Cap 70. Una difficile scelta - prima parte

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Era il giorno del matrimonio di Tati. Avevano preparato tutto nell'arco solo di un mese e mezzo, ma era un bel matrimonio!

Tati era splendida con il suo bell'abito bianco ed era già scoppiata a piangere insieme alle sorelle e al fratello, prima di entrare in chiesa, mentre si faceva aiutare dalle sorelle a sistemare il suo vestito nella loro camera. Misha era super emozionato e si faceva aiutare dal fratello Gabriel a sistemare cravatta e giacca.

Jensen era però nervoso. Quello doveva essere un giorno importante per tutti loro, ma non se la sentiva. Avrebbe spezzato il cuore di Jared, se se ne fosse andato via così, senza mantenere quella premessa, ma non poteva farlo. Aveva visto Jared più volte guardare la bottiglietta che conteneva tutta la sua magia. Jared era un ragazzo buono, un ragazzo MAGICO. Non poteva permettere che sacrificasse sé stesso per stare con lui.

Sentì che anche parte del suo cuore se ne andava via, con quella decisione. Sarebbe restato fino alla fine della cerimonia, per non rovinare il matrimonio di Tati e Misha, ma poi, sarebbe andato via. Gabriel se voleva restare con Pearl e condurre una vita da umano, poteva farlo.


Jensen non fu presente alla cerimonia, perché era troppo impegnato a discutere con Gabriel. Stavano litigando, Gabriel gliene stava dicendo di tutti i colori. Per il fatto che avrebbe deluso Jared un'altra volta, per il fatto che avrebbe fatto soffrire i suoi fratellini, per il fatto che si era appena abituato a riavere una vita normale con suo fratello Misha, per il fatto che lui questa vita NORMALE aveva scoperto di volerla, di desiderarla e mai lo avrebbe pensato, per il fatto che per colpa sua avrebbe rinunciato all'amore con Pearl e proprio quando aveva scoperto di esserne innamorato!

Jensen replicò a queste accuse dicendogli che lui poteva restare, che non lo obbligava a seguirlo, ma Gabriel rispose con insulti ancora più pesanti a quest'ennesima uscita di Jensen.

"Pensi davvero che solo perché sei un sacco di merda colossale, io potrei abbandonarti? Io adesso ti mando a fanculo, però sai che c'è? Ci vengo con te, perché non ti abbandono!" gli disse.

Jensen si commosse e gli chiese scusa milioni di volte, mentre Gabriel gli disse che non era a lui che doveva chiedere scusa. Gli disse ancora solo una cosa, lo pregò di pensarci bene ancora. Ancora un po'.





*

Jared sapeva che Jensen aveva intenzione di abbandonarlo. Non era così stupido. Immaginava una cosa del genere da settimane e stava con il terrore da giorni interi, ma si costrinse a restare calmo di fronte a lui. Non voleva affrontarlo. Voleva dargli la possibilità di scegliere.

Non sapeva ancora cos'avrebbe fatto se Jensen fosse andato fino in fondo, quello che sapeva era che voleva sapere quale sarebbe stata la sua scelta. Voleva sapere se anche per Jensen era impossibile stargli lontano.


Quando finì la cerimonia, Jared non era più in chiesa da tempo, si era perso metà della cerimonia della sorella – ma le sorelle avevano filmato tutta la cerimonia solo per lui – perché voleva controllare a stretta vicinanza la scelta di Jensen, che si era allontanato da diverso tempo con la scusa di dover parlare al cellulare per lavoro.

Jensen e Gabriel non scapparono allora. Decisero di farlo durante il pranzo al ristorante.

Jared scappò via prima che potessero vedere che li stava spiando.


il pranzo al ristorante fu molto teso. Jared mangiò poco e niente e quando Jensen e Gabriel trovarono una scusa per allontanarsi, Jared li seguì e dopo poco lo seguirono anche le sorelle. Misha purtroppo dovette restare insieme a Luke, per non impensierire gli ospiti.

Jensen e Gabriel si erano sistemati nella soffitta sopra al ristorante a parlare e Jared era dietro la porta ad ascoltare, subito raggiunto dalle sorelle.

"Non posso farlo, Gabe." Disse Jensen.

Gabriel sembrò molto sorpreso, ma anche sollevato.

"Eri di tutt'altro avviso prima." Disse.

"Lo so e tuttora penso di essere un bastardo che sta privando all'uomo che ama, la cosa più bella che potesse avere in natura, ma, Gabe, io lo amo troppo. Non posso concepire più la mia vita senza vedere il suo viso quando mi risveglio la mattina e so che anche se non sarò più demone, sarò dannato per sempre per questo, ma.." disse.

