava. Anche nei demoni esisteva un codice d'onore. Non facevano del male ai bambini, non se potevano evitarlo.

Jensen era felice di tormentare e torturare le anime che avevano permesso questo.

I demoni avevano fatto un po' di storie prima di consentire a Jensen di vedere i baby demoni, e Jensen capiva perché. Aveva a che fare con la sua storia da umano, ma non voleva pensarci, e quindi ricacciò indietro quei pensieri.



Arrivò al giardino di fuoco dedicato ai baby demoni, e apri il cancello.

I baby demoni lo guardarono con sguardo un po' astioso.

"Sono venuto a recare doni." Disse Jensen, sentendosi un po' babbo natale, tirando fuori un sacco grande in cui c'erano diversi fossili umani.

"Su, mangiate." Sorrise loro.

"Non vogliamo roba da mangiare." Disse un bambino – demone.

La sua voce era infantile, ma strideva come una radio vecchissima.

Il loro aspetto era quello di bambini normali, o forse quello di bambini zombie.



"E cosa volete, allora?"

"Uscire...nel mondo esterno...divertirci..." dissero i bambini, aggrappandosi alle sue gambe.

Non volevano chiaramente fargli del male, ma i loro artigli gli graffiavano le gambe e se avesse portato con sé il suo corpo, gli avrebbero inflitto molti danni.

"Sapete che non posso...voi dovete restare qui!" disse Jensen cercando di suonare ferreo. "Siete rimasti immaturi e incoscienti e se vi facessi uscire, fareste...molti danni..."

"Lascia che ci vendichiamo di chi ci ha portati in questo posto...poi ritorneremo...lo promettiamo..." disse un bambino, accarezzandogli la guancia.

Jensen era molto indeciso.

"Perché? Non siete contenti di stare qui con noi?" chiese, non riuscendo a far trapelare un certo dispiacere.

Maledette emozioni!


"Ma certo che lo siamo!" lo adulò una bambina dai lunghi capelli castani. "Ma ci annoiamo tanto..qui il tempo non passa mai...lo sai anche tu, Jensen...quanto è bello tornare in superficie!"

"Si, lo so." Disse Jensen triste. "E va bene, ma non dobbiamo farci scoprire! E uscirete pochi alla volta, non tutti insieme! Dobbiamo evitare che si sparga la voce di un'invasione di bambini zombies, ok?? Soprattutto dobbiamo evitare che LORO lo sappiano! Dovremmo rendervi un po' più puliti di cosi..quindi ci vorrà un intervento magico, dovrete darmi del tempo." disse Jensen intendendo i suoi compagni demoni.

"Grazie, Jensen...sapevamo che tu fra tutti avresti capito." Disse un bambino demone, dandogli un bacio sulla guancia, lasciandogli addosso una sostanza bianca appiccicosa.



Jensen rabbrividi. Non sapeva perché, ma gli dava fastidio. Sentiva la mancanza delle carezze pulite di Jared.


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