Gabriel lo fermò subito.

" Jensen, sei te la cosa più bella che potesse capitargli in natura."

Jensen rimase interdetto ad ascoltare parole tanto belle da quel suo amico sempre così restio ad esprimere i suoi sentimenti.

Si abbracciarono forte.

" E poi non posso strappare i miei fratellini dalle braccia del loro zio acquisito." Scherzò, riferendosi a Jared.

"Sono d'accordo!" disse Jared, venendo fuori dal loro nascondiglio.

"Jared??!"

"Pearl??!"

"Siete dei coglioni abissali. Stavate per trasformare un bellissimo giorno di festa in una tragedia epica." Disse Jared, con gli occhi lucidi, ma sorrideva.

" Come...come avete fatto a..." disse Gabe.

"Scoprirlo? In fondo crediamo di averlo sempre immaginato che avreste tentato una fuga." Disse Pearl.

"Perché non ci avete fermato?" chiese Jensen.

"Perché volevamo darvi la possibilità di scegliere noi, ma non crediate neanche per un istante, che avremmo accettato la vostra decisione, lasciandovi scappare così solo per paura." Disse Jared.

Jensen abbracciò e baciò subito Jared, come se temesse di vederselo strappato via.

" Sono così felice che hai scelto di restare con me." gli disse Jared, contento che il suo amore non l'avesse deluso.

"Io sceglierò sempre te e ti prometto che non me ne andrò via mai più! Perdonami!" gli promise Jensen.

" Davvero saresti andato via?" chiese Pearl a Gabe.

"Sì, ma poi sarei tornato." Disse Gabe, accarezzandole il mento.

Pearl sbuffò. "E ti pensi che io ti riprendevo?"

"Tu mi riprendevi." Disse Gabe, ridendo e dandole un bacio.


" C'è anche qualcun altro qui che vorrebbe dire la loro." disse Marina e dalla porta entrarono anche i piccoli Sam e Dean.


Jensen e Gabriel rimasero interdetti quando videro Sam e Dean entrare, portando le bomboniere con i confetti, perché non le portavano con le mani, ma le facevano volteggiare con la magia, poi le diressero tra le mani di Gabe e Jensen.

"Stavate per andare via senza di queste." Disse Dean.

"Io, noi, voi, insomma..." balbettarono tremendamente i due.

"Sono dei piccoli stregoni. Ecco dov'era andata la magia in eccesso." Disse Tati, accarezzando loro i capelli.

Jensen era commosso e felice per loro. finalmente dopo tanto inferno, i suoi fratellini potevano assaporare una fetta di paradiso. Lo meritavano.


"Da quanto tempo lo sapete?" chiese Jensen stralunato.

"Ce l'hanno detto una settimana dopo che successe, ma ci pregarono di mantenere il segreto fino ad oggi." Disse Marina.

"Era come se già immaginassero quello che volevate fare e volevano darvi un altro motivo in più per non farlo. Una volta diventati stregoni, sarebbe stato abbastanza strano che avrebbero potuto vivere con voi, visto che a noi non era permesso farlo." Disse Pearl.

"Se...volevate usare questa piccola arma, perché non l'avete fatto?" chiese Gabe.

"Volevamo darvi la possibilità di scegliere per amore loro, non per amore nostro." Disse Dean, commuovendo tutti.

"Se non avesse funzionato, una volta in macchina, avremmo giocato l'altra carta." Disse il piccolo Sammy.

"A proposito, siete stati dei veri stronzi a farli aspettare in macchina con una scusa, senza neanche dire loro che volevate attuare una fuga e poi dimenticarveli lì." Disse Tati, battibeccandoli.

"Non li avevamo dimenticati..." si difese Jensen.

"Li abbiamo lasciati con la compagnia dei videogames." Disse ancora Gabe.

Le sorelle sospirarono.

"Che incoscienti. Chissà se si meritano di ritornare umani." Disse Pearl con un sorrisino, mostrando finalmente a quel punto le bottigliette.



Non sarebbero di certo tornati umani in quella soffitta. Mentre scendevano le scale per tornare al ristorante e Jensen era tutto impegnato a chiedere perdono sia a Sammy e Dean, sia al suo amato Jared, dispensando coccole e baci, in mezzo alla scalinata trovarono Misha con le braccia conserte e un sorrisino malizioso.

"Quindi, dov'è che pensavi di andare tu?" chiese.

" Salvatemi!" disse Gabriel, aspettandosi già tremende vendette da parte del fratello, mentre tutti ridevano.

Voglio la tua magiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora